Capitolo 1: Come tutto ebbe inizio

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Era tardo pomeriggio, il sole non aveva ancora tinto di rosso il cielo ma cominciava a dar segno di sprofondare, e in mezzo ad un calmo mare si udivano solo i gabbiani che volavano. "Uomo in mare!!!" la pace di quel luogo fu interrotta da una voce che riecheggiava, anticipando un enorme galeone, che si stava avvicinando, proprio come esclamato dalla voce, ad un ragazzo che galleggiava privo di sensi, sorretto da una trave. L'equipaggio della nave fu molto rapido nel trarre in salvo il ragazzo, posizionandolo sul centro della nave per osservarlo meglio e capire chi fosse, ma quando gli diedero una migliore occhiata rimasero sconcertati.

Era un giovane di all'incirca sedici anni con la pelle chiara e capelli scuri, che con la luce del sole si schiarivano, il suo abbigliamento in quel contesto era fuori luogo, portava una felpa rossa e nera, ma sembrava andargli larga con abbinata una tuta anch'essa nera e rossa che come la felpa era larga ed infine delle scarpe bianche e nere.

"Ma che razza di creatura è?" fu l'affermazione di quasi tutti i membri della ciurma " shhh sta per riprendere i sensi "affermò un membro notando i piccoli movimenti che faceva il corpo del giovane, quando quest'ultimo riprese conoscenza i suoi occhi si rivelarono di un nero intenso e profondo, ma quando mise a fuoco, il suo volto si trasformò in una smorfia di vero terrore, infatti, davanti al suo volto c'erano sette creature, che erano simili a lucertole. Un grido di terrore ruppe ancora una volta il silenzio di quel luogo, e in quel momento il ragazzo approfittò della confusione delle creature per strisciare indietro cercando di scappare, finché con la schiena non si bloccò contro un parete solida con ai lati due scale ed affianco a lui una porta, per un secondo il naufrago scrutò meglio i suoi salvatori, ancora incurante di quest'ultimo dettaglio, e notò che non erano lucertole ma bensì draghi, avevano un corpo eretto come quello degli umani e stavano in piedi su due gambe ed ognuno indossava un abito diverso, ma spinto dal troppo terrore decise di entrare in quella porta per cercare almeno di nascondersi.

Quando il ragazzo attraversò la porta, la richiuse subito alle sue spalle non controllando nemmeno se lo stavano seguendo. si ritrovò in una stanza molto grande piena di casse e di sacche, all'apparenza sembrava un magazzino o qualcosa del genere, ma il giovane non ci rimase a pensarci molto, voleva trovare un posto in cui si potesse nascondere per sentirsi al sicuro, decise di controllare all'interno delle casse ma purtroppo erano tutte piene di vari oggetti e non gli era possibile nascondercisi all'interno, cosi decise di andare in fondo alla stanza e di posizionarsi dietro l'ultima cassa, sedendosi e facendo attenzione a non mostrare nemmeno un piccolo capello, si porto le mani alla testa "d-dove mi trovo e che cos'erano quelle creature" rimuginando su queste parole, continuava a sperare che nessuno varcasse quella porta.

dopo aver assistito a quella scena, i draghi rimasero molto confusi e non avevano idea di come agire "capitano cosa facciamo?" fu un drago nero con un'armatura a parlare rivolgendosi ad un'altro drago, bianco, che sembrava vestito come un pirata "non ne ho idea, si vede che come noi, che non avevamo mai visto una creatura come lui allo stesso tempo lui non avrà mai visto esseri come noi, quindi per il momento lasciamolo stare, dopo ci andrò a parlare, da solo, piuttosto non è ora di cena?" gli altri draghi annuirono accettando il piano del loro capitano e muovendosi verso un'altra porta con il sole ormai quasi del tutto sprofondato nel'oceano.

Era passata mezz'ora da quando il naufrago si era nascosto. Anche se non era entrato nessuno stava morendo d'ansia temendo sempre per la sua vita, tutto il suo corpo si drizzò quando senti la porta aprirsi e poi richiudersi, era entrato il capitano con in mano un piatto su cui c'erano varie pietanze, ma il ragazzo non mise nemmeno un occhio al di là della cassa, per evitare di venire scoperto quindi non aveva visto chi era.

"so che sei qui è inutile nascondersi, riesci a capire cosa dico?" chiese il capitano, cercando di essere il più gentile e attento possibile, dato che non voleva spaventare l'ospite, ma dal ragazzo non ci fu nessuna risposta "sai per noi era ora di cena cosi sono-" il drago cominciò a parlare di nuovo ma fu interrotto dalla voce del ragazzo "t-ti prego non mangiarmi" a quell'affermazione ci fu silenzio per un paio di minuti, poi però una risata spezzo quella tensione lasciando il ragazzo sconvolto "mangiarti? e perché dovrei farlo? ti abbiamo appena salvato perché ora dovremmo farti del male? sono venuto qui solo per vedere se avevi fame" a quell'affermazione gli occhi del giovane si spalancarono, non si fidava completamente ma per un secondo aveva tirato un sospiro di sollievo "n-non hai intenzione di farmi del male?" chiese insicuro, ancora nascosto "no, puoi stare tranquillo, non ho nessuna cattiva intenzione, sono solo venuto a vedere come stavi, poi se vorrai ti lascerò solo" gli rispose con sorpresa il capitano "posso chiederti una cosa?" chiese il giovane stavolta con meno tensione "certo dimmi pure" replicò il drago "conosci il mio nome?"


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