Phoenix

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Non riusciva a capire cosa stesse succedendo, sentiva solo il bisogno di avere di più. Quel fumo nero la stava pregando di continuare, quel fumo sembrava essere vivo, la pregava, la lusingava. Melanie non riusviva a smettere di pronunciare quelle parole, non voleva. Riusciva a sentire quel flusso incandescente scorrerle dentro, non voleva semttere di sentirsi così, ma al tempo stesso avrebbe voluto che tutto finisse, che quella lenta e dolce agonia cessasse. Peter, inginocchiato davanti a lei, sembrava stesse soffrendo moltissimo, lei non si era nemmeno accorta di come quel fumo nero lo stesse consumando. Anche se, in fondo, era sicura che fosse Peter quello ad attingere alla forza del fumo, e non il contrario.
Fu in quel momento che una forza sovrumana le scoppiò dentro, facendola urlare. Dolore, nient'altro che dolore. Un fuoco che la bruciava internamente, lentamente e costantemente. Urlò di nuovo. La pelle sembrava andarle a fuoco, il respiro iniziò a mancarle.

***

Era quasi arrivato, riusciva a sentire le urla della ragazza. Melanie, lei lo credeva morto. Doveva correre da lei, doveva salvarla. Jordan arrivò al capannone, entrò dalla porta principale, si trovò faccia a faccia con un uomo alto e grosso. L'uomo mostrò i suoi occhi di ghiaccio, e partì subito all'attacco, cercava di ferire il vice sceriffo, senza però riuscirci. Parrish riuscì a scaraventarlo fuori dal capannone, riuscendo così ad avanzare. Si guardava attorno, cercava di capire dove si potesse trovare la ragazza. Udì un urlo straziante. Corse sul retro, quello che vide lo fece rabbrividire. Melanie era inginocchiata a terra, la sua pelle sembrava essere infuocata, rossa, i suoi occhi totalmente bianchi. Non faceva altro che gridare.
"Melanie!", gridò gettandosi verso di lei, una forza invisibile, però, lo spinse via, facendolo sbattere contro la parete del capannone.

***

Melanie si voltò verso il ragazzo, non riusciva a capire, le immagini non erano nitide, ma solo confuse macchie. Quella voce, così familiare e così estranea. Il suo cuore perse un battito, sapeva a chi appartemeva quella voce, ma non voleva sperare, non poteva sperare. Non adesso che sentiva che la sua vita stava per giungere al termine. Cercò di alzarsi, senza però riuscirci.
"Jo.. Jordan..", sussurrò, il ragazzo sembrò sentirla, si alzò, si avvicinò lentamente e si mise accanto a lei, per quanto lo permettesse la barriera, la guardò, "Mel, sono io.. sono qui..", disse poggiando una mano sulla barriera. Melanie lo guardò attentemente, stava per dire qualcosa, ma Peter la tirò a sé facendola urlare nuovamente. L'alpha la strinse fra le sue possenti braccia, per poi affondarle gli artigli nel collo, dando così sfogo ad un urlo straziante. Gli occhi della ragazza brillarono ancora di più, la pelle sembrava ustionarsi.

***

Scott, Kira, Liam e Danny si trovarono davanti quattro licantropi, iniziarono a combattere, e subito Danny si schierò contro Scott e gli altri.

Lo sceriffo Stilinski, Malia, Derek, Isaac e Deaton si trovavano dalla parte opposta di Scott, ma dopo poco anc'essi si scontrarono contro quattro licantropi. Isaac, però, attaccò Derek, tradendoli.

Stiles, Jackson e Lydia si stavano avvicinando al capannone, quando Jackson si voltò verso il compagno e gli mollò un pugno, tanto da stenderlo. "Stiles!", urlo subito la rossa, correndo in suo soccorso, "Cosa cazzo fai?!", chiese quasi ringhiando l'umano, il licantropo sorrise, "Seguo degli ordini ben precisi..", ammise con tranquillità, aumentando il disgusto di Stiles. Lydia si alzò, si mise davanti al licantropo, "Perché? Perché stai facendo questo?", chiese fissandolo negli occhi, lui ricambiò lo sguardo, per poi avvicinarsi, "Lydia, mi spiace.. ", disse semplicemente. Stiles rise, si alzò "Ti dispiace?! Oh ma davvero?! Sei solo un bastardo. Un vigliacco che tradisce i propri amici.", affermò sprezzante il ragazzo, ricevette solo un altro pugno in risposta, si trovò di nuovo a terra, con il volto insanguinato.
"Mi piace vederti agonizzante a terra, Stilinski.", ammise Jackson aprendosi in un ghigno, Lydia controllò nuovamente che Stiles stesse bene, poi si voltò verso il licantropo e si avvicinò fissandolo duramente.
"Jackson, perché? Perché fai questo? Perché mi fai questo? Pensavo di potermi fidare di te.. io ti ho amato, con tutta me stessa. Tu, invece, non lo hai mai fatto. Perché se mi avessi davvero amata, non staresti picchiando una delle persone più importanti per me, non staresti combattendo contro di noi, contro di me... Se mi avessi amata da vero, non lasceresti che nessuno mi faccia del male.. perché adesso, tu, mi stai uccidendo, nei peggiori dei modi. Facendo del male alle persone che amo. Tu, Jackson, non mi hai amata. E mai lo farai.", concluse amaramente la rossa, per poi gridare con forza. Il licantropo venne scagliato in aria e poi scaraventato a terra con una forza sovrumana. Lydia tornò da Stiles, lo aiutò ad alzarsi e cercarono di dirigersi verso gli altri

Teen Wolf 5 : La GuardianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora