CLARE

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Esco e vado all ennesimo appuntamento con il mio psicologo. È un uomo di mezza eta' che tiene molto al suo aspetto esteriore. Queeto si nota soprattuto per gli abiti pregiati che porta. Ha una carnagione molto chiara che accentua ancora di piu il colore azzurro dei suoi occhi sempre attenti a tutto e il rosa acceso delle sue sottili labbra.
-buongiorno -mi saluta -accomodati.-
-buongiorno.- rispondo sedendomi sulla solita poltroncina di pelle scura , sicuramente sintetica.
-allora - inizia sempre cosi le nostre conversazioni , ogni volta -cosa hai fatto quest ' oggi?-
Sbuffo e alzo gli occhi al soffitto pensando《ma cosa potrai mai fare una ragazza diciannovenne secondo lui?》
-sono andata a scuola , come tutte le mattine d'altronde.- rispondo in modo seccato.
-bene- sorride lievemente -e con i tuoi incubi come va?-
-ogni notte si ripete sempre lo stesso incubo ,  sempre alla stessa ora- sento le lacrime nascere nei miei occhi.
-vuoi raccontarmelo?- mi chiede apprensivo , come se dirglielo mi farebbe stare meglio , come se fosse la prima volta che gli racconto cio che sogno.
A quelle parole la rabbia e la delusione si impossessano di me.
-ma tu credi davvero di riuscire ad aiutarmi , facendomi raccontare ogni volta la stessa storia?- mi sono alzata in piedi di scatto e gli sto urlando contro -ci sono tanti problemi nella vita degli adolescenti di oggi , ci sono l alcool ,la droga ,la scuola. E poi ci sono anche tanti ragazzi che non riescono ad accettarsi fisicamente. Ci sono l'autolesionismo , l'anoressia , il vuoto interiore , la tecnologia ,il bullismo. Ci sarebbero cosi tanti argomenti di cui poter parlare con una ragazza della mia eta , che a scuola vede ragazzi di tutti i tipi. Ma tu devi sempre farmi parlare dei miei incubi , sempre e solo quegli orribili ricordi.-
Forse ho esagerato. Ma almeno mi sono sfogata. Lui non sembra impressionato dalla mia recente sgridata. Ha un espressione neutra sul volto , come se fosse abituato a subire scene del genere , come se avessimo parlato tranquillamente di argomenti o piccoli problemi quotidiani.

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