Capitolo 9.

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La settimana passò velocemente, io e Marshall ci vedemmo praticamente tutti i giorni.. non ci fu un altro bacio,ma questo non mi preoccupò.
Non stavamo insieme,ci saremmo dovuti conoscere meglio e poi sarebbe diventata una cosa reale.
Era il primo giorno di college ed io giravo per casa,cercando qualcosa di decente da mettere.
Marshall era seduto sul divano, sospirando e guardando l'orologio.
-Piccola... Farai tardi se non ti muovi.-
-Ho quasi fatto.- dissi,guardandomi allo specchio.
Decisi di mettermi un paio di pantaloni neri aderenti,un maglione color senape ed le mie amate Dr. Martens.
Uscii dalla mia camera dopo essermi guardata per l'ennesima volta nello specchio ed andai da Marshall.
-Come sto?-
Lui si alzò, venendo verso di me.. Indietreggiai istintivamente e finii con le spalle contro il muro.
-Sei bellissima.- rispose, con un sorriso malizioso.
"Mh...il Signor. Marshall ti sta tentando..saltagli addosso."
-Mh..grazie.- dissi con un sorrisino imbarazzato e mi spostai.
Lui sorrise e fece di no con la testa, prendendo le chiavi della sua macchina.
Dopo poco eravamo già per strada ed io ero nervossissima,Marshall lo notò e mi guardò dolcemente.
-Stai tranquilla, andrà tutto bene.- disse, sistemandosi il cappuccio e concentrandosi sulla strada.
Dopo dieci minuti arrivammo davanti al college,grazie a Marshall il mio nervosismo si era leggermente placato.
-Ti vengo a prendere dopo. Ok? E mandami un messaggio quando puoi.- disse con un sorriso dolce.
Annuii ricambiando il sorriso, lo salutai con un bacio sulla guancia e feci per andarmene.
-Quando mi darai un altro bacio?-
"Oddio..."
Avevo una voglia matta di baciarlo ancora,in fondo un semplice bacio cosa importava?
Mi avvicinai e gli stampai un bacio dolce e sensuale nello stesso momento,lasciandolo sorpreso e sorridente.
-A dopo,Marshall.- dissi,andandomene soddisfatta.
Il college era enorme e bellissimo,un ragazzo dell'ultimo anno di nome Rick accolse noi del primo davanti al cancello.
-Buongiorno e buon primo giorno a tutti! Io sono Rick e vi farò fare un giro,per poi smistarvi nei vari indirizzi da voi scelti all'iscrizione. Io faccio l'indirizzo scrittura e spero di essere d'aiuto a tutti i ragazzi che volessero intraprendere questo percorso. Siete liberi di fare qualsiasi domanda senza vergogna.-
I ragazzi rimasero in silenzio, probabilmente intimiditi dal suo modo di fare sicuro.
-Nessuna domanda?-

Ad un tratto un ragazzo dai capelli rossi alzò timidamente la mano,guadagnandosi l'attenzione di tutti.
-Si?- disse Rick cortesemente.
-Ehm...dov'è il bagno?-
Ci fu una risatina generale,durante la quale Rick si unì a noi ed il ragazzo che aveva fatto la domanda assunse una faccia terrorizzata.
-Ehm..devi attraversare tutto il cortile,entrare nella grande porta di legno e girare a destra.- rispose Rick,ricomponendosi.
Il ragazzo si affrettò ad andare via senza dire una parola,ormai diventato rosso come i capelli..lo guardammo tutti andare via e poi il giro continuò.
-Hey tu!- disse ad un tratto qualcuno sottovoce,dandomi un colpetto sulla spalla,mi girai.
-Kate.- risposi impassibile,davanti alla mia amica.
-Che ti prende Gaia? Non mi cerchi più...è successo qualcosa?-
-Non ho voglia di parlarne ora.- dissi,ricordando la festa della settimana prima.
-Non aspetterò dopo..lo voglio sapere ora.-
Ok,mi sta prendendo in giro.
La rabbia mi salì,avrei voluto prenderla a schiaffi lì davanti a tutti. Con che faccia mi veniva a chiedere cosa mi prendeva?
-Kate...sai benissimo cosa mi prende. Ricordati la festa di Jake.-
-Bhe..se è per questo sono io che devo incolpare te, dato che te ne sei andata e mi hai lasciata sola.-
"Gaia,stai calma..mantieni la calma,non vorrai mica far scoppiare una rissa al primo giorno di college."
-Kate..- dissi con una strana tranquillità -hai bevuto così tanto da non capire più niente. Ti volevo portare a casa ma non hai voluto. Io non sono né tua madre né la tua babysitter e di certo non posso obbligarti ad andare via.-
-Una vera amica sarebbe rimasta lì.-
Aveva superato il limite,lei veniva a criticare la mia amicizia? Lei che mi aveva detto che non beveva? A quel punto esplosi:
-Tu ti reputi una vera amica? Sono venuta a quella fottuta festa per te,per non farti rimanere sola.
Sono venuta ad una festa con persone che non conoscevo minimamente per te,perché tu ci tenevi particolarmente.
Mi avevi promesso che non avresti bevuto,ti lascio sola due minuti e ti ritrovo ubriaca e che stai per fare sesso con un perfetto sconosciuto! Ed io sarei dovuta rimanere? Scordatelo,io non sono così..mi conosci da una vita ed ormai lo dovresti sapere come sono fatta.-
-Ed infatti so benissimo come sei,ora l'ho capito. Sei troppo noiosa per i miei gusti.- disse,con un sorrisetto strafottente.
-Bhe,sai che ti dico?- continuò -meglio troietta come me,che verginella a vita come te.-
Sentii una strana sensazione nello stomaco,non mi sarei mai aspettata una frase del genere dalla mia migliore amica... Mi veniva da piangere e mi girava la testa.
-Adesso vado amichetta. Ci si vede in giro per il college.-
-Vaffanculo, Kate.-
Dopo cinque minuti ci fu una pausa dalla guida ed io non mi sentivo bene,mi avvicinai a Rick timidamente.
-Ehm...ciao.- dissi senza guardarlo.
-Ciao! Gaia...giusto?- disse sorridendomi.
Ricambiai con un mezzo sorriso.
-Ehm si...ti sembrerò una a cui non frega niente ma...devo tornare a casa,non mi sento molto bene. Quindi...se ti chiedono qualcosa potresti dire che ho avuto un problema?-
-Si,certo. Bhe..comunque se vuoi finire il resto del giro avrai la possibilità di farlo anche domani,sarò la tua guida personale.- sorrise di nuovo,era carino.
-Grazie mille,sarà un piacere. Allora a domani.-
-Ciao Gaia!-
Sorrisi e mi diressi verso in cancelli dell'entrata,presi il cellulare e chiamai Marshall.
-Pronto? Gaia tutto bene?-
-Non molto..mi potresti venire a prendere? Non fare domande,ti spiego appena vieni qui.-
-Arrivo subito.-
Dopo circa dieci minuti arrivò,scese dalla macchina e venne ad aprirmi lo sportello,salii senza dire una parola ed aspettai che rientrasse in macchina.
-Va tutto bene? Sembri strana.-
Ho litigato con la mia migliore amica Kate..-
Gli raccontai tutto e lui mi ascoltò senza distrarsi ed interrompermi,potevo raccontargli tutto..lui mi ascoltava sempre interessato,mi dava consigli e mi consolava.
-Ti ha dato della verginella a vita?-
Annuii,abbassando lo sguardo e ricevendo in tutta risposta una risata.
-Oh,andiamo. Davvero girano ancora questi insulti?-
-Smettila di ridere,è una cosa seria..io ci sono rimasta male. Lei non è più quella di prima,è cambiata. La Kate che conosco io non me lo avrebbe mai detto.-
Lui mi abbracciò,mi diede un bacio sulla guancia ed io approfittai per respirare il suo profumo.
-Piccola,manda tutti quelli che ti insultano al diavolo,ok? Quella cretina di Kate per insultarti si è data della troietta da sola. Vuoi davvero star male per gente del genere? So che non è facile ignorare le offese,ma io ci sono passato col tempo e posso tranquillamente dirti che è la maniera più efficace per smaltire la rabbia. Ed ora per piacere smetti di piangere, che non sopporto di vederti così.-
Mi asciugò le lacrime sporche di mascara e mi accarezzò i capelli.
-Hai fame,bellissima?-
-Un pochina,non ho fatto colazione questa mattina.-
Ad un tratto la sua espressione si fece seria,mi guardò negli occhi con rimprovero e si alzò in piedi.
-Devi mangiare.-
Rimasi in silenzio ed abbassai il mio sguardo per evitare il suo; i suoi occhi mi facevano paura qualche volta,erano inquietanti e strani allo stesso momento.
-Mi dispiace,mangerò.-
La sua espressione si addolcì quando incontrò i miei occhi.
-Vado a cucinare la cena,ti spiace se mangio qui?-
Feci di no con la testa e lo guardai mentre si chiudeva in cucina..come faceva un ragazzo che mi conosceva da poco più di una settimana ad interessarsi così tanto a me?
Dopo circa trenta minuti uscì dalla cucina,con una pizza mezza bruciata in un vassoio.
-Ehm...l'ho dimenticata nel forno...però è il pensiero che conta,giusto?-
-Certo,Marshall..grazie mille.- sorrisi dolcemente.
Mangiammo sul divano,parlando del college e di qualsiasi cosa ci passasse per la testa in quel momento..più ci passavo il tempo insieme e più capivo che Marshall era perfetto per me.


I JUST WANNA LIVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora