4. DECISIONE. UN'ANIMA FORTE CON UN CORPO E UNA MENTE PER NIENTE FORTI?

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Il silenzio era opprimente. Il buio lo soffocava. Non sapeva più cosa fare. Gli organi sembravano stretti in una morsa d'acciaio. Aria... gli serviva aria...
- Sbrigati, Black*Star, - incitò la voce di Stein, pallida come un eco, - usa la forza dell'anima.-
- NESSUN PROBLEMA: CI PENSA IL GRANDE ME!-
Aria... non ce la faceva più...
REAGISCI!
Come? Chi parlava? Chi era?
Ricorda: un'anima forte risiede in un corpo forte e in una mente forte.
Mamma...
- BLACK*STAR BIG WAVE!-
Si svegliò boccheggiante. Sentiva un male atroce al plesso solare, ma respirava. Osservò chi aveva davanti: a parte quelli che conosceva, c'erano altri 7 personaggi che non aveva mai visto, o, perlomeno, aveva intravisto. C'era il tipo in smoking che aveva visto con le pistole e lo skate a Roma. Ora che lo vedeva bene, aveva anche la frangia sinistra dei capelli bianca: gli ricordava tanto un becchino. Vicino a lui, due ragazze con un cappello bianco, una con i capelli lunghi e castani e lo sguardo serio, l'altra più piccola, capelli corti e biondi e un sorriso di eterna ingenuotta.
Seguiva una ragazza con i capelli lunghi e neri raccolti in una coda di cavallo, con un sorriso mite e tranquillo. Vicino a lui, a tanto così dal naso, il ragazzo con i capelli blu in piedi, che aveva visto fiondarsi nel locale delle streghe a Roma: aveva una tenuta ninja, una sciarpa, un tatuaggio a forma di stella sulla spalla e un sorriso strafottente e superbo.
Infine c'era una ragazza con i lunghi capelli marroni e una maglietta verde che lo fissava minacciosa. Vicino a lei, lo sguardo curioso di una ragazza con i capelli corti e color rosa: guardando la sua anima, la vide molto simile a quella di Elka Frog, ma... sembrava come legata a un filo all'anima della ragazza mora vicino a lei. Quindi dedusse si trattasse di un caso particolare di strega.
Il ragazzo con i capelli azzurri non la smetteva più di urlare a squarciagola: - YUHUUUUU! AMMIRATE DI COSA È CAPACE UN DIO! INCHINATEVI AL GRAN GUARITORE, COMUNI MORTALI!-
Fu lui a inchinarsi a Manuel, quando un violento pugno di Stein lo riportò dall'Olimpo alla terra.
Maka e Crona tirarono un sospiro di sollievo, mentre Soul diceva: - Tranquillo, oggi è solo più esaltato del solito, ma devi comunque ringraziarlo. Secondo Maka e Stein, ancora un secondo e saresti esploso.-
Deglutì. Ottima prospettiva.
Soul poi chiese a Stein: - A proposito, come mai l'ha fatto fare a Black*Star e non l'ha fatto lei? Lei ha un controllo maggiore dell'anima.-
- Se tu mi ascoltassi in classe, quando spiego, ti ricorderesti che la mia è un anima ricettiva. La mia scarica si sarebbe limitata ad allargare il danno. Black*Star, invece, ha un ego così grande da oscurare qualsiasi modulo di ricezione, tramutando la sua anima in repulsiva per tutto ciò che non appartenga al suo mondo. Il suo pugno ha riequilibrato l'anima, mettendola a nanna. Direi che questo ragazzo ha un'anima forte, ma quanto a corpo e mente siamo messi malissimo.-
Manuel trasalì. Possibile che fosse quello il significato della frase di sua madre?
Ricorda: un'anima forte risiede in un corpo forte e in una mente forte.
Il tipo in smoking gli porse la mano, per farlo rialzare: - Sei intero?-
Nascose una smorfia di dolore: - Sì, penso di sì.-
Lui gli riaggiustò il colletto della camicia, dopodiché, sorridendo, annunciò: - Adesso la camicia è simmetrica.-
Poi gli allungò la destra: - Piacere, io sono Death the Kid, figlio del Sommo Shinigami.-
Iiiiih! Stava per toccare il figlio della morte stessa.
Si fece coraggio e gli strinse la mano: - Piacere, Manuel Desper.-
Si fece avanti quella castana che, con un sorriso molto serio gli strinse la mano ancora alzata: - Ciao, io sono Liz Thompson...-
La biondina si fiondò su di lui eccitata per abbracciarlo; - ... e questa è mia sorella Patty. Siamo le armi di Kid.-
- Pi-piacere.- disse, con Patty che cercava di strangolarlo dalla gioia.
Fu salvato dalla ragazza con i capelli neri, che prese Soul, distratto dal suo fumetto e lo cacciò tra Patty e Manuel, sicché fu Soul a dover subire la gioia sterminatrice di Patty, che non si era accorta di niente: Kid osservava tutto indifferente.
La mora gli disse: - Piacere, io sono Tsubaki Nakatsukasa, l'arma...- non fece in tempo a stringergli la mano, che si mise in mezzo il grande dio-punk-azzurro, che urlò: - Del grande sottoscritto, Black*Star!!! Ricorda, pivello, questo è il nome di un dio!!!!!-
"Già: degli ubriachi, dei pazzi o degli esaltati?", si domandò Manuel, con un gocciolone di sudore sulla fronte per l'imbarazzo. Fu salvato dalla ragazza castana e minacciosa, che mise a tacere Black Star con un pugno.
Poi si presentò, freddamente e senza dare la mano: - Jacqueline O.Lantern Dupre. Per niente lieta di conoscerti.-
Infine, fece capolino, stringendogli la mano la ragazza con i capelli rosa: - Io sono Kim Diehl, la sua maestra d'armi.-
Lui la fissò: - Sei tu che mi hai guarito?-
Lei diventò color porpora, mentre Jacqueline rispondeva per lei: - Sì, e per poco non ci lasciava le penne, per salvare le tue!-
Maka intervenne a pacificarla: - Sì, Jacqueline, ma adesso stanno bene tutti e due.-
La cosa finì lì.
Una voce partì da dietro il gruppo: - E questo non è che l'inizio!-
Si scostarono tutti per fare spazio a Elka Frog e Shinigami.
Lei continuò: - È solo l'inizio, questo: potrà accederti di peggio, se non studierai come fare a controllare il tuo Scudo dell'Anima e il tuo potere.-
Manuel si limitò a chiedere a Stein: - Mi sembra di essere entrato a vedere un film ai titoli di coda: cominciamo dal titolo, grazie.-
Stein si aggiustò gli occhiali, si accese, con lentezza snervante, un'altra sigaretta, poi soffiò del fumo e cominciò a spiegare a tutti: - Bene. Anzitutto dovete sapere che non c'è una regola specifica per chi nasce strega o stregone. Possono nascere da genitori normali, da un genitore normale e un genitore con poteri magici, come nel caso di Kim, o da due genitori più forti del normale. E tu appartieni a quest'ultima categoria, Manuel Desper, visto che sei nato da una strega e da un'arma.-
- Un momento.- lo interruppe Manuel, - Io sono figlio di una strega?-
Stein lo fissò, seccato: - Credi che se fosse il contrario, le streghe verrebbero qui per giocare a morra sui tuoi diritti? Comunque, dicevo, ogni strega o stregone che raggiunge un certo livello di combattimento, ha la facoltà di attivare il suo Scudo dell'Anima, un incantesimo molto potente che permette a una strega di mascherare la loro anima davanti a quei maestri d'arma che possono vederle, facendole passare per anime normali.-
- Sì, ma dopo anni e anni di apprendimento. Lui fino a due settimane fa non sapeva nemmeno di essere uno stregone. Come può avere, allora, attivato questo incantesimo?- Domandò Kid, perplesso, come tutti quelli che se lo domandavano in quel momento.
Stein rispose: - Per il semplice fatto che il ragazzo ha un potere molto antico: il potere delle Tenebre.-
Kid e gli altri fissarono Manuel come se fosse una Bomba H in procinto di esplodere, ma Stein li rassicurò: - Le Tenebre, ragazzi, non sono necessariamente malvage. L'Oscurità, da cui nasce la Follia, è malvagia, come tutto ciò che la circonda, le Tenebre sono la sua parte razionale, più compatta ed organizzata e, se ben tenuta a bada, può essere sfruttata a vantaggio di chi la utilizza: l'autorità che esiste tra Crona e Ragnarok si basa sullo stesso principio. Ma il potere antico è di una potenza tale che il corpo magico in cui viene intessuto, sebbene fatto su misura, riesce a creare uno Scudo dell'Anima naturale, che non si limita a nascondere l'anima, ma ne trattenene anche il potenziale, altrimenti l'energia soverchierebbe il ragazzo. Questo genere di scudo, che io sappia, lo possiede solo Mabaa, oltre a lui.-
Tutti lo fissarono ancora più sbalorditi: dunque il suo potenziale era pari a quello della leader delle streghe, di Shinigami, di Ashura stesso? Manuel si stava pentendo di aver chiesto spiegazioni a Stein: sembrava che lo stesse davvero vivisezionando, adesso.
Maka osò chiedere, sebbene spaventata: - Ma cos'è successo prima? La sua anima si è ingigantita e...-
- Lo Scudo dell'Anima naturale, - la interruppe Stein, continuando la spiegazione: - è iper-sensibile, le prime volte, alle sensazioni e alle reazioni dell'anima dell'interessato. Dopo tutte le emozioni che il ragazzo ha vissuto in queste ultime 2 settimane e specialmente in queste ultime ore, la rabbia scaturita contro Elka Frog è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l'anima ha provato ad espandersi ed è tornata indietro dopo tanti sforzi, alla velocità di un elastico troppo allungato e mollato all'improvviso. Manuel ha subito il contraccolpo sul corpo stesso, che è andato in coma; se il pugno tirato dalla forza dell'anima di Black*Star non lo avesse colpito, la rabbia repressa, trovando un ostacolo sullo Scudo dell'Anima Naturale, avrebbe colpito il corpo, distruggendolo...-
- Lui e l'intera Death City e d'intorni.-
Aggiunse gravemente Elka Frog.
Detto questo, la strega delle rane si avvicinò al ragazzo e disse: - Manuel, mi dispiace se non ti sono mai venuta a trovare, ma già noi streghe abbiamo regole severe nei rapporti con gli umani, tua madre, poi, ha voluto strafare. Gli stregoni, poi, come te ed Eibon, sono molto rari. Doveva ucciderti fin dalla nascita, onde evitare una di queste tue crisi. Se tu venissi con noi, ti sapremmo insegnare come liberare lo Scudo dell'Anima...-
- Si possono sempre fare studi su corrispondenza come me.- Osò dire Kim.
- Non è la stessa cosa che lavorare sul campo, Kim.-
- Può sempre fare affidamento su di me, madame Elka. Mi manca poco per saper padroneggiare lo Scudo dell'Anima. Gli insegnerò io, se vuole. Dopotutto, era l'ultimo desiderio di sua madre.-
La supplicò Kim, con occhi da cerbiatto.
Elka Frog fissò Manuel, che scosse la testa e disse: - Troppe cose in una volta sola, Elka. Non ce la faccio a fidarmi di te.-
Elka sospirò: - E sia. Riferirò la decisione a Mabaa. Conto sul tuo aiuto, Kim Diehl. Non deludermi.-
Detto questo salutò i presenti e sparì in sella al suo girino.
- Bene!- provò a dire Shinigami, per smorzare la tensione creatasi, - Direi che adessooo il nuovo arrivato continuerà ad abitare con Maka finché non gli troveremo una nuova aaaarma. Nel frattempo, spiegategli tutto sullo stipendio, sul vitto eccetera ecceeeeetera. Stein, Spirit, se vi fermate qui un attimo, discuteremo sui cambiamenti di orario del ragazzo. Eibon ricordati (occhio al "ricordati"!) di segnare nel registro il nuovo arrivato alla Shibuseeeeen.-
Tutti obbedirono con un cenno di assenso. Gli unici che non si sentivano a disagio erano Kim, con uno strano sorriso sulle labbra, Black*Star, appena ripresosi e troppo impegnato a gasarsi di essere divino e Soul, che leggeva ancora il fumetto. Tutti i ragazzi si avviarono all'uscita. Una volta fuori, squillò una campanella.
Soul gli chiese: - Hai ancora fame?-
Lui con un ghigno sghembo stampato sulla faccia: - Dopo due settimane, sono pronto a divorare un ippopotamo crudo, se necessario.-
Il commento creò una smorfia disgustata sulla faccia di Jacqueline, mentre Patty, eccitata, chiedeva: - Un ippopotamo? Me ne dai un pezzo da mangiare? Mi ci fai giocare prima?-

Soul Eater: Il Risveglio delle TenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora