Capitolo 4: sorpresa sotto le stelle

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Capitolo 4: sorpresa sotto le stelle

Dopo quella giornata passata a conoscere i suoi salvatori, era scesa la sera, a Drake il tempo gli sembrava fosse volato, era ormai ora di cenare per l'equipaggio, ed avevano finalmente convinto il giovane a trascorrere quella cena con loro. Dopo essere entrato nella stanza in cui si doveva eseguire la cena, il ragazzo rimase sbalordito dalla semplicità di quella stanza, al centro c'era un enorme tavola imbandita, piena di piatti, sulle quale le più squisite pietanze, la quali emanavano un odore che avrebbe fatto sognare chi possedesse anche un minimo di olfatto, ai muri della stanza c'erano vari scaffali e armadietti, probabilmente pieni di attrezzi per cucinare. Appena si cominciò a mangiare, quella stanza divenne come una sala in festa, Zar, Blake e Lux sembrava stessero facendo una gara a chi mangiava di più, Felix, come suo solito, stava ridendo di quella scena, mentre Alexander gridava contro i tre di smetterla di comportarsi come dei bambini, oppure sarebbero stati male alla fine, Axel continuava a mangiare mantenendo sempre la sua fermezza, ma anche lui accennava un sorriso, ed infine Grey continuava ad osservare con uno sguardo maniacale Drake, al quale non sfuggii la cosa , ma anch'egli come tutti era occupato a ridere, ed a gustarsi l'ottima cena, avrebbe voluto che quel momento non finisse mai. Dopo aver concluso la cena, tutti i draghi se ne andarono nelle proprie cabine, eccetto Zar che stava accompagnando Drake nel luogo in cui avrebbe riposato. "Se ti serve qualcosa non esitare a chiedere sono proprio nella cabina affianco, stavolta riposa" disse il capitano, facendo entrare il giovane nella sua nuova dimora, come aveva detto Lux, la stanza era molto grande, a sinistra della stanza c'era un letto molto grande. affiancato da due comò, e vicino un armadio enorme, mentre a destra c'era una scrivania in legno, con sopra vari fogli e strumenti per scrivere, in mezzo lo spazio era molto vasto, abbastanza per muoversi in completa libertà, sul muro di fronte alla porta, c'erano due finestre, entrambe che mostravano l'oceano. "spero di riuscirci, ma grazie di tutto Zar" dopo che dalla bocca del giovane uscirono queste parole sul viso del capitano si creò un piccolo sorriso, ed infine lasciò il giovane a se stesso intento a riposare.

Come la scorsa notte Drake non riusciva a prendere sonno, ma questa volta nemmeno lui sapeva il perché, continuava a rimanere concentrato nell'ascoltare il silenzio, era come se si aspettasse che sarebbe successo qualcosa. Cosi decise di uscire fuori, senza far rumore per evitare di infastidire chi stava dormendo, si mise a contemplare le stelle , che ogni giorno sembrava risplendessero ancora di più, quella vista come l'ultima volta riuscii a calmarlo, e quindi decise di tornare nella sua stanza, quando fu attirato dal rumore delle onde, il fatto strano e che fino a poco secondi prima quasi non le sentiva, ora sembrava come se stesse arrivando una nave, e proprio come anticipato dal rumore una nave, leggermente più piccola di quella dei draghi, si stava avvicinando, sentendosi in pericolo, dato che non conosceva ancora quasi niente di quel nuovo mondo, Drake decise di nascondersi nell'unico posto che in quel frangente si trovava più vicino ovvero il magazzino in cui era stato in quei giorni, non appena ci entrò si accostò alla porta lasciandola socchiusa per osservare chi ormai stesse salendo a bordo, per via dell'oscurità riusciva solo a vedere delle sagome, e dopo questo chiuse subito la porta senza farsi sentire. Erano ormai passati diversi minuti da quando si era nascosto "ma che sto facendo, dovrei avvertirli e invece? mi nascondo come un bambino impaurito , non voglio che succeda qualcosa ai miei amici, mi hanno salvato e ora tocca a me salvarli" dicendosi queste parole, finalmente Drake, dal fondo della stanza, andò verso la porta con più coraggio, per cercare di avvertire l'equipaggio, però si fermo a metà stanza osservando spaventato la maniglia della porta che si muoveva, segno che stava per entrare qualcuno. Quando la porta si aprii, si rivelò una volpe, poco più alto di Drake, che camminava eretto sulle due zampe, il suo viso era diviso in vari colori, possedeva mento allungato color latte, mentre quasi tutta la testa era di un rosso intenso, con una piccola macchia nera sul naso, come sulle punte delle orecchie, la sua pelliccia era leggermente arruffata, le iridi dei suoi occhi, a differenza di quelle dei draghi era a forma ovale, rivelando un viola simile a quello di Blake, infine portava una semplice giacca verde, con dei pantaloni bianchi, dalla quale usciva una folta coda rossa con la punta bianca e nera. Non appena il nuovo arrivato chiuse la porta dietro di se, si avvicinò velocemente,come aveva fatto Grey, al giovane "oh, che rarità che abbiamo qui, non ho mai visto un essere come te, forse potrei guadagnare parecchio, magari vendendoti a quel pazzoide, ora tu verrai con me" sentenziò la volpe, prendendo per un braccio il ragazzo e minacciandolo con un coltello. Ma all'improvviso la porta si riapri facendo stavolta entrare Zar con una spada in mano, non appena lo vide, la volpe si mise dietro Drake, con il coltello pericolosamente vicino al collo, ma stranamente il lato tagliente non era verso il collo ma dal lato opposto, quasi come se non volesse davvero fare del male, cosa che non sfuggi, ne al prigioniero ne al capitano "come fai ad essere qui? I miei compagni avrebbero dovuto occuparsi di voi" esclamò il brigante con una leggera nota di rabbia "i tuoi compagni? era davvero deboli" rispose con tutta tranquillità il drago "c-che cosa?" ribatte la volpe con un tono scioccato misto alla paura "non ti preoccupare, non gli abbiamo fatto del male, stanno solo facendo un bel sonnellino" a quella risposta, il brigante sembrava aver tirato un piccolo sospiro di sollievo, ma subito dopo strinse più forte l'arma "bene ora levati di mezzo, se non vuoi che prenda la sua vita" dopo quell'affermazione, nella stanza ci fu qualche attimo di silenzio, inoltre in quei frangenti si riusciva ad avvertire una strana pressione, fu proprio Zar, con uno sguardo serio, a rompere quella calma surreale "lascia che ti chieda una cosa, dopo aver preso la sua vita cosa farai" disse con un tono che faceva quasi paura, a quel punto la volpe deglutì a vuoto, quasi come se avesse paura di rispondere, e in quel momento il capitano, che si trovava a tre metri di distanza, fece un piccolissimo passo avanti, dopo quel gesto la volpe e il giovane spalancarono gli occhi , Zar era di fronte al brigante, e lo minacciava tenendo la spada alla gola, quest'ultimo non lo aveva neanche visto alzare la spada "non mi rispondi? Allora lascia che ti dica cosa farei io, verserei fino all'ultima goccia del tuo sangue, affinché la mia sete di vendetta non sarà saziata" dopo quelle parole, la volpe fece cadere il coltello dalle mani, con uno sguardo colmo di puro terrore, e decise di arrendersi

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