18. FINE DEI GIOCHI. INIZIA IL REGNO DELL'OSCURITA'?

25 2 0
                                    

Erano fuori dalla sua camera, chi più chi meno, ad aspettare una sua reazione. Da più di una settimana. Tutti, compresa Lucy ed esclusi Black*Star e Tsubaki, aspettavano in silenzio la minima reazione di Manuel. Ma dalla sua stanza da letto uscivano solamente gemiti e sospiri disperati. Non ci voleva un megafono sotto il letto per capire che piangeva da giorni.
Kim si limitava a stringere i pugni, lo sguardo triste, mentre la sua arma guardava fuori dalla finestra.
Maka sospirò e Soul si lasciò andare: - Insomma, quanto dobbiamo aspettarlo?! Glielo abbiamo detto in tutte le lingue. Niente, non vuole uscire da lì...-
Kid lo interruppe bruscamente, gli occhi cupi: - Soul Eater Evans, se non fosse perché ti conosco da troppo tempo, direi che non hai un briciolo di sensibilità. Ha perso il fratello dopo un sacco di tempo che lo credeva morto e ora lo perde sotto i suoi occhi per colpa del suo arrivo. Tu come ti sentiresti?-
Lui sbuffò: - Se si trattasse di MIO fratello, sarei una Pasqua.-
Patty, che si era fatta più seria di quanto non avesse visto, gli urlò: - Non si tratta di quello sbruffone di Wes, scemo, si tratta di CRONA!-
I gemiti divennero più forti di prima nella stanza.
Blair commentò, mimando un applauso, per nulla divertita: - Ottimo, regina delle Giraffe, lo hai fatto solo peggiorare.-
Liz prese le sue difese, alzandosi in piedi dopo aver pestato i pugni sul tavolo: - Lascia mia sorella fuori da questa storia, lisca di pesce!-
- ZITTI!- L’urlo di Maka li riportò alla realtà.
Poi disse: - Non serve a niente litigare. Uscirà quando dovrà uscire, ha ragione Kid. Per queste cose ci vuole pazienza.-
Soul si girò verso di lei: - Ma che accidenti vai blaterando? Di questo passo lui farà la fine...- si dovette mordere la lingua per non urlare il suo nome, poi sussurrò: - ...farà la fine di suo fratello! Cipiglio triste, a parlare al “signor angolo”, a scrivere poesie melanconiche...-
Anya provò a fermarlo, vedendo la mano di Maka muoversi frenetica sotto il tavolo: - Soul, basta!-
- ... tanto vale darlo a Medusa e farne un’arma demoniaca!-
Un secondo di silenzio...
- MAKA CHOP!- E, dopo un volume da tremila pagine, Soul smise di parlare.
Tsugumi si alzò in piedi: - Ha ragione Soul, però. Non ci guadagniamo nulla a sentirlo piangere. Karkadoom avanza ogni momento di più. Più tempo guadagniamo, più abbiamo possibilità di vittoria.-
Liz la fissò scettica: - Vittoria? Abbiamo sentito tutti la potenza di Karkadoom. Persino il Sommo Shinigami ha paura, dietro quella maschera.-
Tsugumi la fissò duramente: - Beh, se è un perso per perso, tanto vale provare, no?- Ed entrò dentro la stanza, sbattendo le porte.
Lucy sussurrò lievemente, tanto che la sentì solo Maka, che le era vicinissima: - Ha ragione lei, Liz. Ma non è un perso per perso. Abbiamo ancora la speranza. Non ci è mai mancata, finché si trattava di fronteggiare il Kishin. Possiamo farcela.-
Patty si guardò in giro: - Ma Black*Star dov’è?-
Kid indicò una zona d’alberi rotti al confine con Death City: - A eliminare il poco ossigeno rimanente in Nevada.-
^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
L’assassino rompeva ogni albero che colpiva, facendoli crollare con fracasso, mentre Tsubaki cercava di farlo ragionare: - Black*Star, è inutile fare così...-
Lui si voltò di scatto, accaldato e con il fiatone: - Se per questo anche Manuel è da una settimana sul letto a fare una cosa inutile; la chiamo “pan condito”!-
Lei lo afferrò per un braccio: - Si dice “par condicio”, Black*Star, e non è questo il punto, lo sai!-
Lui le arrivò a un soffio dalle labbra: - E qual è, Tsubaki?-
Tsubaki sostenne il suo sguardo: - Che ti stai incolpando per non essere riuscito a fermare le streghe. Giusto?-
Lui si allontanò, le mani chiuse a pugno: - Cretinate! Io sono un dio!-
Tsubaki gli urlò dietro: - Non sono cretinate e tu lo sai!-
- No, Tsubaki, sei TU che fraintendi. Lo sapevamo tutti di non potercela fare.-
Tsubaki si zittì e Black*Star proseguì: - Quel che mi dispiace... è che abbiano ridotto Manuel così. E di non essere riuscito a... a...- e si mise a piangere sulla spalla della sua arma.
Lei finì per lui: - A ucciderla, giusto?-
Lui non la ascoltava: pensava solo... a MEDEA.
^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Tsugumi richiuse il portone, per poi fissare in silenzio il triste spettacolo che aveva davanti: Manuel con la testa sul cuscino, che piangeva in silenzio, il viso emaciato dalla fame. Sentiva la disperazione quasi fosse tangibile. Era potente, come se Karkadoom fosse presente per assillarlo anche dopo Crona. Non doveva ricorrere a... no, meglio non pensarci.
Gli si avvicinò lentamente e sussurrò, all’altezza del suo orecchio: - Manuel... se vuoi confidarti con me, puoi farlo adesso; ma se non vuoi, me ne andrò via.-
Lui singhiozzò una o due volte, poi sussurrò con voce roca: - Quando ero piccolo... mia madre ci aveva raccontato una storia... a me e a Crona. Un uccellino voleva scappare dal nido quando non sapeva volare... un giorno c’era riuscito... ma cadde e si ruppe l’ala. Non fece in tempo a chiamare sua madre, che un serpente venne a mangiarlo. A quel punto piangevo e mia madre mi consolava accarezzandomi e Crona diceva che non sarebbe mai successo. Non mi sono mai reso conto... di quanto fosse premonitore... quel pianto...!- E riscoppiò in lacrime.
Tsugumi chiese: - Di cosa parli?-
Lui le prese le mani, triste come Crona se non peggio: - Crona è morto, Tsugumi! E io posso piangere quanto voglio; mia madre non può più dirmi che è solo una favola!-
Lei rimase così qualche attimo, poi disse: - Perché allora non ti rialzi? Non è inutile starsene a piangere mentre il mondo crolla?-
Lui pianse ancora: - Non ci... riesco.-
In quel momento Tsugumi sentì... la sua voce: “Inutile è tentare di aiutarlo, Harudori. Solo una forza di volontà superiore al normale può... salvare il ragazzo dalla disperazione.
Lei pensò: “Vuoi costringermi a uscire allo scoperto?”
Lui sembrò sogghignare: “ Non proprio. Sono curioso di vedere fin dove arriva... il tuo potere.
Lei non voleva! Però... vederlo ridotto così...
La voce si riaffacciò: “Disattivatelo insieme e nessuno lo saprà.
Lei lo odiava, ma l’affetto per il suo amico era superiore all’Odio.
Gli prese le mani e sussurrò: - Manuel, ascolta. Ti fidi di me, non è così? Ora non chiedere il perché, ma voglio che tu... disattivi il tuo Scudo. Ora.-
Manuel la fissò, lo sguardo con una piccola vena di stupore. Poi disattivò lo scudo.
^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Black*Star avvertì l’energia dalla camera di Manuel anche a distanza, stavolta. E disse, con un sorriso, tra sé e sé: - Buona fortuna, piccola. Ma ne devi fare di strada per arrivare ai miei livelli.-
^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Manuel avvertì un cambiamento nella sua anima e disse, stupito, mentre una brezza gli accarezzava la testa: - Tsugumi... tu...-
Lei gli prese la testa tra le tempie: - Non ho tempo per spiegare, resta calmo.-
E in un attimo, Manuel sentì un potere incredibile scendergli nelle vene come lava bollente. Era... volontà! Volontà di vincere, rialzarsi, non arrendersi! E la disperazione svanì come neve. Manuel riattivò lo scudo solo quando Tsugumi decise di ritornare normale.
Manuel si alzò dal letto, sussurrando: - Immagino che debba rimanere tra noi, la cosa, giusto?-
Lei annuì: - Se vuoi mangiare qualcosa, sul comodino c’è tutto quel che vuoi. Pensa, persino Kim ti ha comprato dei cioccolatini.-
Lui abbassò la testa, colpevole: - Kim... l’ho fatta soffrire.-
Lei gliela rialzò, rassicurante: - No. Karkadoom, ci ha fatto soffrire lui.-
Manuel la abbracciò: - Grazie... gattina.-
Tsugumi arrossì per il complimento, ma non rifiutò l’abbraccio.
^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
In quello stesso istante, nel vulcano Sant’Elena, Karkadoom vacillò, quasi avesse ricevuto un colpo allo stomaco.
Circe corse subito al suo fianco: - Mio signore, sta bene?-
Lui la rassicurò con un cenno: - Tranquilla, mia cara. Essendo appena tornato dal mio letargo, è normale che la mia disperazione, sconfitta, mi causi questo. Presto, quando l’Oscurità sarà di nuovo mia, queste cose mi faranno il solletico.-
Lei sussurrò: - Come? Harudori ha... impossibile!-
Karkadoom rise acido: - Pensavo l'avessi capito meglio. Mi stupisce che Medea non se ne sia accorta. Sarà un nostro segreto, d’accordo?-
- Sì, mio signore. Ma una cosa non mi è chiara: perché impedire ad Albarn e al giovane Shinigami di percepire l’anima di Harudori?-
Lui fece spallucce: - Quale miglior modo per una divisione interna... che un segreto nascosto ai migliori amici? Ci sarà da ridere quando Desper prenderà le difese di Tsugumi. E mi immagino soltanto quel che farà Black*Star. Piuttosto, dov’è Medusa, al momento?-
Lei si limitò a dire: - Sta inviando un esercito contro Death City.-
Lui si fece pensoso: - Un esercito... se andrà a buon fine, potrebbe prendere Desper... e l’ultima cosa che mi occorre è che Desper sia privato dell’essenza delle Tenebre! Dobbiamo... aiutarli.-
^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Shinigami aveva appena radunato in fretta e furia il Team Spartoi, Manuel e Tsugumi esclusi, Elka Frog, Stein, Marie, Yumi, Sid, Hiro e Ox nella Death Room. Aveva in mano un foglio con una parola: “Tocca!”.
Cominciò un po’ troppo in fretta, tanto che dovette riformulare: - Benebenebenebenebene, dicevo, siamo in serio pericolo e non sappiamo neanche se sia così.-
Maka lo fissò con uno sguardo a dir poco ebete e non era da lei.
Fu Stein a salvare il dio della Morte dall’imbarazzo: - Quello che il Sommo Shinigami vuole dire è che ci è arrivato un biglietto di avvertimento da Karkadoom, il quale ci avvisa che saremo attaccati molto presto da Medusa, Canaris e compagnia.-
Ox provò a chiedere: - Possiamo sentir...-
Elka lo interruppe: - Sicuramente era un messaggio per Shinigami. E il linguaggio divo-demoniaco è una cosa capace di farti impazzire se non sei un dio.-
Black*Star si fece avanti e strappò il biglietto dalle mani di Shinigami, senza che nessuno glielo impedisse: - Beh, allora è pan per i miei denti!- e toccò la parola. Il verso che ne uscì fuori fu talmente assordante che Maka e gli altri, escluso Kid, dovettero tapparsi le orecchie.
Black*Star, indifferente, dovette restituirlo, visibilmente annoiato: - Quindi oltre che claustrofobico, questo demone è pure analfabeta? Non ho capito niente.-
Il pugno in testa di Maka non gli sortì alcun effetto: era troppo stordita dalla bomba sonora.
Ox chiese a Yumi, che si stava sistemando, come Stein e lui, un paio di occhiali ormai rotti e inutili: - Quanto è attendibile l’informazione?-
Yumi abbassò la testa: - Al cento per cento. Sento un gran numero di anime provenire da Snake Island verso di noi. Quel che non capisco è... che senso ha? Che cosa vuole Medusa?-
- Me, ovviamente.- disse la voce di Manuel alle loro spalle. Subito Lucy, Kim, Blair, Maka e Patty lo placcarono  con un abbraccio di gruppo, mentre gli altri si avvicinavano in attesa che lo mollassero e chiedergli come stava.
Anya si avvicinò, contemporaneamente, a Tsugumi, e sussurrò: - Hai mica fatto uso di... tu-sai-cosa?-
Lei fece un cenno negativo, ma si vedeva lontano un miglio che mentiva.
Una volta tranquillizzati tutti, Manuel si rivolse a Holmes, che fino allora era rimasto in silenzio: - Lo pensi anche tu, vero? Medusa vuole due piccioni con una fava.-
Lui annuì: - Se ti prende, potrebbe trovare il modo di toglierti l’Essenza delle Tenebre, così Karkadoom scomparirebbe e otterrebbe un’altra cavia con il sangue nero per i suoi esperimenti.-
Manuel sorrise lievemente: - In tal caso, ho un’idea.- Tutti lo fissarono perplessi.
Lui continuò, rivolgendosi ad Azusa: - Mi scusi, sa se si è mosso anche il Cappellaio Matto con l’esercito?-
Lei si sistemò gli occhiali nuovi: - No, è ancora a Snake Island, che è circondata da demoni-serpenti molto strani, con delle specie di ali...-
Maka sussultò: - I Nure-Onna! Ho letto di loro. Ma non erano stati distrutti ottocento anni fa?-
Stein sbuffò un po’ di fumo: - Medusa li avrà clonati. Non è così complicato.-
Soul chiese a Manuel, guardingo: - Che cosa vuoi fare, adesso?-
Lui sogghignò maligno: - Mentre voi starete qui a difendere la Shibusen, Kim, io e Tsugumi andremo a Snake Island a finire questa storia una volta per tutte.-
Spirit fece gli occhi grossi come lampadari, imitato da tutti tranne che da Black*Star, che si limitò a ridere: - Neanche una settimana di riposo e crede di raggiungere i miei livelli! AHAHAHAH...-, interrotto bruscamente da un Maka Chop.
Maka poi disse: - No! è...-
Manuel la interruppe all’unisono con Lucy: -... troppo pericoloso!-
Anya commentò: - Beh, tatticamente è geniale...-
Kid finì con un tono di tomba: - ...e praticamente impossibile.-
Manuel si limitò a voltare la testa verso Shinigami, un sorriso di vittoria sulle labbra. Il dio della Morte scosse la testa, sapendo che sarebbe stato inutile convincerlo del contrario.
- Sssssiiiiaaaaa! D’aaaaccoooordooo. Ma a condizione che nessuno muoia!-
- Un attimo!- urlò Kim, - non mi risulta che abbiate chiesto il nostro parere!-
Tsugumi balbettò: - Co-concordo. Inoltre, che possibilità abbiamo, contro un Clown e due streghe come Canaris e Medusa?-
Manuel le fissò un attimo: - So cosa vuol dire affrontare quei tre... è per questo che ho chiesto a voi.-
Kim sbuffò, dopo un silenzio di tomba: - D’accordo. Anche se sono convinta di essermi innamorata di un pazzo.-
Soul sussurrò, divertito: - Chissà perché?-
Tsugumi balbettò qualcosa di sconclusionato, poi assunse una posa decisa: - D’accordo.-
Stein domandò: - E come pensate di arrivarci?-
Lui fissò sornione Kim e lei si scansò: - Ah, no! Sono una strega, ma non faccio miracoli.-
Kid si fece avanti: - Non credo che sia necessario. Dallo scontro con Jasper, ho ancora impressa la sua anima in testa. Sarebbe uno scherzo per me farvi arrivare lì. Ma dovrete tornare indietro da soli.-
Blair chiese a Manuel, preoccupata: - Padroncino, hai una minima idea di come fare?-
Manuel fece un volto inespressivo, poi sussurrò, in modo che tutti sentissero: - Sai Blair... ho pensato così tanto in questi giorni che... non ci ho più voglia di pensare a un’idea. Ora come ora... Ho solo voglia di uccidere quelle streghe!-
E per un attimo, solo per un attimo... Maka poté vedere la Follia negli occhi del fratello.
 
Angolo dell'autore: Eccomi di ritorno. Niente di rocambolesco, ma le azioni non si limiteranno a chiacchere, promesso. Aspetto commenti, non siate parchi.
Joma joma dabarasa.

Soul Eater: Il Risveglio delle TenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora