Capitolo 10.

1.8K 80 7
                                    

Guardai il grande cancello di ferro con il nome del college inciso sopra e mi accorsi che ero più nervosa del giorno prima, Marshall era andato via ed io mi sentivo persa.

Ad un tratto vidi Rick in lontananza che veniva verso di me tutto sorridente,mi incamminai anche io verso di lui con un sorriso nervoso..perché era sempre sorridente? Come faceva ad essere sempre così sicuro di sé in ogni occasione?Ci raggiungemmo e lui mi salutò con un occhiolino:

-Pronta per fare un giro di tutto il college? Ti avviso,non è molto piccolo!-

-Sono prontissima,tranquillo! Grazie ancora per questo giro extra.-

-Oh,stai tranquilla. Questo e altro per una ragazza bellissima come te.-

Arrossii violentemente,cercando di nascondermi con la sciarpa,quella situazione mi ricordò Marshall.. quando mi aveva detto: "Oh...andiamo,come fa una ragazza come te a sentirsi inappropriata?"

Poi ci riflettei un attimo...no,non era la stessa cosa..non avevo sentito nulla con Rick,mentre con Marshall era stato un insieme di emozioni strane..mai provate.

-Scusa se ti ho fatto sentire in imbarazzo,ma con una ragazza carina come te è inevitabile.-

Quella situazione cominciò ad infastidirmi,lo guardai e con tono serio cambiai discorso il più velocemente possibile.

-Cominciamo questo giro.- dissi freddamente.

Iniziammo ad attraversare l'enorme giardino pieno di stradine bianche e fontane ed arrivammo al portone d'ingresso enorme e di legno scuro ed entrammo.

-Allora:qui subito all'entrata c'è la biblioteca..penso che sia la parte più antica del college ed il posto perfetto se vuoi stare in pace durante i momenti di pausa,naturalmente se ti piace leggere,ma sono sicuro che ad una persona che ama scrivere piaccia anche leggere. Rimane aperta fino alle sei di pomeriggio,ma se come bibliotecaria c'è di turno Nancy rimane aperta anche fino alle sette.-

Annuii guardando affascinata l'enorme biblioteca..non ne avevo mai vista una così grande e non vedevo l'ora di studiarci e di cercarci qualche libro, ad un tratto una donna sui sessanta si avvicinò a noi con un sorriso dolce e severo allo stesso momento.

-Buongiorno signora Smith...la vedo in forma.- Rick fece una specie di inchino ed io sorrisi.

-Grazie Rick,sei gentilissimo come sempre..Buongiorno anche a te.-

La donna fece per andarsene,ma poi ci ripensò,guardandomi con i suoi occhi verdi e severi.

Rimase per un pò a guardarmi negli occhi e poi mi sorrise,orgogliosa.

-Tu sei una scrittrice.-

"Oh, cavolo...come ha fatto?"

Rimasi meravigliata per un pò,continuando a chiedermi fra me e me se fosse una strega o qualcosa del genere.

-C..come ha fatto a capirlo?- sorrisi,affascinata dal suo intuito.

-Bhe,cara...dagli occhi,no? Gli occhi sono lo specchio dell'anima e solo uno scrittore può avere un'anima come la tua. I tuoi occhi trasmettono curiosità,voglia di vivere, gioia e malinconia al tempo stesso..e non ho dubbi sull'indirizzo che hai scelto. Ottima scelta davvero.-

Rimasi in silenzio con un sorriso stampato sulle labbra e continuai a guardarla,mentre lei si sistemava un ciuffo di capelli grigi. Davvero avevo gli occhi così trasparenti? Davvero trasmettevo queste cose?

-Io sarò la tua insegnante di scrittura,piacere. E tu sei?-

-Ehm...Gaia. Grazie per le cose che mi ha detto.- dissi timidamente.

-Grazie a te, sono sicura che sarai una brava scrittrice.- disse,facendomi l'occhiolino. -Bhe...detto questo non vi disturbo ulteriormente, vi auguro una buona giornata. E...Rick, quest'anno impegnati di più,mi raccomando.- disse andandosene.

-Bene..- disse Rick -continuiamo il giro.-

Mi fece vedere il laboratorio di scrittura,di pittura e di tutti gli altri indirizzi presenti..rimasi incantata da quel posto,sembrava simile ai college nei film.

-Allora,questa è una cosa stupida da mostrare..ma questo sarà il tuo armadietto, sarà il tuo finchè starai qui. Puoi decorarlo come vuoi, nessuno si lamenterà. Il mio è pieno di graffiti.-

-Fammelo vedere!- dissi tutta emozionata,avevo sempre voluto un armadietto tutto mio.

-Eccolo qui.- disse,indicando la fila successiva di armadietti.

Guardai meravigliata l'armadietto con scritto "Rick" sopra,era un graffito bellissimo.

-Wow...ma lo hai fatto tu?-

-Purtroppo no, sono uno schifo a disegnare. Lo ha fatto un mio amico di pittura. Ti piace?-

-Si..è bellissimo!-

-Bene..continuiamo. -

Attraversammo gli infiniti corridoi ed arrivammo ad un portone grigio con su scritto palestra,Rick lo aprì e mi trovai davanti la più grande palestra che avessi mai visto.

-Spero che tu sia una persona atletica,perché ci sono molte attività pomeridiane legate all'esercizio fisico.- disse indicando le ragazze in palestra -come per esempio le cheerleader, credo che una ragazza come te sia perfetta per una cosa del genere.-

Ad un tratto una ragazza uscì dal gruppo di cheerleader che ridacchiavano e venne verso di noi,tutta sorridente. Fece cenno a Rick con la mano e posò il suo sguardo curioso su di me.

-Ciao! Tu devi essere Gaia! Piacere di conoscerti.- disse arricciando il naso ed allungando la mano. -Io sono Casey,la cugina di Rick.-

Le strinsi la mano con un sorriso gentile e la guardai incuriosita,come faceva a sapere il mio nome? Lei sembrò leggermi nella mente e sorridendo oscillò le unghie super curate verso Rick.

-Mio cugino ieri sera mi ha riempito la testa del tuo nome. Non è vero Rick?- disse con un sorriso compiaciuto.

-Casey finiscila.- disse lui,cambiando improvvisamente colore ed abbassando lo sguardo.

-Bhe io devo andare..ci s vede in giro!- disse,tornando in palestra ed oscillando qua e là la coda lunghissima.

-Bene..- disse Rick,riprendendo il suo colorito normale ed alzando timidamente lo sguardo -continuiamo il giro.-

..........

MARSHALL'S POV:

Guardai l'orologio per l'ennesima volta,Gaia non si fece sentire per tutta la mattina..fortunatamente era quasi ora di andarla a prendere.

Pensai a ciò che le era accaduto il giorno prima con Kate e mi sembrava tutto così ridicolo,Gaia non si meritava una cosa simile,era superiore a Kate eppure quella stronzetta era riuscita a farla stare male con una sola frase.

Avrei voluto proteggerla di più,ma in effetti io non ero nessuno e cocciuta com'era non me lo avrebbe mai permesso...ma se fossi stato il suo ragazzo avrei potuto?

Guardai l'orologio ed era finalmente ora dia andarla a prendere,ma soprattutto era ora di fare quel fottutissimo passo avanti.









I JUST WANNA LIVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora