Ce la farò..

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Era inginocchiata vicino a lui, aveva gli occhi lucidi, alcune lacrime le solcavano il volto, con una mano accarezzava la delicata e fredda pelle del ragazzo. Parrish sembrava peggiorare, ma Will non voleva portarlo in ospedale. La ragazza aveva passato l'intera notte a curare Jordan, senza nessun miglioramento, questo la stava distruggendo internamente. Melanie provò di nuovo, mise le mani sopra la ferita, ma non cambiò niente. "Mi spiace.. io..", sussurrò la ragazza fra le lacrime, "Va bene..", disse lui con un filo di voce, le prese la mano, aggiunse "Mel, non importa, davvero.. ce la farò..", la ragazza avrebbe voluto crederci, sperava che lui si sarebbe ripreso e che ne sarebbero usciti insieme, ma purtroppo quello che vedeva era troppo evidente.

Will aprì la porta per l'ennesima volta in quella notte, prese Melanie per un braccio e la fece uscire dalla cella, lei si dimenò, "No! Lasciami con lui!", gridò, ma l'uomo la portò al piano di sopra, dove Paul la stava aspettando. Melanie si guardò intorno più di una volta, ma non riuscì a capire cosa stesse succedendo, si voltò verso Will, "Cosa diavolo succede?"

"Ti ho dato il tempo di curarli, se non ci sei riuscita non è colpa mia.", disse pacatamente l'uomo, lei lo fulminò con lo sguardo, "Mi avevi promesso che me li avresti fatti curare.."

"No. Tu mi hai chiesto di portarti da loro per farteli curare, io l'ho fatto. Ti ho portato dallo sceriffo, e poi dal vice, sei tu che non li hai curati, io la mia parte l'ho fatta.", William sembrava un pezzo di ghiaccio, Melanie non riusciva a capire che fine avesse fatto il ragazzo che tanto aveva amato, e che avrebbe voluto vendicare, perché, quello che aveva davanti agli occhi di certo non era lui. Paul si fece avanti, mise una mano sulla spalla della ragazza, la fece voltare, le alzò il volto, si scambiarono uno sguardo pieno di dolore, entrambi avevano perso Rick, ed entrambi soffrivano per il cambiamento di William, si abbracciarono.

"Non vorrei mai interrompere un momento così toccante.. ma ci sono cose ben più importanti adesso.", una voce alle loro spalle attirò la loro attenzione, e quella di chiunque altro in quella stanza. Un'uomo aveva fatto il suo ingresso, un uomo alto, affascinante, con indosso dei pantaloni neri ed una maglietta bianca, con sopra una giacca nera di pelle, ed ovviamente occhiali da sole neri, giusto per dare l'impressione di essere uno figo. L'uomo si fece avanti, tutti lo fissavano confusi, tutti tranne William, sembrava quasi che lo stesse aspettando, l'uomo si tolse con eleganza gli occhiali e puntò i suoi occhi azzurri, penetranti e freddi come il ghiaccio, su Melanie, sorrise e disse "Oh! Sono davvero un gran maleducato. Mi presento, io sono il Benefattore." La ragazza sgranò gli occhi a quel nome, finalmente i suoi incubi avevano una faccia, e anche un corpo, un gran bel corpo.

***

Scott, Malia, Kira, Liam si erano riuniti in ospedale, per dare supporto a Stiles, stava soffrendo molto. Lo sceriffo aveva ricevuto le migliori cure da parte dei dottori, e Melissa non lo aveva mai perso di vista, era sempre stata al suo fianco. I medici assicurarono a Stiles che il padre era ormai fuori pericolo, ma ancora troppo debole per riprendersi, infatti non si era ancora svegliato. Il ragazzo andò dagli amici, Scott subito lo abbracciò, "Amico, andrà bene vedrai..", disse cercando di tranquillizzarlo, Stiles annuì, si staccò e disse, "Grazie di essere venuti.. adesso sto meglio. Hanno detto che si riprenderà.."

"Si sa cosa gli sia successo?", chiese Kira, Stiles stava per aggiungere qualcosa ma qualcuno alle loro spalle lo anticipò, "Gli hanno sparato.", tutti si voltarono, rimasero sorpresi nel vedere chi avevano di fronte, Jackson e Isaac. Scott si fece avanti, lì fissò per qualche secondo, il suo sguardo divenne duro, "Cosa volete?", chiese duramente, il riccio si fece avanti, "Informarvi di alcune cose. Scott, non siamo cattivi. Stiamo solamente eseguendo ordini.."

"Ordini?!", Stiles scattò verso il riccio, si fermò a pochi passi da lui, "Avete quasi ucciso mio padre!"

"Si, beh.. mi spiace per quello, Stilinski.", disse Jackson. Ci fu qualche attimo di silenzio, dopo di che il riccio si fece avanti e disse "Beh.. volete ascoltare, si o no?"

***

"Sei un mostro. Un lurido bastardo. Non sai quel che stai facendo, tu non puoi saperlo.", disse Melanie in preda alla rabbia, l'uomo rise, le si avvicinò, "Piccola, io so sempre quel che faccio, ma sei dolce a preoccuparti per me..", allungò una mano per accarezzarle il viso, ma lei si scansò, "Dovresti bruciare all'inferno. Non mi preoccupo per te, ma per questi stupidi che ti seguono.. ignari del terrore che seminerai dopo aver ottenuto ciò che vorrai.", l'uomo rise ancora. William si avvicinò ai due, "Di cosa sta parlando?", chiese al Benefattore, "Tu hai parlato di una nuova vita.. di una rinascita. Mi avevi promesso la felicità.. non terrore."

"Non sarai stato davvero così stupido da crederci?", chiese Melanie, William si voltò, stava per urlarle contro, ma Danny si avvicinò a lui, aveva qualcosa di importante da riferirgli. "Cosa vuoi danny?!", chiese quasi seccato, "Dovrei dirle una cosa.."

"Parla.", gli ordinò duramente, "Non pensa sia meglio discuterne in privato?"

"Danny, parla prima che ti uccida. Abbiamo ospiti importanti, non vedi?!", sbottò irritato, il ragazzo annuì e poi disse, "Parrish è morto". Quelle parole arrivarono come una lama fredda, trapassarono il cuore di Melanie, riducendolo in poltiglia. "No!", gridò la ragazza, "No.. no!", indietreggiò fino a sbattere contro il muro, William le si avvicinò, "Mel, piccola.. ascolta"

"Stammi lontano!", gli urlò contro per poi scappare al piano di sotto verso la cella. Nella stanza rimasero Danny, Paul, William, e il Benefattore. Quest'ultimo si tolse la giacca e si mise a sedere sul divano lì di fianco, "Che peccato.. era un grande vice sceriffo..", disse sarcastico, poi spostò lo sguardo su William, "Allora, parliamo di affari?"

***

Corse verso quella cella, la aprì ed entrò, si lanciò di fianco a lui, mise le mani sulle ferite del ragazzo ed iniziò a dire parole confuse. Jordan era pallido, freddo, e quei suoi occhi di un verde intenso, che solitamente brillavano si erano spenti, erano vuoti. Melanie provò con tutte le sue forze a rianimarlo, ma era troppo tardi, lo aveva perso. Le mani della ragazza si incendiarono, bruciando così uno strato di pelle sulla ferita del ragazzo, subito anneritasi. Appena se ne accorse staccò le mani, "Scusa..", disse sussurrando, come se il ragazzo avesse provato dolore, spostò le mani dalla ferita al viso, lo accarezzò, le passò fra i capelli del ragazzo. Una lacrima cadde sul volto del ragazzo, Melanie si portò una mano al volto e sentì gli occhi bagnati, non si era accorta di star piangendo, pochi attimi dopo tutto il suo corpo era scosso da forte singhiozzi. Con la mano destra chiuse gli occhi di Jordan, lasciò un'ultima carezza, posò un baciò sulla sua fronte e si staccò dal corpo, si alzò. Gli occhi di Melanie erano pieni di odio, non verso se stessa, neppure verso William, i fondo lui era solo un burattino, il vero colpevole era solo il Benefattore. La ragazza avrebbe preso la sua vendetta, a costo di morire.

***

Lydia si alzò di scatto, uscì dalla sua stanza di ospedale, prese le scale, e salì sul tetto. Indossava solo la sua camicia da notte, l'aria fredda le pungeva le cosce, si avvicinò al bordo del terrazzo, e con tutta la forza che aveva in corpo gridò, "Jordan!"

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo.. spero sia di vostro gradimento.. fatemi sapere cosa ne pensate.. commentate e votate. Non uccidetemi e non disperate.. la storia non finisce qui, anzi.. siamo neanche a metà del cammino. Ci saranno tre morti.. certe. A presto!


Teen Wolf 5 : La GuardianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora