5. CAMBIAMENTI. QUALCUNO TRAMA NELL'OMBRA?

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- SVEEEEEEEGLIAAAAAAA! SU BELLA ADDORMENTATA!!! NON PRETENDERAI CHE IL MITICO ME TI DIA UN BACIO PER SVEGLIARTI!-
In tutta risposta gli arrivò il cuscino in faccia.
Ieri era bastato poco tempo per prendere le valigie e trasferirsi nella sua nuova casa, da Lucy. Per la verità era un pò grigia, da fuori, ma dentro: che meraviglia! Colori sgargianti e mobili in stile barocco, peraltro in buono stato, che Lucy usava con nonchalance. Avevano festeggiato, con Maka e Soul, mangiando all'italiana: risotto alla milanese, cotoletta alla milanese e un buon bicchiere di Lambrusco che Lucy teneva per le grandi occasioni. Tra una cosa e l'altra erano andati a dormire a mezzanotte. Manuel diede un'occhiata all'orologio a forma di corvo sul comodino: le cinque e mezza?! Avrebbe voluto sostituire il lancio del cuscino con un lancio del martello! Chiese a Black*Star, che continuava a dimenarsi in mezzo alle piume: - Come accidentaccio hai fatto ad entrare? E che ci fai qui a due ore prima dell'allenamento?!-
Lui smise di sputacchiare piume e annunciò, svegliando la povera Lucy: - Sono entrato dalla finestra! Non ci sono segreti per un killer a entrare di nascosto da qualche parte, figurarsi per un dio come me!!! Quanto alla seconda domanda: IL MATTINO HA L'ORO IN BOCCA!-
- Ah, sì?- mugugnò Lucy sotto le lenzuola; - Consigliarsi un bel gargarismo.-
Ma Black*Star non ci fece caso, continuando a pavoneggiarsi, fin quando non disse a Manuel: - Comunque, se vuoi allenarti con il grande me, Tsubaki vuole farti provare una delle mie tute di riserva! Ti staranno per forza, sono un dio! E un dio è perfetto anche per i suoi allievi!-
- Prima fammi fare colazione...- bofonchiò Manuel scendendo dal letto.
Ma Black*Star lo prevenne: - Nonononononono! Non si mangia finché non lo dico io! Io sono il maestro e io decido gli orari della merenda! Potrai mangiare quando avremo finito!-
- E se non ti ascoltassi?- ribatté lui, piccato. Allora Black*Star, rapido come un serpente, lo prese alla gola, stringendogliela.
Poi gli sussurrò: - E se io ti uccidessi?-
Poi lo rilasciò: - Fortuna che non ho tempo da perdere con i comuni mortali come te!-
Poi si avviò all'uscita, urlando come per farsi sentire all'intero condominio: - TRA CINQUE MINUTI TI VOGLIO GIÙ!!!-
Sia lui che Lucy sospirarono: perché lui?
Scesi giù vestiti dopo quattro minuti circa, trovarono Tsubaki che, con un inchino cominciò a cercare di battere il record mondiale di "Scusate!" in un minuto, record interrotto da Manuel, che poi le chiese: - Mi fai vedere quella tuta, così Black*Star la smette di ronzarmi attorno per vedere come mi sta?-
Il risultato, sia lui che Lucy dovevano ammetterlo: era fe-no-me-na-le! Una tuta nera aderente che lasciava intravedere solo la testa: le mani e i piedi erano muniti di guanti rinforzati e scarpe scattanti. Seguiva poi un mantello nero che gli cadeva lungo le spalle e Manuel si accorse che c'era qualcosa di strano.
Tsubaki se ne accorse e glielo disse: - Te l'ha preparato Kim. Dice che è di un tessuto particolare che usano streghe e stregoni durante i combattimenti: non intralcia durante i movimenti o la visuale.-
- Incredibile!- disse lui ammirato. Tsubaki soffocò un risolino.
Manuel si accigliò: - Ti faccio ridere?-
- No, no. Non fraintendermi. Solo mi ricordo la faccia che ha fatto Kim quando ha detto che per stavolta non ti faceva pagare per averlo! Sai, lei e i soldi sono quasi un tutt'uno; è una delle ragazze più ricche della Shibusen, adesso.-
- Capisco. Ma perché non glielo dovrei pagare?-
- Glielo chiesto anch'io e lei è diventata rossa come un peperone.-
In quel momento passava Black*Star. Sentendoli cominciò a pavoneggiarsi: - Avrà visto il grande me! E ne sarà rimasta impressionata!-
Lucy, che era rimasta in maglietta e Jeans, commentò: - Come no! Se tu ci provassi con lei, Jacqueline ti farebbe ingoiare i denti. E comunque lei è già triste per conto suo, da quando Ox l'ha mollata.-
- Ox?- chiese Manuel, - Quel pallone gonfiato ubriacone di ieri pomeriggio?-
- Già. Kim ha scoperto che si era messo con Alisa, quella del bar.-
Black*Star interruppe tutto: - Insomma che aspettiamo? Andiamo ad allenarci! Tanto, se quella è cotta di te, non te lo dirà certo oggi! Vi aspetto sulla collina! Chi arriva ultimo è un allievoooo!!!-
Tsubaki sospirò e seguì di corsa Black*Star. Intanto Manuel, arrossito all'esclamazione dell'assassino, lanciò un'occhiataccia a Lucy, che si teneva le mani davanti alla bocca per non ridere.
Poi disse, incrociando le braccia: - Pensi quello che vuole, ma io non ho una cotta per lei.-
Lucy gli passò davanti, e quando fu uscito, chiuse la porta a chiave.
Poi gli disse, continuando a camminare: - Mi spieghi allora perché arrossisci?- E la discussione finì lì.

Soul Eater: Il Risveglio delle TenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora