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"Si mamma,ne sono sicuro." Ripeto mentre sono in macchina con lei.
"Ma Dylan, i diciassette anni capitano solo una volta nella vita. Non vuoi festeggiarli? Potremmo fare una festa se vuoi." Controbatte lei guardando dritto davanti a sé. In realtà mi piacerebbe fare una festa ma non ho persone da invitare, a parte Jade ovviamente. Con lei le cose stanno andando alla grande,grazie alla sua compagnia un mese è passato velocemente. Con grande mia sorpresa è diventata una persona speciale nella mia vita, ed io nella sua,spero.  Ho scoperto un sacco di cose su Jade e questo non fa altro che farmela piacere di più.
Ad esempio mi ha detto che scrive su Internet,anche se non vuole farmi leggere i suoi libri perché dice che scoprirei una "Jade diversa." Vorrei tanto conoscere questa "Jade diversa". Ho proprio voglia di conoscere lei, di buttarmi a pieno nel suo passato e aiutarla ad attraversare il futuro che incombe.
Ho scoperto che gli piace il jazz, che la sua materia preferita è storia, che suonava il sassofono, che a volte è molto stronza, che il sangue gli fa impressione e che i ragazzi con gli occhi azzurri e i capelli biondi non gli piacciono per niente. Sono piccole cose ma che a me interessano. Ho scoperto inoltre che non gli piace parlare del suo passato: ogni volta che provo a chiederle qualcosa riguardante la sua vecchia vita va nel pallone e mi lancia fulmini e saette dagli occhi.
"Se dico che ci penserò finirai di parlarmi del compleanno?!" Dico a mamma mentre parcheggia. Lei alza gli occhi al cielo e sbruffa.
"Tutti gli adolescenti, e dico tutti, vorrebbero fare una festa per il proprio compleanno e tu non vuoi neanche festeggiarlo?!"
"Ehm...non mi omologo!" Scendo dalla macchina guardando il grande edificio che ho davanti. E pensare che un mese fa mi faceva così paura.
Passo davanti a Simon;non mi guarda e tanto meno mi insegue per buttarmi nella spazzatura. È così tutto tranquillo e devo ringraziare soltanto lei.

"Ho belle notizie D!" Dice Jade saltellando con il suo vassoio pieno.
"Sarebbero?" Domando sorridendole.
"Il mio capo ha detto che mi potrò prendere un giorno libero alla settimana! Sai cosa significa? La domenica potrò dormire fino a tardi!Dio da quando non dormo fino alle 12?" È a dir poco entusiasta, e capisco effettivamente quanto scuola-lavoro sia stancante. Mi piace il fatto che qualsiasi cosa debba dire, anche se inutile, la venga a dire a me. "Tu, novità?" Domanda.
"Niente di ché, mamma continua ancora sul fatto del compleanno." Dico rivolgendo uno sguardo al vassoio vuoto. "Manca un mese ed io non voglio proprio festeggiarlo. Mi basterebbe passare un pomeriggio con te al bar, come faccio ogni giorno e non una stupida festa. Nello stesso tempo però voglio fare felice mamma, insomma, non voglio che lei pensi che sono l'unico ragazzo a cui non piaccia festeggiare il compleanno."
"Dovresti accettare Dylan." Jade mi guarda, gli occhi verdi rivolti a me,i suoi capelli fluenti e lunghi raccolti in una treccia.
"Non so Jade. Ok,dico a mia madre che voglio fare la festa e poi? Chi invito? Ricorda che non ho una vita sociale grandiosa come Simon." Controbatto.
"1) Non nominare Simon che mi viene il voltastomaco, 2) ti aiuterò io a farti una vita sociale, 3) sai quanti regali riceverai?! Vorrei essere io al tuo posto." Dice elencando tutto. Scoppio a ridere e lei ride insieme a me coprendosi il sorriso con una mano.
"Tu non vorresti seriamente essere me,Jade." Dico scherzando ma lei si fa seria, quel sorriso scompare e le labbra ritornano contratte.
"No Dylan,vorrei seriamente essere te. Guarda, hai una bella famiglia che tiene a te e in più una ragazza fighissima ti sta parlando." Rido di nuovo e lei accenna di nuovo un piccolo sorriso. "Dovresi accettare sul serio, se avessi la possibilità di tornare indietro io..." Si blocca.
"Tu?" L'incoraggio a parlare.
"Io vorrei tornare indietro e festeggiare il mio diciottesimo compleanno." Completa la frase con un po di nostalgia negli occhi.
"Tu non hai festeggiato il tuo compleanno?" Domando incredulo perché ho sempre pensato a Jade come una tipa a cui piace il divertimento o comunque le feste.
"È complicato...volevo andarmene da quella casa dove vivevo coi  miei perciò ho conservato soldi per anni e non ho festeggiato il mio compleanno per metterne da parte ancora ed andare via. Perciò io accetterei una bella festa." Dice per la prima volta facendo riferimento al suo passato.
"Perché sei voluta andar via Jade?"
"C'erano troppi fantasmi, tutto quì."

Mentre Jade serve i clienti io non riesco a studiare tranquillo,la mia testa vola da una parte all'altra e non riesco a smettere di pensare a ciò che mi ha detto in mensa. Troppi fantasmi? Che intendeva? La guardo e mi accorgo che non è come le altre ragazze.
Jade non ha tempo per pensare al ballo della scuola, ai vestiti firmati che dovrà mettere domani, allo smalto che si abbini ai vestiti o cose così.
No. Lei non ha tempo per pensare a queste cose. Mi accorgo di quanta responsabilità si sia presa scappando di casa, lavorando e vivendo da sola. È cresciuta in fretta, senza qualcuno che l'aiutasse, è diventata una donna da sola senza che se ne accorgesse. E voglio fare qualcosa per lei, voglio che si dia un attimo di tregua da questa vita da adulta che ha scelto e voglio portarla indietro nel tempo.
Voglio fare qualcosa di speciale per lei, voglio essere qualcuno di speciale per lei.
Prendo il cellulare "Voglio fare la festa soltanto che sulle candeline voglio il numero "18" e vorrei che preparaste il tutto come se aveste una figlia femmina, è possibile?"
A me non importa niente del mio compleanno,ma Jade vorrebbe festeggiare il suo, ormai passato, diciottesimo. Quindi perché no?

Perché non regalarle un sorriso?

Smoke and Jade.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora