MATTEW

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Sono le quattro e trenta di notte e Clare, come sempre da due anni , da quel fatidico, orribile giorno , si sveglia urlando il mio nome. Mattew. È tutta colpa mia,se quella mattina non la avessi abbandonata ora non starebbe nel suo letto , a piangere per l'ennesimo incubo che le fa tornare tutto l' accaduto in mente. Tutto fin nei minimi particolari. Tutto.
Io so cosa sogna e cosa prova nel sognarlo.Lo so perché sono l' unico che le sta accanto sempre , anche se lei non mi vede io ci sono e ci sarò sempre per lei. Però , quando la tocco o semplicemente la sfioro per darle conforto quando si sveglia ogni notte alla solita ora o quando e' solo triste o arrabbiata, lei mi sente. Lei non ha mai capito che sono io a darle il mio affetto , il mio amore per farla sentire bene. Ogni volta che le accarezzo una guancia o le tocco una spalla per tranquillizzarla lei sussulta e sgrana gli occhi in un espressione di sopresa e forse anche paura. I suoi occhi , cosi grandi , cosi pieni di malinconia a soli diciannove anni , cosi belli e di un colore marrone intenso ,come se fosse cioccolato, con qualche sfumatura dorata , incorniciati dai suoi folti e lucenti capelli castani.
Però dopo quel giorno qualcosa dentro di lei si e' spezzato , qualcosa o forse tutte le sue certezze sono scomparse. Era una ragazza dal carattere difficile, duro ma allo stesso tempo sensibile ,piena di quella vita che ora non luccica piú nei suoi occhi,nei suoi comportamenti.

Il Futuro gia avvenutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora