Chapitre 16

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Sky's P.O.V.

Entrai in camera venendo accolta da dlela musica estremamente alta.

-Isabelle?-
Urlai cercando di farmi sentire.

-Eh?-
Rispose a tono dal bagno.

-Perchè tutta questa musica?-
Chiesi continuando ad urlare.

-Mi stavo allenando.-
Rispose senza abbassare il tono della voce.

Mi distesi a letto con quella musica Hip Hop ricca di ritmi alle orecchie e chiusi gli occhi mettendomi le mani alle orecchie.

-Oh, andiamo. Non è così male.-
Disse Isabelle uscendo dal bagno con solo un accappatoio addosso e i capelli ricci erano completamente sparati in aria.

-Cosa?-
Chiesi riaprendo gli occhi.

-La musica.-
Disse stoppando la canzone dal telefono.

-Non credo sia così fastidiosa da doverti tappare le orecchie.-
Disse ridendo.

-Sono solo stanca.-
Risposi sbadigliando.

-Allora che hai fatto a lezione?-
Chiese sedendosi nel suo letto e sfregando i suoi capelli con un asciugamano.

-Niente, io e Amber dobbiamo imparare una canzone in una lingua straniera per la prossima lezione e non sappiamo che fare.-
Si illuminò.

-Vi insegno una canzone in francese! Non sono brava a cantare ma almeno vi do una mano con gli accenti.-

-Non saprei.-

-Oh andiamo, senti questa.-
Si piegò sul telefono e cliccò sullo schermo un paio di volte facendo partite una canzone.

Mi sedetti e mi concentrai sul ritmo.
Ascoltai le parole che comunque non sarei riuscita a capire.

-Cosa dice la prima frase?-
Chiesi cercando di farmi un idea sul significato della canzone

-J'ai retrouvé le sourire quand j'ai vu le bout du tunnel.-
Rispose.

La guardai più confusa di prima.

-Ma in Canada non fate francese?-
Chiese ridendo.

-Non mi sono mai impegnata.-

-Vuol dire: Ho ritrovato il sorriso quando mi sono visto alla fine del tunnel.-

-Mh..-

-Dovremo lavorarci su.-
Risi.

-Sto morendo di fame.-
Isabelle si lamentò mettendosi una mano sullo stomaco.

-Andiamo a mangiare qualcosa.-

-Prima però devo passare un attimo per la segreteria e prendere dei documenti.-
Dissi facendola annuire.

Mi alzai e guardai Isabelle riprendere Patro ed infilarselo in tasca.

-Puoi lasciare qua l'orsetto, non ti uccideranno mica se non te lo porti dietro.-

Lei sembrò ignorarmi ed uscii dalla camera a testa alta accompagnata dal suo peluche portafortuna.
Non potei fare a meno di ridere e la seguii dirigendomi in segreteria.

-Che documenti devi prendere?-
Chiese affiancandomi davanti al balcone.

-Nulla di importante, solo una cosa che riguarda la frequenza delle lezioni. Mi ha chiamata la mamma di Amber dicendomi di ritirarla perchè si erano sbagliati quando l'avevano firmata.-
Annuì e mi girai verso la vecchia donna seduta dietro al balcone.

Non ci misi molto a ritirare i documenti che mi servivano ed una volta averli presi mi dirissi accompagnata da Isabelle fuori dall'istituto.

-Ti ho sentita ieri sera, sei stata sveglia al telefono fino alle tre del mattin...-
La mia voce venne interrota da una voce profonda alle mie spalle.

-Sky?-
Mi girai e fui sorpresa di incontrare quegli occhi marroni che non vedevo da una vita.

-Calum!-
Mi avvicinai e lo abbracciai.

-Da quanto tempo.-

-Non ci vediamo da 16 anni.-
Disse lui sorridendo.

Mi rigirai.

-Isabelle, lui è Calum.-
La guardai ed era ferma ad osservare Calum.

Lui stava facendo lo stesso con lei ma il suo sguardo era sicuramente più perso.

-Vi conoscete giá?-
Chiesi senza ricevere risposta.
Entrambi sorrisero senza distogliere lo sguardo confondendomi ancora di più.

-Lo prendo per un sì.-

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