"Mi mancava questo profumo di caffè e libri."-dice Carlotta alla sua ex collega.
"Lo sai, che c'è un posto vuoto qui. Puoi tornare quando vuoi."- risponde a tono Elly.
Elly è una giovane studentessa universitaria di appena 21 anni, Carlotta l'ha conosciuta l'ultimo anno, poi ha abbandonato la biblioteca.
Era incinta e voleva riposare e starsene a casa: fare dolci, coccolare il suo ragazzo, fare giardinaggio.
Cose tranquille.
E dopo la perdita non è più rientrata in quella biblioteca, ha fatto per un periodo la segretaria in un ufficio ma si è licenziata perché il capo ci provava con lei.
Ancora è rimasto in lei, il sogno di fare qualcosa con le lingue.
Viaggiare...Ma con Tommaso come fa?
Oramai è una mamma e deve occuparsi del suo bambino e lasciare i suoi sogni nel cassetto rinchiusi per sempre.
"Come va Carlotta? Ti vedo un po' così."-dice Elly.
"Elly sto rifrequentando Francesco."- Confessa Carlotta.
Elly fa un espressione stupita.
"Già."-conferma ancora Carlotta.
"Sono felice per te, non sai quanto."
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Francesco prende la bici e va verso lo studio.
Sta riprendendo tutte quelle abitudini che prima aveva abbandonato.
Adesso legge anche film comici, divertenti prima solo tristi e drammatici.
Il fatto, che Carlotta è rientrata nella sua vita, gli ha fatto riconoscere tutti i sapori della vita.
Anche se Francesco questo lo considera un aspetto negativo.
Perché se lei dovesse di nuovo andarsene, la speranza in lui morirà, e sarà la fine.
La fine di tutto.
Il vento gli fa svolazzare la sciarpa di qua e di là.
Guarda un negozio di fiori, vede le rose rosse esposte davanti alla porta.
Ne vorrebbe rubare una per regalarla a Carlotta.
Vede in lontananza la fiera.
Si ferma e scende dalla bici e inizia ad attraversare tutta la gente e quel cataclisma.
Gente felice dei suoi nuovi acquisti o semplicemente contenta di mangiare un bel panino con la porchetta in compagnia.
E ridere, ridere senza una fine.
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Carlotta è già arrivata dallo psicologo.
"Posso fumare?"-chiede lo psicologo.
"Certo."
Il medico accende la sua sigaretta.
"Sento che mi devi dire una cosa."-dice lui buttando fuori il fumo appena aspirato.
"Forse questa cosa mi sta venendo contro. Ieri è successa una cosa strana.
Ho litigato con Alberto, mi ha chiesto se l'amavo, se l'amo e io non ho risposto. Non lo sento da ieri.
Non so dove ha passato la notte e non mi importa, voglio sapere solo se sta bene o male.
Per non sentirmi in colpa. Sono cattiva?
Probabile.
Poi non so il perché ma avevo il bisogno di chiamare Francesco.
So che poteva capire la mia situazione.
E l'ho chiamato. Assurdo. Poi mi ha provocato e stavo per baciarlo, ci è mancato pochissimo.
Mi mancava toccarlo.
Me ne sono accorta in quel momento."-Carlotta spiega.
"Lo ami ancora. Io lo sapevo.
Sapevo che te ne saresti accorta subito. "
"E ora?"
"Ora aspetta e vedi cosa viene fuori."
"Spero che non venga nulla a galla, sinceramente.
Ho paura, di ricominciare con Francesco, abbiamo sofferto tanto e ora non sono sola, ho Tommaso."
"Mi sembra che tuo figlio lo usi, come una scusa, per non vivere."
"No, non è vero.
Ho solo paura."
"Pensa a te, per una volta che non fai male a nessuno.
Nemmeno a tuo figlio."
Carlotta e lo psicologo sentono un campanello, lo psicologo si alza e va verso la porta per aprire.
Si sentono dei passi.
Francesco e' sorridente, lo psicologo lo invita a sedersi.
Francesco si siede felice.
"Francesco voglio iniziare da te."-dice lo psicologo.
"Mi sento bene,felice.
Ieri sono andato a casa sua e ho capito molte cose.
Lei si è ricostruita un' altra vita,l'ho visto.
L'ho visto nei muri di quella casa,nel divano,nella cucina.."
"E quindi?"
"E quindi basta dottore,ha vinto lei."
"Non ne sei più innamorato?"
"Non ho detto quello,ho detto che mi arrendo perche' cercare di rompere un muro di marmo, è impossibile. Ed io sono stufo di lottare pur amandola."
Carlotta guarda i piedi, gli sembra di non saper più come respirare .
