MATTEW

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Ora sono le undici di sera e io sono sdraiato sul letto di Clare guardando il soffitto.   Devo pensare. Devo pensare a tutto , a quel giorno , a tutti i fatti che sono avvenuti dopo , all incredulita delle persone che conoscevo. 
-Mattew dove sei?- domanda Clare appena entra nella stanza -lo sai che non ti posso vedere.-
-sono sdraiato sul letto , Clare.- rispondo in modo distratto, continuando a pensare.
-c'è qualcosa che non va?- ha un
ha un tono preoccupato.
- sto bene , tranquilla- le mento accennando un sorriso che ormai nessuno puo vedere piu.
-okay- questa volta il suo tono ha una sfumatura diversa , forse di delusione. Spero che non si sia accorta di questa piccola bugia , la prima che  gli abbia detto da quando ci conosciamo.
-buonanotte. - sono io a rompere il silenzio imbarazzante che si era creato.
-sogni d'oro. -risponde semplicemente Clare , stendendosi sul letto al mio fianco.
Si addormenta quasi subito mentre io continuo ad accarezzarle i capelli castani. Dorme tranquillamente fino alle  tre di notte , quando si fa strada nella sua mente quell incubo che ormai lei conosce come il palmo della sua mano. Conosce e riconosce , ogni notte , gli stessi particolari , dettagli , venature di quel giorno. Io comunque le resto accanto.
La mattina seguente , giovedi 2 novembre, si alza assonata. Scambia pochissime parole con la madre e si dirige con le cuffie nelle orecchie e lo zaino sulle spalle verso la sua scuola , come ogni giorno. La scuola non è molto lontana da casa sua , al massimo 1 kilometro.

Il Futuro gia avvenutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora