Capitolo 2.

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GAIA'S POV:
Aprii la porta del mio appartamento, era tutto buio,gli scatoloni da disfare erano accatastati in un angolo del salotto.
Ancora non mi ero abituata a vivere da sola, prima pensavo che fosse la cosa più bella dell'andare al college a Detroit...ma poi con una settimana avevo capito che era la cosa peggiore.
Ero stanca ed un pò confusa,non so se per Kate ubriaca o per quel ragazzo.
Marshall...il ragazzo dagli occhi blu in cui mi ero persa per un momento.
Era successo tutto così in fretta..
"Gaia,ammettilo. Ti piace."
La mia vocina interiore mi fece spuntare un lieve sorriso..e solamente pensando a quegli occhi blu avvertii le farfalle nello stomaco.
"Si,mi piace."
Sospirai, non smettendo di pensare a lui e me ne andai a letto a dormire.
Crollai in un sonno profondo, sognando occhi blu e una voce roca.
......
MARSHALL'S POV:
Mi svegliai con il rumore stridulo della sveglia ed imprecai per il salto che feci.
Bene,la giornata iniziò molto bene.
Mi diressi verso il frigorifero barcollando ed aprii lo sportello,era vuoto.
"Fantastico..ora c'è anche da uscire per mangiare."
Sbuffai e mi preparai per uscire, proprio quando stavo per infilare la felpa grigia qualcosa cadde dalla tasca.
Era il bracciale di Gaia..la sera prima mi ero scordato di dirle che era caduto per terra.
"Cambio di programma,Marshall. Ora andremo da lei per restituirle il bracciale!"
Lo guardai,era così piccolo...lei sembrava così piccola e dolce.
Da quando ero adolescente mi era capitato di guardare molte ragazze...e non pensavo ad altro che al sesso.
Avevo visto solo una volta quella piccola ragazza e tutto mi era venuto in mente tranne farci sesso.
Lei mi piaceva, ma era una sensazione diversa...mai provata.
Riflettei su ciò che avevo appena pensato,la conoscevo da meno di un giorno...ed era ridicolo pensare alcune cose.
Ma non potevo negare che avrei cercato di conoscerla meglio.
Dopo dieci minuti ero già davanti alla sua porta..ed ero agitato come non mai.
Non avevo nemmeno il coraggio di suonare al campanello,mi sentivo uno stalker.
Non volevo infastidirla e nemmeno farla impaurire come la sera prima,ma mi feci coraggio e suonai il campanello.
Dopo poco Gaia spuntò dalla porta ed io avvertii un pugno nello stomaco.
-Ciao..- dissi freddamente.
-C..ciao.-
Dopo un pò di silenzio mi fece spazio ed entrai.

I JUST WANNA LIVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora