MATTEW

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-Clare , devi riuscire a superarlo , non puoi continuare a credere che quell incidente sia accaduto per davvero- le sussurra la madre con occhi lucidi e arrossati.
-mamma quello che è successo è successo realmente , non è mai stata una mia invenzione- inizia Clare con la voce spezzata -quello scontro tra automobili , tutto quel sangue , quelle urla e quelle lacrime e quella morte non sono mai stati frutto della mia immaginazione-
-quello che tu mi racconti da ben due anni non è mai accaduto , tu non sei mai stata vittima di un incidente stradale e nessun ragazzo è morto in quel modo durante quel" fatidico giorno" , come chiami tu il 3 novembre 2013- risponde in modo serio la donna seduta di fronte a Clare e che le accarezza una mano.
La ragazza non risponde ma si alza bruscamente dalla sedia color mogano della cucina , prende il suo zaino ed esce velocemente da quella casa , che per lei è ormai diventata una prigione.
Le corro accanto e le poggio una mano sulla spalla , cercando di confortarla.
-sei tu Mattew?-
-certo- sorrido -mi dispiace per le parole di tua madre.-
-io so cosa ho vissuto e visto quel giorno- risponde Clare con le lacrime che si iniziano a far strada sulle sue guance -ho visto il tuo corpo senza vita , le mie mani sporche di sangue , quelle due macchine devastate, era tutto reale , io lo so.-
-tutti hanno visto cio che è accaduto la mattina del 3 novembre di due anni fa.-ribatto io.
Lei si volta di scatto , cercandomi con uno sguardo perso e incredulo.
-è questo il problema,- fa una pausa -nessuno ha visto ciò che abbiamo ,invece, visto e provato noi.-
Sgrano gli occhi.

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