Chapitre 6

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-Sky?-
Mi lamentai coprendomi la testa con il cuscino.

-Mh..-
Grugnì in risposta.

-Sky.-
Alzai la voce sperando si svegliasse ma non ricevetti nessuna risposa.

Mi allungai prendendo un cuscino che mi era caduto sul pavimento e glielo lanciai contro.

-Eh?!-
Si alzò.

-La tua fottuta sveglia.-
Fui io quella a grugnire questa volta.
Si allungò sul suo telefono e la spense sospirando.

-Grazie.-
Risposi girandomi dall'altra parte del letto.

-Merda, sono le 10.00-
Imprecò correndo in giro per la stanza.

-Cos'hai ora?-
Piagnucolai sentendo tutto il casino che stava facendo.

-Sono in ritardo per la prima lezione dell'anno.-
Mi sedetti nel letto sbadigliando.

-Cosa stavi facendo ieri notte? Sei stata sveglia fino all'una prima di andare a letto.-
Chiese Sky infilandosi velocemente la maglietta.

-Larry mi ha chiamata.-
Risposi stiracchiandomi.

-Cosa voleva?-
Chiese mettendosi due calzini diversi prima di allacciarsi le scarpe.

-Niente, sono abituati a parlare con me la notte.-

-Ow, che cosa carina.-
Commentò riempiendo la borsa di cartacce varie.

-Ci vediamo dopo, devo correre.-
Annuii.

La salutai e mi ridistesi sul letto.
La mia lezione iniziava alle 11.00 quindi avevo circa mezz'ora solo per me.
Mi alzai con calma mangiando una baretta ai cereali che tenevo per sicurezza dentro lo zaino in caso d'emergenza.
Mi soffermai su un peluche all'interno dello zaino che non avevo visto prima.
Mi sedetti nel letto e tirai fuori dallo zaino l'orsacchiotto di peluche che i ragazzi si portavano sempre via con loro.
C'era un piccolo bigliettino attaccato al collare dell'orso scritto in penna nera.

"Cara Isabelle, sappiamo che sei in ansia per quella scuola così abbiamo deciso di lasciarti Patro come porta fortuna. Curati di lui e ricordati di non lasciarlo mai da solo. Prendi esempio da LarryBear e mettilo in tasca. Con affetto L&L"

Sorrisi e avvicinai Patro al mio naso sentendo l'odore col quale i ragazzi si cospargevano.
Presi i vestiti coi quali avrei dovuto passare la giornata e mi spostai nel bagno iniziando a prepararmi.
Lasciai i capelli ricci senza toccarli troppo e mi truccai con un pò di rossetto rosa pallido e mascara.
Mi lavai i denti e passai ai vestiti.
Indossai una maglietta nera aderente a maniche corte ed un paio di jeans.
Presi la camicia che avevo indossato la sera precedente e me la infilai tirando su le maniche.
Ritornai in camera e mi infilai un paio di scarpe da ginnastica comode per ballare e mi preparai per uscire.
Mi soffermai sul ciglio della porta prima di fare retromarcia ed infilare patro nella tasca della camicia, uscendo definitivamente dalla stanza.
Le lezioni sarebbero state al piano di sotto nell'aula di danza dove avrebbero ospitato tutti gli alunni ballerini.
Iniziai a scendere le scale quando una voce alle mie spalle mi fece trasalire.

-È lei? Credo proprio di si.-
Mi girai trovandomi davanti a due ragazze abbastanza magre.

Una aveva i capelli biondi e l'altra mori.
Sembravano entrambe stronze.

-Sei tu Isabelle Bourgeois? La sorella dei Les Twins?-
Sorrisi leggermente ed annuii.

Presto il sorriso svanì.

-Allora è vero che hanno fatto entrare una raccomandata come te in questa scuola. Non lo sapevi che bisogna avere del talento per ballare qua?-

-Come il tuo di succhiare i cazzi?-
Una voce che conoscevo rispose al posto mio.

Presto una ragazza dai capelli rossi mi affiancò appoggiando il gomito alla mia spalla ammiccando.

-Chi cazzo sei tu? Nessuno sta parlando con te.-

-Isabelle è mia amica quindi se le vuoi rompere il cazzo devo prima vedertela con me.-

-Non sono io quella che ha sfruttato i propri fratelli per entrare.-

-Scusa, non mi ricordo eri tu quella che si stava fottendo il preside quando sono andata in bagno? Immagino sia così che sei entrata qui.-

La ragazza bionda ossigenata arrossì di colpo e così fece anche la mora accanto a lei.
Si girò indignata ed iniziò a camminare furiosa lontana da noi.

-E non vantarti per i ragazzi che hai ai piedi, la merda attira tante mosche!-
Urlò prima che girassero l'angolo.

Mi girai a guardare Allie con un sorriso stampato in volto ma prima che la potessi ringraziare mi rivolse un occhiolino.
-Devo andare ad imbrattare qualche muro, ci sentiamo.-
Mi salutò agitando una bomboletta spray.
La salutai e mi rigirai, andando in classe a testa alta.

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