15 - Gran Re

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<Dèi...come...?> Jori rimase a bocca aperta.
Tutti i rumori di sottofondo svanirono e ogni sua attenzione si concentrò su quella faccia sfregiata. Aveva la parte sinistra della faccia come fosse ustionata con un colorito tra il rosso e il viola, e al centro di quella macchia era presente una piccola palla grigia metallica.
Tyriam si rimise su il cappuccio e si girò nuovamente incamminandosi verso la stessa meta che puntavano pochi attimi prima, il castello del Re.
<Trepan lo Strappatore, l'ho soprannominato io così. Ha tradito il suo popolo e ha tradito il suo regno. E peggio ancora ha tradito me, suo amico fidato...o almeno lo ero. L'ho esiliato da tutto il Trakenland perciò spero che tu non lo abbia incontrato qui> si girò e socchiuse gli occhi mostrando una faccia orribile tutta contorta dalle escoriazioni.
<No no! Non ti devi preoccupare! L'ho incontrato al di fuori del Trakenland!> alzò le mani in alto come fosse colpevole di qualsiasi cosa. Chissà come mai ma quell'uomo basso e gracilino gli metteva inquietudine.
<Bene> si rigirò e continuò a guardare avanti.
Detto ciò Jori non ebbe nemmeno il coraggio di chiedergli come mai abbiano litigato così brutalmente, e che cosa abbia fatto Trepan per fare una cosa del genere. Non si accorse che si ritrovarono al centro esatto della città dove c'era una piazza rotonda gigantesca con ai lati sei imponenti statue di uomini tutti armati o con il bastone come quello di Tyriam. Si avvicinò verso una delle statue dove era scolpito un uomo pelato e con la barba lunghissima a punta, vestito con un mantello come quello di Tyriam e con un bastone avente una gemma incastonata sopra. Alla base di questa statua c'era inciso:
"Maestro Prathis, grande stregone del Sanangad e di tutto il Trakenland. Vinse la battaglia contro il grande Drago Ghiacciato, riportandolo al suo mondo."
<Ti interessi di storia?> si sentì una voce provenirgli da dietro le spalle facendolo sussultare dalla paura.
<E...ehm si, credo. Chi è...ehm era il Drago Ghiacciato?>
<Il Drago Ghiacciato è stato un drago che ha distrutto miglioni di abitanti del Trakenland e ha congelato migliaia di case. Il mio maesto, Maestro Prathis, essendo un grande stregone ha avuto la forza per cacciare il drago ma non abbastanza da ucciderlo. La leggenda ormai narra che dovrebbe tornare tra cent'anni, ma io non ci credo> infondo non era così male come persona Tyriam, pensò Jori <dai su andiamo, siamo in ritardo>.
<Si! Andiamo>.
Ricominciarono a camminare ma non fu molta la strada fino a che raggiunsero il grande castello situtato proprio affacciato alla piazza grande. Jori alzò lo sguardo e notò che era proprio come lo aveva visto da fuori, con tue torri appuntite ai lati con al centro un'altra torre piatta poco più bassa. I vetri appuntiti erano stati adornati da colori come il verde, il marrone e il celeste. Poi abbassò lo sguardo, sconcertato sempre di più, e vide l'entrata: un grande arco con al suo interno una porta gigantesca di ferro colorato di marrone, come sembrasse legno, e con due guardie disposte ai lati destro e sinistro di questo portone.
Le guardie erano munite di lancia e spada nel fodero. Avevano un elmo che copriva le loro mascelle possenti e si allungava in altezza fino a formare una punta. La loro corazza era in maglia e non vide altro Jori. Pensò fossero davvero sfacciati per essere vestiti in quel modo. Senza scudo, senza niente che li aiutasse ad attutire i colpi dai nemici sulla loro pelle. Che strano popolo.
<Buon giorno maestro Tyriam> dissero entrambe le guardie sorridendogli, per poi tornare seri mentre fissavano Jori.
<Sta con me ragazzi, non vi allarmate> alzò la mano destra e muovendola come se le guardie fossero polvere che poteva spostare con solo un movimento della mano.
<Signore> si inchinarono e si rimisero nella stessa identica posizione in cui stavano pochi istanti prima che arrivassero loro.

<Dove diavolo sono andati a finire i miei scudi scelti?!> Jori sentì una voce profonda provenire dalla fine del corridoio che stavano percorrendo, dietro a una porta marrone grande quanto quella d'entrata. Il corridoio era larghissimo ed ai suoi estremi erano appese vari tipi di armi, in ordine cronologico con sotto scritto il nome della persona che la brandiva. Si partiva da un semplice coltello fino ad arrivare a un'accetta gigantesca e alla vista molto pesante. Il pavimento era solamente ricoperto da un tappeto rosso lunghissimo con ai suoi bordi degli intagli di fiori color oro.
<Avevo detto che sarebbero tornati questa mattina!! Lo vedi il sole?! Non c'è!! È notte!! E ancora non sono tornati!!> Jori e Tyriam si avicinavano lentamente a quelle porte che vibravano ogni volta che quel grosso vocione urlava.
<Oggi il Gran Re non è di buon umore. Preparati> disse lentamente Tyriam.
<Prepararmi per cosa?> Jori non sapeva nemmeno il motivo per cui stava andando a parlare col Re del Trakenland.
<Aaaargh!! Fuori di qui!! Oraaa!!>
Le porte si aprirono a pochi passi da loro e uscì una figura piccola e grassoccia. Era un uomo anziano alto fino alle spalle di Jori ed era pelato. Indosso aveva una tunica come quella di Tyriam solo che rossa e sugli orli delle maniche dei piccoli fiorellini dorati. Ricordò a Jori il tappeto dove avevano i piedi sopra in quel preciso momento.
L'uomo si fermò per qualche secondo a guardare Jori ma si girò subito a guardare Tyriam e si inchinó <maestro> poi si alzò e se ne andò di corsa.
La porta rimase socchiusa e Tyriam ci infilò la mano dentro e la spalancò provocando una serie di scricchiolii che rimbombarono per tutta la sala cui stava il Re <che c'è adesso?!> a Jori gli si accapponó la pelle non appena udì quella frase mentre passava oltre l'uscio della porta, seguito da Tyriam.
<Mio Re> Tyriam si inchinó e così fece anche Jori <questo ragazzo è Jori, principe dello Spikeland e figlio di Re Raniar. Il suo regno è stato attaccato ed è stato assalito, qualcuno di loro è un traditore. E mi ha anche detto mentre venivamo qui che qualcuno, non mi ha voluto dire chi, ha insinuato che la colpa è solo che la nostra> la sua testa si abbassò ancora più giù e Jori fece lo stesso.
<Ragazzo. Alzati in piedi> il Re sembrava essersi tranquillizzato perciò non se lo fece ripetere due volte prima che si alterasse di nuovo.
Vide il Re sul suo scranno. Cavolo quanto era possente, era due volte suo padre. Non appena si alzò da suo trono lo riuscì a vedere ancor meglio. Quella folta barba grigia e bianca che gli arrivava fino al petto possente che strappava quasi la maglia rossa. I capelli dello stesso colore della barba, lunghissimi e separati da una riga al centro mentre cadevano crespi sulle sue orecchie. Aveva due grosse braccia con degli avambracci spessi quanto le spalle di Jori e le gambe coperte da pantaloni di maglia rossi e sui piedi stivali di pelle neri.
<Perciò ragazzo> parlava lentamente mentre si avvicinava <cosa sei venuto a fare qui? Così lontano da casa?> si fermò a pochi metri da Jori e lo fissò con una freddezza unica.
<S...sono venuto a cercare v..v..vendetta> gli tremavano le gambe dalla paura <sono qui per...> gli mancò il respiro non appena un cazzotto gli saettò veloce sullo stomaco. Non lo vide nemmeno arrivare per quanto era veloce.
<Come puoi cercare vendetta se nemmeno ti sai difendere?> gli diede un altro cazzotto sullo stomaco facendogli sputare saliva sui suoi vestiti <guarda mi hai anche sporcato i miei indumenti preferiti> era di una freddezza spaventosa mentre continuava a riempirlo di cazzotti sulle costole e sulla faccia. Jori cercò di difendersi alzando un braccio ma sperò di non averlo fatto non appena ricevette un altro cazzotto sulle costole.
Ad un tratto la tortura finì e Jori cadde in ginocchio con gli occhi rossi e il naso rotto con il sangue che gli colava anche dalla bocca. Poggiò le mani a terra ed iniziò a vomitare sangue. Gli si stava offuscando la vista ma resistette. Non voleva fare la parte del debole perciò con una fatica immensa si rialzò in piedi e iniziò a guardare fisso il Gran Re. Aveva il doppio della paura perché dalla stanchezza ora ne vedeva due invece di uno. Lo vide avvicinarsi con calma e tirarli uno schiaffo che lo fece rintontire, facendolo cadere a terra. Ma non svenì, cercò di rimanere vigile per qualche secondo. Abbastanza per udire il Re parlare con Tyriam <porta questo ragazzo alla stanza degli ospiti! Da domani sarai il suo insegnante di difesa, ma specialmente di attacco! Ora vai!>.
<Si Gran Re> lo vide alzarsi e poi si sentì sollevato da terra. Si sentiva più leggero perciò si lasciò andare in un sonno profondo.
Non sempre tutto è quel che sembra.

P.s.
1. Complimenti Michael ahahah capitolo più lungo della storia!!
2. Non sono riuscito a trovare una foto adatta a questo capitolo D: perciò se vi va potete consigliarmene una voi! Che e dite?:3

1. Il Risveglio del DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora