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Legai subito con quelle ragazze,erano davvero molto divertenti e dolci.
Camilla,Erica,Alexa,Emma,Roberta,Fabiola e Chiara.
Chiara la conoscevo giá da mesi in più,era la mia migliore amica e la amavo piú della mia stessa vita. A lei dicevo sempre tutto e lei diceva sempre tutto a me,l'unico problema è che stava a 36,6 km da me ma ero sicura che un giorno li avremo battuti.
Ormai era passato un mese ed io e quelle ragazze ormai eravamo una famiglia,tutte migliori amiche.
Ma quella con cui legai di piú fu Camilla. Camilla era la mia roccia,il mio ancora,la mia intelligenza ed il mio disagio.
Era la dolcezza quella ragazza,le volevo davvero tanto bene.
Con le altre instaurai comunque un bellissimo rapporto,anche con Anna,una ragazza che entró per una sera in quel gruppo ma poi uscí. Ci sentimmo per tutto il mese in chat e diventammo migliori amiche pure io e lei.
Le amavo tutte,non c'era differenza.
Erano ormai qualcosa di quotidiano,come Lewis.
Anche a lei mi legai ancora e ancora di piú e diventó presto una delle cose più importanti della mia vita.
Era inizio settembre ormai,un giorno come tutti gli altri apparte per la sera che sarebbe iniziata la sagra di Borgo Santa Croce,il borgo dove stavo io.
Non mi piaceva piú di tanto quella sagra ma ci andavo lo stesso per stare con gli amici.
Cosí il giorno restai a casa a fare i compiti siccome ero parecchio indietro e verso le 18:00 andai in doccia. Iniziai a prepararmi per la serata e optai per gli shorts,una maglietta a casaccio sopra ed una felpa,siccome sono una ragazza che soffre molto il freddo.
Non mi truccai,non ne avevo voglia. Chiesi a mamma i soldi,presi il telefono ed uscí di casa. Arrivata là trovai Gaia e Sara.
Sara era anche lei considerata come mia sorella. Ci frequentavamo dall'asilo e per me pure lei c'è sempre stata. Le voglio davvero,davvero,davvero troppo bene.
Andai in giro con loro e la serata passó tranquilla,molto tranquilla. Facemmo qualche giostra ma nulla di piú,tornammo a casa verso le 11:30 e posso dire che anche tutti gli altri 3 giorni passarono cosí,tranne l'ultimo.
L'ultimo fu particolare,molto particolare.
Quella sera era pieno di gente e per fare le giostre dovevi fare a spallate. Ero sempre in giro con Gaia e Sara,quando andai a sbattere contro qualcuno. Merda.
Imprecai contro questo ma quando guardai le scarpe le riconobbi.
Perfavore portatemi via. Era lui,un estate per dimenticarlo ed ora era li a 2 centimetri da me,il suo profumo ad invadermi le narici.
È solo un butto sogno,mi ripetevo,lo speravo,lo speravo con tutto il cuore.
Poi lo feci,alzai lo sguardo ed incontrai i suoi occhi. I miei tutti offuscati dalle lacrime. Non potevo crollare,non qui,non davanti a lui.
Abbassai lo sguardo e rimasi immobile,le gambe mi tremavano come tutto il resto del corpo. Il cervello disconnesso vagava nei ricordi che ancora tagliavano come lame il mio cuore che per 2 mesi ho cercato di riparare da sola.
Non avrei piú creduto nell'amore.

A little mistake.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora