Capitolo 1.

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Io e Kate arrivammo davanti a casa di Jake alle 23: già da fuori si sentiva una musica assordante che non fece altro che aumentare il mio nervosismo.
Kate lo notò e mi strinse il braccio per incoraggiarmi un pò:
-Stai tranquilla, è solo una banale ed innocente festa di Halloween.- disse, sfoderando una di quelle sue tipiche espressioni innocenti.
Si affrettò a suonare al campanello mentre un brivido di freddo mi percorreva la schiena, Jake ci aprì poco dopo con due bicchieri di birra in mano che mi davano l'impressione di star per cadere da un momento all'altro.
-Ragazze, finalmente! Entrate.-
Ci porse sorridente i due bicchieri e sparì fra la folla di adolescenti ubriachi che tentavano di ballare decentemente.
Guardai il bicchiere disgustata, non ero un'amante dell'alcol e per fortuna non lo era nemmeno Kate,almeno non sarei dovuta stare seduta per tutto il resto della serata a guardarla fare stupidaggini.
Mi girai a guardare Kate,attaccata al bicchiere come una sanguisuga...
"Bene,come non detto."
Andai a sedermi da una parte per tenerla d'occhio mentre barcollava verso un gruppo di ragazzi più grandi.
Passò un'ora circa ed io cominciai a pentirmi di essere lì, avrei preferito stare al calduccio nel letto con un libro ed una tazza di the.
"Maledetta me e quando mi sono lasciata convincere da Kate a venire a questa stupidissima festa."
Dovevo andarmene.
Mi alzai, presi la birra e la rovesciai nella pianta della madre di Jake,andai verso Kate.
-Kate,penso che sia ora di andare.-
-Di già? Andiamo Gaia...perché sei così noiosa?-
Mi sentii offesa da quel "noiosa" e strinsi i pugni per la rabbia.
-Bhe sai,sono così e mi conosci. Ora me ne torno a casa.-
-Ok,vai. Fai quello che vuoi. Non ho bisogno di te...e poi quel ragazzo lì giù..- disse indicando un ragazzo più grande di noi che ci fissava -mi ha chiesto di fare sesso con lui al piano di sopra ed io penso che accetterò,ha un buon profumo.- disse,emettendo una risatina stridula.
-Oh andiamo,Kate. Non sei abbastanza lucida per farlo,dai ti accompagno a casa...-
-No,grazie. Ci vediamo!-
La guardai mentre spariva nella folla e me ne andai.
Casa mia era abbastanza distante da quella di Jake,almeno due chilometri ed io ero costretta a farmi la strada da sola.
Presi il mio IPod ed infilai le cuffiette, incominciando a camminare a ritmo di musica.
Mi ero così tanto persa fra le note della mia canzone preferita che non notai la persona che camminava dalla parte opposta della strada e sbattei contro di lui.
-Ei,cerca di stare più attenta.-
La sua voce roca suscitò una certa inquietudine in me,che mi fece indietreggiare un pò.
-S..scusami,non mi ero accorta..-
-Già.- disse seccamente.
Fu solo in quel momento che alzai lo sguardo e lo vidi e,per la prima volta, i suoi occhi blu guardarono dritto nei miei,leggermente nascosti da un cappuccio grigio.
"Oddio..."

MARSHALL'S POV:
Guardai seccato la ragazza davanti a me,non era una delle mie giornate migliori e quello spintone non mi aveva di certo aiutato.
Quando incontrai i suoi occhi però, cambiai espressione immediatamente e diventai leggermente esterrefatto.
Avevo lo sguardo impaurito, di una ragazza dolce e pulita.
Qualcosa si accese in me,non avevo intenzione di risponderle male ulteriormente.
-Ehm...perché sei sola?-
"Merda...così sembro uno stalker."
-Sto tornando a casa..- disse,con una faccia impaurita.
Sospirai,non volevo impaurirla..
-Sai che queste strade non sono sicure la notte?-
-Lo so..ma non posso fare altrimenti.-
-Senti,non pensare che io sia un maniaco o che ci stia provando con te..non è mia intenzione.
Vorrei solamente accompagnarti perché le ragazze la sera non sono al sicuro da queste parti.-
La guardai di nuovo,dagli occhi si capiva che ci stava pensando,poi annuí a testa bassa.
Iniziammo a camminare,né troppo vicini né troppo distanti..riuscivo a sentire il suo respiro.
"E il suo profumo."
La mia voce interiore mi fece quasi sobbalzare.
"Lei ti piace.."
Bhe..non aveva tutti i torti,ma la conoscevo da appena dieci minuti.
"Non fare il maniaco,non fare il maniaco,non fare il maniaco."
Arrivammo davanti casa sua dopo circa quindici minuti, in cui aveva regnato un silenzio mortale.
-Ehm..abito qui..-
Dalla voce sembrava una bambina...e la cosa mi faceva uno strano effetto.
-Oh,ok.- risposi,cercando di sembrare il più impassibile possibile.
Cazzate,in qualche modo o nell'altro mi era piaciuto anche il silenzio fra me e lei..ero contento di averla accompagnata.
"Di qualcosa, coglione."
-Ehm..uhm..come ti chiami?-
"Bene,detto così sembra davvero idiota Marshall."
-Gaia...piacere..- balbettó con un filo di voce.
-Io Marshall.-
"Wow...e ora?"
-Io devo andare,ci si vede.- tagliai corto nel modo più freddo possibile e la guardai.
Per la prima volta ci guardammo negli occhi nello stesso momento e sentii qualcosa nello stomaco.
"Oddio..."
Staccai gli occhi dai suoi e me ne andai,con un brivido e una strana sensazione allo stomaco.

I JUST WANNA LIVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora