28. POTERI E SEGRETI. ENTRIAMO VIVI (O NO?) NEL MONDO DEI FANTASMI?

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Il combattimento sembrava impari su ogni fronte. Davanti a loro, un demone assolutamente indistruttibile e loro, un ragazzo notoriamente fifacchione, un nasone ultracentenario, una ragazza immortale con poco autocontrollo e una ragazza semiviva, avrebbero dovuto metterlo al tappeto.
Straordinariamente, Tsugumi sembrava calma e distaccata da tutto questo e Manuel, sebbene fisicamente KO, era preoccupato per lei. Karkadoom era in lei... sentiva chiaramente quella presenza che lo sfibrava e lo riempiva di paura, ma non stava assimilando l'anima di Tsugumi, no! Al contrario, la abbracciava in un cerchio di contrasto tra viola e nero che ricordava, molto stranamente, lo Ying e lo Yang.
Kid, dal canto suo, ordinò a Liz e Patty: - Ragazze, dobbiamo dare loro del tempo!-
Maka lo bloccò con Soul: - No, non è assolutamente il caso. Divisi siamo squilibrati. Nel loro caso, li distrarremmo. Ci serve al massimo uno sguardo su Hiro, che più tardi ci dovrà una spiegazione. Per il resto, Kid, tu devi colpirlo con il tuo colpo più potente, non appena abbassa la guardia.-
Holmes, rialzando gli occhi da una dolorante Marie, si limitò a chedere: - E in quanto a Meme?-
Stein sbuffò una nuvoletta di fumo: - Stiamo per scoprirlo.-
Liz era sul punto di esplodere: - Ma insomma, che vi danno al posto del caffé alla Shibusen, si può sapere?! Stiamo parlando di un demone davanti al quale Mosquito è poco più di un insetto, è da scemi starsene con le mani in mano!-
Manuel si rialzò in piedi a fatica: - Posso darti ragione, Liz. È potente, te ne do atto, ma a me sembra un tantinello fuori controllo. È una bestia, basta colpirlo al momento giusto. Io, Maka e Stein studieremo il demone per poi dirvi esattamente il momento in cui è più vulnerabile e il punto preciso.-
Sid, ancora vicino alla sua buca, ci saltò dentro, dicendo: - Beh, se non sono utile in superficie, lo sarò sottoterra. Vediamo se Black*Star è resistente alle trappole, ora.-
Maka chiese a Manuel: - Sei sicuro di farcela?-
Lui sbuffò:- Ho vissuto giorni più felici, ma sono ancora in piedi. Cominciamo!-

Tsugumi, intanto, era intenta in un vorticoso controllo della sua anima. La tecnica che aveva reso l'alabarda più autosufficiente, per contro, era stata sviluppata da Karkadoom stesso. Il signore del male in questione, la stava per trascinare in un altro noioso, vorticoso Valzer. Poteva sembrare ridicolo ai più, ma ad ogni passo di danza, l'arma stessa, all'esterno, si muoveva di conseguenza, come poggiare i piedi su una pedana digitale di una playstation wii per far muovere il proprio avatar. La tecnica era detta, con tanta originalità (!) "Danza Oscura". Karkadoom, per l'occasione, era vestito "elegante", ovvero senza spade enormi ai lati. Tsugumi, dal canto suo, non faceva sforzi per sentirsi se stessa, neanche con un vestito elegante, color violetto, molto modesto e a maniche lunghe, il che rievocava il suo animo combattivo e timido. Erano al centro di una scacchiera, mentre, davanti a loro, l'immagine del demone incombeva minacciosa, sebbene mentale.
Tsugumi lo fissò, le mani allacciate al suo collo:- Mbeh?-.
Lui la fissò ingenuamente, sussurrando:- L'hai scordato, gattina? Io non ballo senza musica.-

La zampa del mostro si abbatté proprio su Tsugumi.

Tsugumi, allora, imprecando, accese una melodia. Era esasperata, di violini e pianoforte, di corni e grancassa, dato che ogni sua nota, nella sua anima, ricordava il SUO stato d'animo! Come per aver premuto un dannato pulsante,
Karkadoom le fece eseguire qualche giravolta su se stessa, togliendola da quella posizione. La melodia riprese, con un adagio meno frenetico.

Contemporaneamente, mentre la zampa si abbatteva sulla gatta, Hiro si librava in aria con le Ali di Luce di Excalibur, mentre Meme, per quello che potevano vedere Maka e Manuel, si allungò quasi strisciando attraverso la crepa creata in precedenza da Tsugumi. Stein, invece, era straordinariamente sorpreso. Tsugumi non era più una ragazzina spaurita, era una trottola affilata, di lame e tagli netti, che correva veloce, quasi danzando, mentre il mostro, quasi ignorando gli altri due, dimenava le zampe violentemente e velocemente sulle sue muscolose braccia, cosa che risultava assolutamente inutile, per quella piccola ragazza, che saltellava aggraziata sulle punte acuminate delle scarpe, rese così affilate dal sangue d'arma, esibendosi in giravolte che, con le sue lame, se non feriva ripetutamente la bestia di Medea, perlomeno lo innervosiva.
Soul era incuriosito dai movimenti di Harudori e, incuriosito, diede un occhiata toccando la spalla di Maka, che, automaticamente, permise alla sua arma di vedere cosa accadeva realmente. Rimase sconvolto: vedeva chiaramente, ora che era in connessione con la sua Meister, che non danzava da sola. Ballava con... lui! Karkadoom la teneva per la vita e danzava con lei a tempo! Da come si muovevano, intuì si trattasse di un pezzo molto frenetico. Ma non si limitavano a ballare. Ovunque posasse il piede, l'Anima del demone mostruoso veniva temporaneamente colpita e annerita, come incavata momentaneamente. Come accidenti ci riusciva? Non aveva mai visto una tecnica così figa, doveva ammetterlo.
- E mai la vedrai, Soul.- La voce di Manuel lo risvegliò dai suoi pensieri. Sapeva, ovviamente, che il collegamento con Maka lo legava anche al fratello, che con Maka e Stein sorvegliavano il mostro.
Lo stregone proseguì:- La tecnica è insopportabile per qualsiasi essere umano. L'anima viene potenziata dall'Oscurità di Karkadoom, che migliora velocità, riflessi e forza. Devo ammetterlo, il come è ridicolo, ma non molto diverso da quando io e Maka sfruttiamo il sangue nero per muoverci a tempo. Però, un legame simile dovrebbe farle evaporare l'anima, se non fosse che lei è immortale. Sono sorpreso che sia anche solo in piedi.-
Quanto alla faccia di Kid, Soul notò che, a vedere Tsugumi tra le braccia di quel mostro, si era colorata di un fuoco che gridava:" Vendetta! Tremenda vendetta!"
Un attimo dopo, Meme, urlò, sebbene con la voce tremante che aveva la udirono a malapena:- Alabarda Fantasma! Elettroshock!-
La sua arma trasparente trapassò il demone, che si accasciò su stesso, sputando fumo nero, simile a uno sbocco di sangue.
Stein era sorpreso e incuriosito allo stesso tempo:- Cavoli! Quell'arma è un pezzo stesso della sua anima. Trapassandolo da parte a parte ha minato alla sua anima. Come minino, avrà spappolato il suo fegato.-
Soul fece una faccia disgustata e Stein fece spalluccie:- Che c'è? Tanto poi ricresce.-
Maka era preoccupata: - Non è che rischiamo anche di fargli male?-
Manuel sbuffò:- Parliamo di Black*Star. Non l'ha ucciso il Kishin, figurati qualche livido!-
Hiro, nel frattempo, era avvolto in un alone luminoso in un continuo crescente, tanto che sembrava essere diventato un nuovo sole.
Il ragazzo, reggendo la spada leggendaria, urlò a Manuel, vedendo che il mostro lo fissava in cagnesco:- Manuel, mi serve un altro minuto!-
Immediatamente, Fire afferrò di spalle le mani di Thunder e, con una possente spinta di gambe, si lanciarono sul demone. Le loro gambe crepitavano, di fiamme ed elettricità, e bastò poggiare un paio di gambe sul suo muso, per dare il via a un giro di corpi che tempestò la sua faccia di fiamme e scosse, mentre Tsugumi proseguiva impavida la sua opera di tagli e giravolte.
Alla fine, due esplosioni finali annunciarono la fine della trottola esplosiva, allontanando con il botto entrambi i gemelli, che, atterrando di gambe, annunciarono:- Operazione Trottola Petardo...-
- ... riuscita!-
Hiro annunciò, luminoso al massimo:- Ci sono! Eco dell'Anima!-
Kid gridò stupito:- Cosa?! Sei pazzo? Ti brucierà l'anima!-
Hiro proseguì, mentre tutta la luce che lo circondava rientrava nella lama e lui agitava la spada:- Light Meghiddo!-
Il colpo scavò un cratere ancora più profondo e alzò un polverone incredibile. Il mostro, però, si rivelò solo stordito.
Manuel, però, era esterrefatto:- Che colpo! Una strega normale non sopravvivrebbe a un energia simile. Come è possibile?! Per eseguire un Eco dell'Anima, uno deve essere capace di gestire l'energia della propria arma, altrimenti viene sopraffatto. Come può Hiro aver sopportato l'energia di uno Shinigami? A meno che...-
I suoi pensieri furono interrotti da Meme, che eseguì un altro attacco:- Evolving Soul. Campo minato!-
Agli occhi dei maestri d'arma, si sciolse nel vero senso della parola e si raggruppò sotto il mostro, intontito, che dondolava la testa arrabbiato.
Stein imprecò:- Se Black*Star si muove, demone o no, la sua anima verrà disintegrata da quella di Meme.-
Tsugumi, come se avesse sentito, saltò dritta sulle zampe del mostro, facendo spuntare una lama per gamba e infilzandogli le zampe al terreno. Il mostro ululò dal dolore, ma rimase fermo. Una rete uscì da sotto a immobilizzarlo, tradendo la riuscita della trappola del professor Sid. Tsugumi proseguì, con voce strana:- Sat Cat Nolo Volo!-
Manuel disse a Kid:- Stai pronto! Dopo di lei sarà il tuo turno.-
Le pistole finirono in mano allo Shinigami, che assunsero la forma di cannoni. Il mostro, evidentemente, aveva ancora i ricordi di Black*Star, perché cercò subito di svincolarsi, ignorando la Gatta Nera.
La Gatta in questione, appoggiata la mano su di lui, esclamò:- Dark Punisher!-
Una pressione d'aria, tipica degli incantesimi della gatta, colpì il petto del mostro, scavandolo come un cratere, mentre lei si scansava.
Si scansarono anche gli altri, non appena notarono che Kid stava per sparare a tre striscie di Sanzu!
Il ragazzo, fissando Black*Star, esclamò:- Ritieniti fortunato a essere colpito da un colpo che avrei riservato al Kishin! Death Cannon!-
Il colpo dorato raggiunse il demone, illuminandolo di luce surreale e facendolo scomparire alla vista dei più.
Manuel, tenendosi una mano sugli occhi, esclamò con un fischio:- Urca se è volato!-
Maka affrontò subito Kid, inferocita:- Ma che ti è preso, deficiente? Lo volevi uccidere insieme a Brooklyn?!-
Lui la fissò calmo, ma la voce era alterata:- Se avessi voluto ucciderlo, avrei usato la modalità Bazooka!-
Stein interruppe le loro farneticazioni, gridando:- Katie!-
La donna, reggendo il martello rotto, si era messa a sedere su un mare di sangue, mentre un taglio orribile le attraversava la pancia.
Kim alzò lo sguardo verso il prof, piangendo:- Ho... ho provato a guarirla... ma il taglio di Harvar le ha spezzato le vertebre e la spina dorsale. Non posso riuscirci.-
Stein resse la testa di Katie la Monca, che mugugnò infastidita:- Cos'è, mio nipote non vi garbava?-
Lui le chiese spaventato:- Dov'è tuo figlio?! Dimmelo Katie!-
Lei rantolò:- Lui è... è... nell'Associa...-
E sospirò, morendo tra le sue braccia. Il cielo era senza stelle, quella notte.

Soul Eater: Il Risveglio delle TenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora