Capitolo 9

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Non so che fare. Non so che pensare. Non aveva tempo. Non mi ha mai trattata così.
Magari era stato solo un momento di nervosismo o tensione.
Sì, solo nervosismo. E tensione.

Dal giardino, intravedo Ignes mentre legge un libro nella serra. Essendo una giornata fredda, preferisce restare al caldo. Sono tentata di raggiungerla, ma dopo gli ultimi litigi, forse è meglio lasciar perdere. Improvvisamente, ho un enorme bisogno di parlare con lo spirito. Lei saprebbe consigliarmi, con la sua voce e la sua tranquillità.
Mi ritorna in mente la ragazza dagli occhi rossi: magari dovrei chiederle, mentre dormo, se sa chi sia.
- Clhoe...
Mi giro: è lei, con la sua elegenza e il volto perfetto.
- Prima ero molto agitata. Hai fatto un ottimo lavoro, te ne sono infinitamente grata.
- Dovere.
- C'è un' altra cosa che dovrei chiederti. Il libro non è al sicuro qui. Dovresti portarlo nel paese del tempo, lì vive mio padre, ed è un posto molto isolato.
- Va bene, vado subito.
Ormai ho imparato, meglio fare tutto e alla svelta.
- Andrai con Ignes.
- Ignes?
- Ultimamente il vostro rapporto si è indebolito. Non fa bene né ai vostri poteri, né alle vostri menti. E non fa bene a lei.
- Cercherò di non farmi odiare.
Sorride leggermente a questa frase, anche se con un pizzico di malinconia, forse anche delusione poiché, forse, si sente responsabile del nostro progressivo allontanamento.

Lancio un' occhiata alla parete vitrea dov' è appoggiata mia sorella. I capelli arancioni le incorniciano il viso chiaro e gli occhi verdi smeraldo. Quegli occhi che mi hanno catturata dal primo momento, quando era con... Aura.
In me ritorna la consapevolezza di essere stata io, in buona parte, la causa delle sue sofferenze. Ha perso una persona a lei molto cara, non la biasimo, ma d' altronde nemmeno io ho una madre. Oltre a lei non ho nessuno. Siamo così diverse, forse è normale che ci siano degli scontri. Ma ho paura che possa riaccadere qualcosa, come tempo fa, di irreparabile.
Scaccio questi pensieri, ora che devo parlarle faccio ricorso a tutto il mio autocontrollo e alla mia capacità diplomatica. Una qualità che non ho, l' eloquenza non fa per me.
È Ignes che sa usare la diplomazia.

Salgo le scale, supero le varie persone intente nei loro lavori e finalmente arrivo sul tetto di una delle torri più basse. So che mi ha vista, sta solo aspettando che io mi senta abbastanza pronta da entrare. Sono inoltre consapevole che se me ne dovessi andare, non mi perdonerebbe.
Faccio pressione sulla porta trasparente, e, attraversando mille fiori variopinti, arrivo a lei.
È seduta su una panca in legno , con il fianco sinistro appoggiato al vetro. Dal vestito rosso, molto pesante per via della temperatura, spuntano due scarpette in raso dello stesso colore. Le sta d' incanto. In mano ha un libro di piccole dimensioni, dalla carta ingiallita e dalla copertina marroncina, con scritto un titolo, a caratteri molto piccoli e anche sbiaditi.
La fronte corrucciata, l' espressione seria e concentrata, le labbra carnose, rosse, che spiccano sul chiarore della pelle, le danno un' aria elegante, quasi divina. Sembra perfetta.
Al contrario di me: ho i capelli in disordine, il vestito sgualcito e... che altro?!
Solleva lo sguardo, e aspetta che dica qualcosa.
- Floridiana mi ha chiesto di partire per una questione urgente.
- Quindi sei venuta a salutarmi?
Mi chiede con estrema calma.
- Mi ha chiesto di andare insieme a te.
Si stupisce a quelle parole, le sue gote si tingono di rosa.
- Con... me?
- Sì.
- Sarei d' intralcio... Insomma, io non sono brava in questo genere di... cose.
- Se vuole che vieni, non saresti d' intralcio. Saremo io e te. Nessuno ti giudicherà.
Cerco di tranquillizzarla.
- Clhoe, tu non capisci. Il giudizio che temo di più in assoluto, è il tuo!
Cosa?!
Ha alzato il tono della voce, con un dito tiene il segno del libro mentre fissa un punto sulla gonna del mio vestito.
- Voglio dire... tu sei così brava nelle avventure, nelle difficoltà. Le mie qualità sono inutili. Non si governa un paese grazie al rispetto dell' etichetta. Non si difende il popolo con la conoscenza delle varie specie di the. Io sono solo un ostacolo. Per te e per il regno.
- Non tollero questa tua autocommiserazione. Vuoi diventare più pragmatica? Allora vieni. Vieni e impara ciò che ho da insegnarti. Io non voglio essere il tuo modello di vita. Sono sbagliata anche io, ma le mie qualità mi piacciono, e perché no, anche i miei difetti. E se c'è qualcuno che mi può insegnare a colmare i miei limiti, quella sei tu. Ignes, siamo opposte, ma insieme creiamo la perfezione.

Mi fissa incerta e non so descrivere a parole ciò che mi fanno provare i suoi bellissimi occhi verdi. Sono profondi, un' oceano color smeraldo che mi invade.
- Partirò tra poco, quindi fammi sapere presto.
Poi mi volto, le sto dando le spalle. Faccio qualche passo e mentre me ne vado, sussurra:
- Va bene...
La sua voce è quasi impercettibile, il rossore sparso sul viso è come se le cancellasse le lentiggini.
- Davvero?
Dico molto stupita.
- Hai ragione tu. Stare qui a non far niente e leggere libri di magie che posso fare ma che non provo è inutile. Voglio venire con te.
- Io non devo portare nulla, apparte il libro, quindi vai a prepararti. Intanto parlerò con Floridiana.
Annuisce, poi corre nella sua stanza.

- Come sarebbe a dire che non ti porti niente?!
Floridiana mi fissa incredula.
- Non ne ho bisogno, ho la magia, basta e avanza.
- Ah certo... e secondo te usare la magia è utile. Non devi dare nell' occhio, Clhoe. Fare incantesimi è tutto l' opposto.
- E allora come faccio?
- Ti ho fatto preparare una bisaccia.
- Peserà un quintale.
- Non preoccuparti. È magica e legerissima. Puoi mettere tutto dentro, non ne sentirai il peso.
- Allora va bene. Posso andare con Neve?
- Andrete a piedi.
- Cosa?! E quanto dista il Paese del Tempo da qui?
- Tre giorni di cammino.
- Tre giorni? Senza usare la magia, in mezzo al bosco, senza poter far niente... che altro?
- Ma insomma! Sei la regina reggente, una suprema, un cavaliere, hai combattuto in guerra, hai vissuto nonostante fossi un ibrido e ti lamenti per tre giorni di cammino? Posso sempre affidare ad un altro il compito.
- Va bene, va bene. Andrò io.
- Tieni, questa è una mappa. Ti indicherà la strada.
- Che dire... grazie.
Il mio tono è sarcastico, e lei mi fissa torva. Faccio spallucce e vado verso delle fate che tengono in mano la bisaccia.
- Clhoe, aspetta un secondo.
- Ditemi.
- Non perderla per nessun motivo. Capito?
- Capito. Il libro è già dentro?
- Sì.
Ignes scende in quell' istante: ha cambiato abito, questo è più comodo ed indossa un mantello scuro con il cappuccio. A me ne viene dato uno uguale, così lo metto sulle spalle.
Salutiamo tutti, Suavius mi porge arco, frecce e spada, Fritillaria ci dà un po' di provviste, e mentre ci fanno i migliori auguri, partiamo.

Angolo Autrice:
Ecco un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto!!
Una mia amica ha fatto un disegno molto bello di Clhoe se volete lo metto come foto del capitolo e ve lo mostro. Sappiate però che la raffigura con il "costume" dell' estensione universo, della quale narrerò nel terzo libro, per questo vi chiedo prima cosa ne pensate. Fatemi sapere!!
Un bacio❤

Disegno postato! Ci tengo a dire che lo ha realizzato per il mio compleanno la mia migliore amica, si chiama Angelica (se volete seguirla se wattpad si chiama Angelikpaul005, ricambierà sicuramente). Sono sicura che vi piacerà da morire, è così che ho immaginato Clhoe sin da quando ho scritto il primo capitolo del libro. Ne sta realizzando uno anche di Ignes, appena sarà finito lo posterò subito❤

L' Acqua e il Fuoco: Il Segreto Di IgnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora