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*leggere il capitolo ascoltando la canzone*

"Sicuro che vuoi restare da solo?" La mano di mamma poggiata sulla mia spalla mentre la gente,i compagni di scuola,i professori,anche Simon e la sua combriccola vanno via a testa bassa,dispiaciuti, come se loro avessero conosciuto veramente Jade. Come se per loro fosse stata  molto di più di una presenza nel corridoio della scuola.
"Si." Rispondo in modo freddo,senza guardare negli occhi mia madre, guardando a terra,su quel terreno che molte persone prima di me hanno calpestato per stare accanto ad una persona a loro cara.
"A che ora vuoi che veniamo a prenderti?"
"Torno a piedi."
"Sicuro che vuoi..."
"Ho detto che torno a piedi." Ora la guardo,sguardo fisso e vuoto,mordendomi l' interno delle labbra di sotto,un metodo per sembrare meno vulnerabile che acquistai  alle superiori,ogni volta che mi imbattevo in Simon. Prima che Jade mi salvasse dall'oblio di negatività che mi circondava.
"Va bene." Ora il cimitero è deserto, a parte me e le infinite bare ai miei piedi.
Mi avvicino e mi siedo sul terreno umido e verde.
Non so come mi sento;sono solo un ammasso di emozioni:sono incazzato,depresso,stanco,nervoso...e piango ricordando la scena. Ricordando lei nella vasca,col polso che non batte ed io bianco come il latte. Ricordando la camicia immacolata che avevo messo per la sua festa,macchiata del suo sangue. Ricordando il vestito blu che Jade avrebbe dovuto indossare quella sera,invece ora l'indossa nella bara.
Ricordando le frasi che dissi quella mattina: "Sii positivo." E l'essere positivo ecco dove mi ha portato. Avevo immaginato,sperato,sognato mille volte la sua espressione all'annuncio della festa e magari così grata mi avrebbe baciato e scelto. Tutti filmini mentali deceduti. Avevo immaginato tutto.
Ma non questo.
Tocco la sua foto fissa sul marmo bianco,i suoi occhi grandi e blu, i suoi capelli neri sulle spalle, e lei che sorride. Non quel sorriso che piaceva a me,non quel sorriso che spuntava sul suo volto seguito da una forte risata che faceva ridere anche te,ma quel sorriso fatto apposta.
Non so chi le scattò questa foto,probabilmente apparteneva al passato,quel passato di cui lei non mi parlava mai,quel passato da cui avrei potuto salvarla.
Volevo ricordarla felice,ma forse lei non era mai stata felice. Forse non credeva che io sarei potuto essere la sua cura come lei era stata la mia.
E Dio quanto ringrazio Simon per avermi pestato a sangue ogni mattina, per avermi fatto incontrare lei.
E Dio quanto sono incazzato con lei per non avermi detto niente,per avermi fatto illudere e poi essere andata via, per essersi dimenticata di me.
E Dio quanto sono incazzato con me stesso per non essere arrivato prima quella maledetta mattina.
Sbatto i pugni a terra,non reggendo più la pressione. Non sopportando più l'idea di mostrarmi forte davanti alle persone, facendo finta che non sia successo niente. Non sopportando più i poliziotti che continuavano ad interrogarmi come se io sapessi più di loro.
Non sopportando più le persone che non sopportano il mio malessere e mi dispiace,ma se sto male non posso rispondere bene.
Ed ecco dove sono arrivato.
Jade mi aveva salvato ed ora mi ha ucciso come ha ucciso se stessa.
Perché l' aveva fatto? Cosa era successo di così grave? Stava così male? È andata fino in fondo veramente?
No, questo è tutto un sogno Dylan, ora ti sveglierai e sarà tutto normale. Troverai un suo messaggio e ti sentirai meglio. La vedrai a scuola e ti sentirai bene.
E continuo a prendermi in giro.
È morta Dylan! Accettalo. Ora lei,così importante per te,è diventata pasto per altri essere, e la sua anima...chissà dove è adesso.
Esiste qualcosa dopo la morte? Deve essere così. Devo immaginare Jade vagare non so dove. Deve esserci qualcosa più grande di noi lassù.
E continuo ad amarla nonostante la odi,in questo momento,per aver pensato solo a sé stessa.
Mi faccio coraggio,mi tiro in piedi senza l'aiuto di nessuno,cosa che farò fino alla fine dei miei giorni.

"Oggi è domenica Jade, ed io sono quì,dove erano prima tutte quelle persone che sono venute per te. Sai dove sarei dovuto essere? E sai dove saresti dovuta essere tu? Nel letto,magari insieme,a smaltire la sbronza che ci saremmo dovuti prendere alla tua festa ieri. Perché si Jade,ti avevo organizzato una festa,eppure questo non lo saprai mai. Hai fatto una scelta e da questa scelta ti perderai un sacco di cose. Ti perderai il tuo diploma, me che faccio figure di merda raggiungendoti e battendo le mani ed essendo orgoglioso di te. Ma tu no,tu dovevi essere quella imprevedibile,quella che un giorno rideva e l'altro piangeva, quella che per giorni mi ignorava e poi mi baciava. Potevi combattere per te, per me. Io che non ti avrei mai lasciato ed io che ti amavo così tanto,e forse non saprai nemmeno questo.
Potevi combattere per quella Jade e quel Dylan di "Smoke and Dylan". Si Jade, ho letto il tuo libro. Li ho letti tutti ad essere sincero. E adesso tu ti saresti dovuta incazzare, fare una di quelle scenate, avvicinarti facendomi perdere la testa e un minuto dopo dirmi che la crepes era sul tavolo."

Rido tornando indietro a quel momento. I ricordi, così affascinanti e dolorosi.

"Eppure non ci sei. Quasi speravo in un lieto fine per noi,come sarebbe dovuto finire "Smoke and Dylan." Potevi farlo per i tuoi lettori,invece hai lasciato a metà anche questo...
Ma sai cosa? Loro si meritano un lieto fine, Jade e Dylan si meritano un lieto fine,io ho bisogno di un lieto fine per andare avanti. E ci sarà un lieto fine Jade,la vita non è composta  solo da dispiaceri."

Bacio la sua foto sul marmo,pensando alle sue labbra calde sulle mie.
"A presto Jade."
Torno a casa, sguardo vuoto e testa bassa, lacrime sul viso e nel petto, Jade nel cuore e accanto.

Smoke and Jade.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora