Smoke and Jade.

Epilogo

*leggere il capitolo ascoltando la canzone*

Ricordo che alcuni giorni mi veniva difficile anche respirare. Come se i miei polmoni potessere esplodere da un momento all'altro lasciandomi senza ossigeno e senza fiato. Perché Jade mi ha sempre lasciato senza fiato, dal primo momento che l'ho vista di fronte a me. Come mi ha lasciato senza fiato il giorno della sua morte. E avevo trovato l'amore proprio lì davanti a me ed ero stato cieco.
Ricordo che alcuni giorni diventava quasi tutto più sopportabile. Ero tornato alla mia routine. Come se lei non avesse mai sconvolto la mia vita. Come se non fosse entrata e non fosse più uscita dentro di me.
E ricordo che alcuni giorni era proprio impossibile vivere. Scoppiavo a piangere e a urlare senza rendermene nemmeno conto,senza riuscire a controllarlo. E quei giorni mi ritrovavo nel bar dove lavorava, a mangiare panini e ad osservare i punti dove era lei tempo fa.
E quei giorni non mi interessava della scuola, dei miei genitori. Non mi interessava neanche di me stesso. Andavo davanti alla sua tomba dicendole che l'amavo e poi finivo ad odiarla. Si può amare e poi odiare qualcuno?

Ma in quei giorni ho scoperto una cosa, una cosa che lei non avrebbe mai scoperto, ovvero quanto sono forte. In quei giorni dove era difficile vivere, dove non riuscivo neanche a respirare, beh, io lo facevo :io continuavo a vivere e a respirare. Perché io ero forte. Perché mi sarei rialzato, un giorno.
Perché io ora sono forte.
Non sono un più un debole che non riusciva a controbattere Simon. Che aveva paura di lui. Che aveva paura di vivere.
Io ora sono forte e non ho paura di niente. E per questo devo ringraziare solo Jade.

Tempo fa, mentre scrivevo l'ultimo capitolo di "Smoke and Dylan" dal computer di Jade, diedi una piccola sbirciatina ad alcuni file. Andai alla casella di posta e trovai un messaggio salvato in bozze. Un messaggio che non sarebbe mai arrivato al destinatario. Un messaggio che non sarebbe mai arrivato a me.

"Non so come iniziare questo messaggio, e ad essere sinceri non so neanche come finirlo. Posso solo dirti che ti amo, Dylan. E so che tu ami me. E per questo devi lasciarmi andare e devi andare avanti. Tu non hai bisogno di me ora. A dire il vero non hai avuto mai bisogno di me. Avresti potuto affrontare Simon da solo perché sei forte. TU SEI FORTE, DYLAN. E ti invidio per questo.
Io non sono forte, e non lo sono mai stata. So che lo sembro, e questo è il frutto di 17 anni di pura finzione. Io non sto bene, Dylan. Io mi odio. Odio me stessa e l'essere che sono diventata. Riesco ad allontanare anche le persone che amo. Io non mi sopporto più. E per quanto tu dica di amarmi, io sono sola. Sola contro me stessa e il mio passato. E il futuro fa così paura. Ed io non voglio più avere paura. Non c'è niente che avresti potuto fare e non c'è niente che avresti non potuto fare. Mi rincresce informarti che sto per togliermi la vita, come ho fatto con i miei genitori.
Sappi che ti amo.
La debole e odiosa Jade."

Avrei dovuto consegnare questo messaggio alla polizia, ma non lo feci. Era l'ultima cosa che mi rimaneva di Jade e non l'avrei lasciata a nessuno.
Scoprii che due anni fa i genitori di Jade erano morti in un incidente stradale mentre andavano a prenderla a casa di un'amica. Forse è per questo che si sentiva colpevole.
Sapere che mi amava avrebbe dovuto farmi sentire meglio ma non lo fece perché ero troppo concentrato ad immaginare cosa avevamo perso.
Era lei quella forte, non io.

"Quindi,cosa è stato a rendere famoso questo romanzo?" domanda la giornalista tenendo in mano una copia di "Smoke and Dylan."
"Sinceramente non lo so. Non mi aspettavo tutto questo successo e sicuramente non lo avrebbe immaginato neanche la vera scrittrice di questo libro." rispondo sforzandomi di essere gentile.
"Non ci aspettavamo un lieto fine. Perché ha deciso di scriverlo?"
"Perché non avrei dovuto scriverlo?Gli adolescenti hanno bisogno di un lieto fine. Ne hanno bisogno tutti."
"C'è qualcosa che vuole aggiungere sulla scrittrice del libro?"
Scuoto la testa. Potrei dire tante cose. Iniziando dal fatto che l'amo ancora, finendo ai suoi occhi blu notte. Che mi manca tanto. Che la sua risata era contagiosa. Che era intoccabile come il fumo. Che spesso scoppiava a piangere come una bambina guardando le stelle. Che...
"Niente. A parte il fatto che mi ha salvato la vita."