MATTEW

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Clare si è svegliata anche stanotte, piu agitata del solito.
Oggi, venerdi 3 novembre ,mi sento strano , come se la mia mente fosse altrove , in un luogo diverso da quello del mio corpo.
È una sensazione particolare e abbastanza fastidiosa.
È come se la mia essenza stesse svanendo completamente da questo mondo per raggiungerne un' altro.
Non voglio lasciare Clare ancora , la farei solo soffire.
Devo restare con lei , gliel' ho promesso.
-Mattew ci sei? - chiede titubante Clare.
- sono qui -rispondo. Ho le orecchie ovattate e non riesco a capire la sua risposta. I miei occhi iniziano a socchiudersi , lasciando passare tramite le palpebre un sottile filo di luce. Le mie gambe cedono , facendomi cadere in ginocchio sul freddo pavimento beige. Sento le ultime forze abbandonarmi e svengo.
Mi risveglio in una camera diversa dalla precedente. Questa è disadorna , buia e inospitale ; le pareti sono tutte dipinte di un blu notte molto scuro con sfumature azzurre cielo.
Ora ricordo, questa è la mia camera. O almeno lo era prima dell incidente. Ma come potevo ritrovarmi li , in carne ed ossa  , se ero morto ben due anni fa?
Non riuscivo a darmi una risposta plausibile.
Erano ormai le due, Clare sarebbe uscita a momenti dalla scuola e io dovevo parlarle di tutto questo.
Esco velocemente dalla camera , percorrendo un lungo corridoio giallo zafferano e raggiungo la porta di massiccio legno,  colorata di un bianco spento.

Il Futuro gia avvenutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora