Il Futuro gia avvenuto

MATTEW

Cammina con il cellulare in mano, ascoltando musica per le fredde e grigie strade di Londra. Clare mi ha sempre detto che odia questa metropoli. Si è sempre sentita schiacciata , oppressa da tutti questi gratacieli, dallo stile di vita frenetico che le persone hanno adottato col passare del tempo , dalle piogge continue , dalle strade bianche , grigie e nere. al mio fianco con ancora indosso le cuffie nere che le incorniciano il volto e che aveva mantenuto il silenzio per tutto il tragitto.
-allora a dopo Clare- le rispondo sorridendo.
-a dopo.- oggi ha un tono di voce diverso dal solito. Non ha accennato neanche un sorriso. Questo pomeriggio deve andare dallo psicologo, forse è per questo che ha questa voce e questa espressione di tristezza stampata sul volto. Non so.
Non la riconosco piu.
Mi fermo un attimo davanti alla sua scuola. Da fuori sembra spaziosa e abbastanza allegra , a giudicare dai colori che la contrassegnano : grigio , giallo e blu.
Anche io prima andavo a scuola , ma non allo stesso edificio di Clare. La mia era fuori Londra.
Decido di tornare a casa di Clare e di cercare delle risposte concrete per le mie insicurezze.
Il tempo passa ed io non ho concluso nulla. Forse dovrei parlarne con Clare , ma non voglio darle altre preoccupazioni a cui pensare.
Sono le quattro e tra un quindici minuti Clare ha il suo appuntamento con quell' uomo che si fa chiamare psicologo ma che non riesce nemmeno a fermare un incubo continuo.
-vuoi venire con me?- mi incita lei.
-ho paura di condizionarti con la mia presenza -le dico -vai da sola.-
-forse hai ragione- risponde Clare in modo pensieroso -pero tu mi aspetti qui vero?-
-certo- esclamo convinto.
Un angolo della sua bocca si solleva in un piccolo sorriso dolce e infantile.
Prima di uscire di casa mi saluta con un leggero cenno di mano e scompare , chiudendosi la porta dietro le spalle.