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!! SCENE DI SESSO PRESENTI. NON LEGGERE SE NON GRADITO,GRAZIE.
Ps. Non sono brava a scrivere queste parti quindi scusatemi AHHAHAHAH. Buona lettura. !!

Provai a non scoppiare a piangere davanti ad Elisa e Jar che si strusciavano,si baciavano,si dicevano 'ti amo' e tutte cose cosí.
Non bevvi molto e nemmeno Albe lo fece,ero abbracciata a lui nella pista da ballo.
G: "Andiamo a casa per favore? Non mi sento bene." Mentí.
A: "Sí amore,andiamo a salutare gli altri prima."
Mi limitai ad un cenno con la testa e a seguirlo fuori dalla pista per arrivare al divanetto dove stavano i suoi amici.
Matt,come faceva da tutta la sera praticamente,mi mangió con gli occhi ed io gli sorrisi timidamente per poi dire un fliebile 'ciao' accompagnato da un gesto con la mano. Albe salutó gli altri i quali io non degnai di uno sguardo in piú.
Uscimmo da quella discoteca e finalmente scoppiai in lacrime. Alberico mi guardava preoccupato ma tra i singhiozzi riuscí a dirgli che glielo avrei spiegato dopo.
Arrivati a casa mi tolsi solamente le scarpe ed il giubotto,posai la pochette e mi sdraiai a letto,avevo smesso di piangere da un bel po'.
Albe si tolse tutto fino a rimanere in mutande e si mise a letto con me.
Mi dimenticai di spegnere il telefono,cosí mi alzai,mi avvicinai alla scrivania,mi piegai e lo spensi.
Ritornai a letto e quando scontrai per sbaglio il mio sedere con il genitale di Albe gli scappó un gemito e si poteva benissimo sentire l'erezione crescere.
Ridacchiai e mi girai a guardarlo,era rosso in viso e mi sussurró uno 'scusa' prima di darmi le spalle.
Non so perchè lo feci,forse per vendetta verso Elisa,ma iniziai a passare le mie dita dalla mascella al capezzolo di Albe,per poi scendere fino ad arrivare all'ombelico.
Lui guardava il muro con gli occhi sgranati e lo feci girare verso di me.
Appena gli vidi la faccia iniziai a baciarlo,prima lentamente,poi con foga iniziando letteralmente a strusciarmi su di lui. I gemiti uscivano dalla sua bocca che cercavo di bloccare con i miei baci,ormai stanca di questo contatto molto coperto,dato che io avevo ancora il vestito e lui i boxer,tolsi il vestito e lui si affrettó a togliermi il reggiseno per iniziare a stuzzicarmi i capezzoli.
Era sbagliato ma era cosí dannatamente bravo a darmi piacere.
Inizio a leccare e a succhiare il mio capezzolo mentre io gemevo ed incarnavo la schiena.
Poi scese lasciando baci umidi sulla pancia per risalire e andare a macchiarmi il collo. Mordeva,succhiava e leccava come se lo facesse da sempre.
Ne avrá fatti 3 o 4 di succhiotti ma ora poco mi importava,lo volevo e basta.
Scese di nuovo solo che ora direttamente vicino alle mutandine ed inizió a leccarne il contorno.
G: "Ti...prego Albe."
A: "Cosa vuoi amore?" Mi guardó sorridendo.
G: "Te....voglio...te."
Ridacchio prima di togliermi l'ultima stoffa che mi divideva nel essere completamente sua,in un movimento rapido e semplice.
G: "Prima che tu faccia godere me,lascia che ti dia io un po' di piacere."
Lo feci distendere e gli sfilai i boxer che fecero compagnia alle mie mutandine sul pavimento.
La sua erezione pulsava richiedendo attenzioni,cosí la presi in mano ed iniziai a muoverla su e giú prima lentamente e poi piú veloce.
A: "s-sto...per venire...CAZZO"
Passai il pollice sulla cappella per poi ritrarre la mano e abbassarmi per leccarne la punta,la lunghezza ed inglobarlo completamente.
A: "CAZZO GIO...SEI COSÍ DANNATAMENTE BRAVA...CAZZO"
Lo guardai contorcersi mentre pompavo sempre piú veloce e sempre piú in profondita. Mi afferró per i capelli per farmi spostare,segno che stava per venire,ma restai lí ed ingoiai tutto. Non è cosí male.
A: "Ora lascia che ti faccia mia piccola." Mi sussurró all'orecchio,poi morse il lobo e ribaltó le posizioni.
Infiló un dito ed io subito chiesi di piú,ero già abbastanza aperta,ne infiló un secondo ed il bruciore inizió ad impossessarsi di me ma tutto molto sopportabile.
Quando arrivó il terzo invece strinsi le coperte perchè il dolore era piú forte.
Inizió a sforbiciare dentro di me mentre io cercavo di non piangere per il dolore,dato che aveva fatto tutto senza lubrificante.
Lui,ad un certo punto,tolse le dita e lo sentì alzarsi per cercare qualcosa nei pantaloni,ovvero un preservativo.
Se lo infiló e leccó la mia entrata,gemetti e lui si posiziono in mezzo.
A: "Sei pronta piccola?"
Annui,le parole bloccate in gola,entró con un colpo secco ed urlai dal dolore. Faceva.dannatamente.male.
Albe aspettó un mio cenno che arrivó 10 o 15 minuti dopo,prima di iniziarsi a muovere.
Faceva ancora male ma presto il dolore fu sostituito da piacere,i respiri miei e suoi irregolari,i gemiti che si fondevano nella stanza.
A: "era....da....tanto che volevo farlo." Mi sussurró all'orecchio.
Tocco il mio punto debole,un gemito piú forte ad uscire dalle mie labbra.
Continuó a spingere lí fin quando non sentí le mie gambe irrigidirsi e l'orgasmo arrivare.
Alla fine venní,insieme ad Albe,lui urlando il mio nome,io urlando il nome di Elisa.
E mi addormentai subito dopo,con la persona che avrei dovuto dimenticare in fretta,in mente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 11, 2016 ⏰

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