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"Dylan,puoi servire tu questi clienti mentre io poso gli altri libri?" Domanda il mio capo, come se io potessi rispondergli "No,babbano."
"Certo che si." Non avrei mai pensato che lavorare in biblioteca sarebbe stato così faticoso, ma esattamente, perché sto lavorando? Sperando-invano-di poter raccimulare qualche soldo per la festa di 'non compleanno' a Jade. Stare al passo con la scuola e lavorare contemporaneamente sta compromettendo seriamente il mio sistema nervoso. Non vedo l'ora che tutto ciò finisca,che Jade abbia la sua festa di compleanno.
***
"Vuoi una crepes?" Domanda Jade dalla sua  cucina mentre poso lo zaino nel piccolo soggiorno.
"Hai mai visto qualcuno rifiutare una crepes?" Mi dirigo in camera sua e l'aspetto.
"Tutto è possibile!"
Noto il computer di Jade acceso,su un sito di libri online. Mi avvicino cercando di non fare rumori inutili e analizzo questa pagina.
Pigio il pulsante su cui è scritto 'scrivi';tutti i libri scritti da Jade mi compaiono davanti. Una storia non ancora completa,ancora in fase di sviluppo,attira la mia attenzione per il suo titolo "Smoke and Dylan."
Potrebbe essere una coincidenza,giusto? Eppure io non credo alle coincidenze. Penso che il destino esista,che ognuno di noi abbia una storia già scritta. Ogni piccolissima cosa,la più piccola ed insignificante, ha il proprio posto nella nostra storia che sia a lieto fine o meno. Penso e credo in tante cose.
Credo che l'essere positivi non porti da nessuna parte.
Credo che l'essere negativi porti ad essere le persone più forti.
Credo che ci sia un giorno in cui il dolore sia più sopportabile di tutto il resto.
Credo che ci siano giorni in cui ti manchi l'aria eppure tu continui a respirare.
Credo che non basti respirare per essere una persona viva.
Credo che accettare i cambiamenti sia solo per le persone coraggiose.
Apro il primo capitolo di "Smoke and Dylan":

Non so perché sono quì, in questa città, in questa scuola. Non so perché io continui a pensare al passato se ormai è tale. Non so perché sto aspettando che qualcuno venga a prendermi. Non so perché quando guardo il cielo penso a loro che mi hanno abbandonato. E non so perché in questo momento,tutte le particelle del mio corpo mi stanno spingendo ad andare verso il ragazzo con felpa e occhi marroni che viene pestato ogni mattina...

"COSA STAI FACENDO?!" Urla Jade dietro di me chiudendo di botto il computer.
"UNA SOLA COSA TI HO CHIESTO, DI RISPETTARE LA MIA PRIVACY, E TU CHE FAI? LEGGI LE MIE STORIE?"
È incazzata,sul serio,di quel nervosismo che potrebbe sbattermi fuori di casa e non parlarmi più.
"Mi dispiace." Dico allontanandomi dal computer.
"QUALE LIBRO HAI LETTO?"
"Uhm...'We can be alone'" Rispondo guardandola negli occhi,provando ad essere il più sicuro possibile.
"Oh..." Si calma,mette due ciocche di capelli dietro le orecchie.
"Perché non vuoi che io legga le tue storie?" Mi avvicino cautamente a lei,sperando in una verità.
"Perché vuoi leggere le mie storie, Dylan?" Lei si avvicina ulteriormente,in segno di sfida. Mi è sempre piaciuto questo lato del suo carattere,nasconde molto cose. Sembra così sicura di sé quando invece è il contrario, quando lei risponde alla tua domanda con un'altra domanda per attirare l'attenzione su qualcos'altro.
"Perché ti interessa tanto, Jade?" Mi avvicino di più, ora le punte delle nostre scarpe si toccano.
"Perché tu non rispetti la mia privacy."
"Invece no."
"Cos..."
"Non vuoi che io legga i tuoi libri perché dentro essi c'è qualcosa di te che non mi vuoi far vedere;che non vuoi far vedere a nessuno." La fisso negli occhi, come mi aspetto che lei faccia distoglie lo sguardo, guardando un punto non definito nella stanza.
"Questo tua teoria non ti autorizza a sbirciare nel mio computer." Ed ecco che ritorna il suo sguardo di sfida, da finta persona forte e determinata.
"Questo non mi autorizza a non leggere i tuoi libri." Rialza lo sguardo,sbruffa e fa per andarsene. La prendo per un braccio facendola girare per guardarla. 
"Se non posso leggere i tuoi libri fammi vedere questa parte di Jade che non ho ancora visto."
Lentamente Jade si alza sulle punte e si avvicina al mio viso, proprio come ha fatto due settimane fa nell'atrio della scuola. Il cuore sembra esplodere ad ogni suo minimo respiro. Toglie le mie mani dal suo braccio.
"La crepes è sul tavolo."

Smoke and Jade.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora