«Una volta, a tredici anni, ho tagliato i capelli a Luke.» rise, facendo ridere anche me, di conseguenza.
«Premetto che avevo i miei buoni motivi.» continuò, alzando leggermente il capo poggiato sul mio grembo.
Sorrisi, divertita dalle sue parole.
«Sarebbero?»
«Beh...ci stava provando con mia sorella.» ammise, quasi ridendo.
Era sempre stato davvero troppo protettivo nei confronti di Lauren.
In realtà il fatto che Luke ci avesse provato con sua sorella, lo divertiva abbastanza, non perché fosse sua sorella, semplicemente per il fatto che Luke non ci provava più con una ragazza da tempo, più o meno da quando lui e Michael si erano conosciuti, ma questa era un'altra storia.
«Tocca a te.» disse poi, posando nuovamente il capo sul mio grembo, voltandosi quel poco da potermi guardare negli occhi.
Sorrisi dolcemente, insinuando una mano tra i morbidi ricci, accarezzandoli e giocando con essi.
«Non ho ricordi particolarmente divertenti da raccontare.» mormorai, pensandoci su.
Avevo parecchi ricordi divertenti, ma, davvero troppo imbarazzanti.
Lo vidi afferrare tra i denti il labbro inferiore, mordicchiandolo distrattamente, con le sopracciglia leggermente aggrottate e lo sguardo rivolto verso il cielo.
«Non devono essere propriamente ricordi idioti come i miei.» ridacchiò, mettendo così in mostra due adorabili fossette.
Era passato qualche giorno dal nostro appuntamento, se potevo così definirlo.
Il giorno dopo mi aveva richiamato, mentirei se dicessi di non essere stata sorpresa.
Insomma, eravamo stati davvero bene, però non credevo volesse incontrarmi ancora, ma forse mi sbagliavo.Quel pomeriggio eravamo andati al parco poco distante dalla mia casa, lo stesso nel quale ci eravamo casualmente incontrati la volta precedente.
Ora eravamo lì, io seduta sul prato a gambe incrociate, lui steso con la testa sul mio grembo, parlando di noi, come se ci conoscessimo da sempre.
Pensierosa, scostai una ciocca di capelli dietro un orecchio, chinando il viso, in modo da poterlo guardare, e constatare quanto fosse bello, per la milionesima volta.
«Amo il latte al cioccolato.» risi per la mia stessa affermazione.
Con qualunque altra informazione avessi potuto dare, il fatto che avessi un'ossessione per il latte al cioccolato, era ridicola.
Accennò un sorriso, prima di parlare, con voce fin troppo acuta e squillante.
«Anche io!» ridacchiai, e lui di seguito.
«Mi piacciono gli abbracci.» disse poi, alzando leggermente il busto, portandomi quasi immediatamente ad arrossire, data la vicinanza tra i nostri visi, per una sola frazione di secondo.
«Uhm...» mugolai qualcosa, pensando a cos'altro dire.
Prima che però potessi proferire parola, venni tirata in un abbraccio quasi soffocante.
Mi teneva per la vita, poggiando praticamente il capo nell'incavo del mio collo.
Esitante, avvolsi le braccia attorno al suo collo, ricambiando la stretta.
Feci lentamente scorrere una mano alla base dei suoi capelli, lasciando delicate carezze.Respirava lentamente contro il mio collo, facendomi piacevolmente rabbrividire.
«Scusa, Mary...non so che mi è preso.» sussurrò dopo qualche istante, consapevole potessi sentirlo.