~ Sensibile

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Le lezioni sono passate in fretta, menomale.

Sono davanti al mio armadietto, a pensare...pensare... e pensare... e sono arrivata alla conclusione,che pensare mi fa solo perdere tempo.

Mi giro per andarmene, ma sbatto Contro qualcuno.
"scusa" dico e poi alzo gli occhi.
"Hey" dice e mi appoggia ai armadietti tenendo una mano sulla mia vita e l'altra appoggiata all'armadietto.
Jack.
Sto per dirgli "Ciao" quando qualcuno ci interrompe prendendo Jack per il polso e girandolo dal lato opposto.

Jack sbuffa.
Non so chi sia questo ragazzo, ma ha davvero degli occhi STUPENDI.
Sono azzurri, come il mare.
Capelli biondi, E alto e mi è sconosciuto.
Gli sorrido, e non so il perché visto che non lo conosco.
Mi guarda strana, e poi ricambia.
Strano.
"Lasciami Evans" dice Jack.
Ah, Evans?
"Dobbiamo parlare" dice il biondo dagl'occhi azzurri.
Poi Jack gli sussurra qualcosa, che non riesco a capire.
"Scusa " dice Jack e si allontana con 'Evans'

Sorrido al vuoto, e non so perché.
Sto per andarmene dagli armadietti per andare nei dormitori e sistemarmi visto che devo andare da Matt, ma My mi blocca la strada.
Cerco di ignorarla e passare dal lato sinistro del corridoio ma lei si rimette davanti a me, vado al lato destro e me la ritrovo davanti.

Ha vinto.

"Che? " Chiedo.
"Dove vai oggi?" Chiede.
Non è che... si risponde a una domanda con una risposta?

Sorrido e lei è serissima.
"Te l'ho detto" dico cercando di non guardarla negl'occhi.
Mi guarda con aria incredula, ma non mi importa, non posso assolutamente dirle che vado da Matt.

Non mi farebbe andare insistendo sul fatto che 'non le importa più', ma so che non è così.

"Tranquilla" dico e mi allontano.
Mi segue.
Uff, speravo non lo facesse.

Entro in camera nostra, e mi metto a cercare qualcosa da mettermi.

Lei si appoggia alla porta e mi guarda.
Forze sta cercando di capire dall'abbigliamento, dove sto andando.
No, dai, non può essere così geniale.
Anche se si sta parlando di Vanessa Stewart.
La ragazza meno imprevedibile al mondo.
Mi metto dei jeans blu,una maglia bianca a maniche corte e una felpa grigia.
Non vado mica ad una cena, ma dalla persona che mi conosce più di me stessa, sa come sono fatta: più comoda sono, meglio è.

"Vado" dico aprendo la porta.
"Lun..." dice ma si interrompe.
Mi giro e la guardo.
"No, niente" dice abbassando la testa.
Perché fa così?

Appena torno, le parlo.
Sono appena arrivata davanti alla suo appartamento e... non poteva sceglierne uno più in alto?
Erano sicuramente almeno 40 scale.
Busso alla porta e non ho idea del perché ci stia mettendo così tanto.
"Hey" dice aprendo.
"Ciao" dico e lo abbraccio.
"Che hai? Sei affannata...".
"Ho preso le scale" dico.
"Perché?" Chiede.
"Mi fanno paura gli ascensori, lo sai" gli ricordo.
"Aaah" si ricorda.
Mi dice di mettermi a sedere, e io mi metto su una poltrona, davvero carina.

Mi guardo attorno, trovo che questo appartamento sia davvero molto bello.

"Ti piace?" Dice mettendosi accanto a me e passandosi la mano fra I bellissimi capelli.
Si sta sicuramente riferendo all'appartamento.

Annuisco.

Gli chiedo se mi aiuta a fare i compiti e per fortuna è di buon umore, quindi mi aiuta.

Abbiamo passato davvero un bel pomeriggio, ridendo, ricordando...
Mi mancherà non vederlo più.
"Ok, vado" dico e mi alzo.
Annuisce e mi accompagna alla porta.
Mi giro un'ultima volta e lo abbraccio.
Sorride.

"My ti ama" dico.
E me ne pento subito, visto che mi ha lanciato uno sguardo terribile.
"Non parliamone" dice lasciandomi.
"No...Devi saperlo, e stata malissimo, a lei non interessa nessuno se non...TE" dico.
Gira la faccia e sbuffa.

Gliela rigiro verso di me "te lo giuro" dico.
"Non avrebbe lasciato che quello la baciasse, se mi 'AMA'" dice facendo il segno delle virgolette con i diti.

"Le ha fatto davvero male quello che le hai detto" dico accarezzandogli il viso.

Lui mi prende la mano di scatto,mi sbatte alla porta e si mette davanti a me tenendo il mio polso alla porta tanto forte che mi sta facendo davvero male.

"Matt..." cerco di fargli capire che mi fa male.
"ANCHE LEI MI HA FATTO MALE, E NON GLIENE FOTTE UN C**ZO" dice con un tono davvero altissimo di voce.

Mi tiene il polso strettissimo, e mi fa un po' paura, non l'ho mai visto così.

Dai suoi occhi si capiscono tante emozioni: dolore, paura... e tante altre che nei suoi occhi non ho mai visto.

Lo guardo spaventata e lui lo capisce, mi lascia il polso ma sta sempre vicinissimo.

Inizia a piangere e mi fa davvero tenerezza.
Appoggia la sua testa sul mio petto e le sue lacrime colano sulla mia maglia, sento quanto soffre.
"Scusa" dice singhiozzando.
"Shhh...".
"Non volevo farti male" Singhiozza.
"Lo so, Lo so..." dico tenendogli la testa sul mio petto.
Continua a piangere e davvero così sensibile?

Lo conosco da tantissimo tempo ma Ci sono arrivata ora
Gli do un piccolo bacio sulla fronte ma le sue lacrime continuano a cadere.

Si vede che la ama.

Si allontana un po'e lo guardo negl'occhi, sono tutti rossi per le lacrime.
Mi guarda e vedo che è preoccupato, mi prede dolcemente la mano, alza la manica della felpa e mi guarda il polso.

Nota 3 impronte dei suoi diti.
Mi guarda e sembra davvero triste e preoccupato.
"Non è niente" dico tirando giù la manica.
"Sì, sì lo è invece" afferma "te l'ho fatto io, sono uno stronzo" Aggiunge dando un colpo forte al muro.

Rimane davanti al muro per qualche secondo, poi vado da lui gli prendo il faccia e lo guardo dritto negl'occhi "non ti preoccupare, non è niente" dico.

Dopo tutto, e il mio migliore amico, non mi avrebbe mai fatto del male ed è la persona migliore al mondo.

"Sei incredibile" dice.
Sorrido.
"Ti voglio bene" dico "ma Devo andare, e tardi" aggiungo.
Annuisce.

Lo saluto e mi avvio perso la Porta.
Sto per andarmene quando...
"Anche io la amo" sento dire da Matt.
Mi giro, sorrido "Lo so" dico.
Sorride, quel sorriso e il più falso.
Si vede che sta male, vorrei tanto rimanere qui con lui, ma My inpazzirebbe per la paura.

Esco dall'albergo...e...vedo 2 ragazzi seduti su una panchina, sono sicura li ho già visti da qualche parte.

Ma dove?

- 5 a.m








UN GRANDE SOGNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora