Chapitre 9

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-Isabelle!-
Sky mi prese per il braccio.

-Ti abbiamo cercata dappertutto, dov'eri finita?-

-Scusa, devo correre non posso aspettare.-
Mi scusai con loro e mi allontanai per percorrendo il corridoio arruvando alle scale.

-Cos'è successo?-

-Ho perso Patro, lo devo trovare.-
Risposi iniziando a scendere le scale il più veloce possibile.

Non potevo perdere l'unico ricordo che i miei fratelli avevano di nostra madre.
Si fidavano di me e avevo combinato un'ennesimo casino.

-Patro?-

-Non ho idea di cosa stia dicendo.-
Potei sentire le ragazze parlare tra di loro ma non mi interessava.

Percorsi tutte le scale e cercai la classe dove mi trovavo prima di tornare in camera mia.
Entrai ed iniziai a percorrere ogni angolo della stanza strisciando per terra sperando di trovarlo.

-Sono fottuta.-
Tirai un calcio ad un banco e
mi passai una mano tra i capelli sospirando non avendolo nemmeno trovato nemmeno qui.

Sospirai ed uscii dalla classe chiudendo la porta alle mie spalle e mi sedetti per terra toccando il muro freddo con la schiena.
Appoggiai alla parete e pensai a cosa dire ai ragazzi.
Era il loro ed il mio portafortuna, mi avrebbero uccisa se avessero saputo che dopo neanche una mattinata l'avevo giá perso.
Alzai lo sguardo guardando l'atrio della scuola soffermando la mia attenzione su un ragazzo abbastanza alto dai capelli mori che indossava una camicia rossa, intento a raccogliere un oggetto da terra vicino la segreteria.
Strinsi gli occhi cercando di mettere a fuoco l'oggetto e notai subito un paio di orecchiette bianche.

-Patro!-
Urlai facendolo trasalire e girare verso la mia direzione.

Mi alzai dal pavimento e corsi in contro al ragazzo togliendoli l'orsacchiotto dalle mani.

-Ehm..credo sia tuo.-
Disse passandosi una mano sui capelli.

-Si, grazie mille. Non sai quanto ti sono grata in questo momento.-
Lo sistemai dentro la tasca e lo assicurai ai jeans con una molletta.

Alzai lo sguardo e incontrai un paio di occhi scuri leggermente a mandorla.

-Mi verrebbe da chiederti cosa ci fai con un peluche ma credo ti risparmierò la risposta.-
Risi.

Allungò la mano verso di me.

-Piacere, Calum.-
Strinsi la mano.

Il suo accento era molto marcato a differenza dall'accento di Amber e di Allie.
Era simile a quello di Sky.

-Sei Australiano?-
Annuii.

-Come fai a saperlo?-

-Una mia amica viene dall'Australia ed il suo accento è simile al tuo.-
Sorrisi.

-Anche il tuo è particolare.-

-Sono Francese.-
Una voce acuta interruppe entrambi e presto una ragazza dai capelli blu corse verso di noi completamente in panico.

-Eccoti! Vieni, ti prego. Amber è andata fuori di testa.-

-Cosa? Che è successo?-

-Niente un momento era seduta nel tuo letto a parlare e dopo un secondo era che sclerava lanciando oggetti. Non ha mai fatto così.-
Mi prese per il polso tirandomi.

-Ti prego sbrighiamoci.-
Mi portò verso le scale e mi girai dando un ultina occhiata a Calum confuso tanto quanto me.

Gli rivolsi un piccolo sorriso prima di iniziare a salire le scale di corsa per arrivare in camera nostra il prima possibile.
L'aprii con la chiave che portavo sempre in tasca e venni accolta da Amber che piangeva ed urlava mentre Allie cercava di tranquillizzarla.

-Amber, Amber cos'è successo.-
Cercai di attirare la sua attenzione senza avere successo.

-Voglio..solo..sfogarmi..-
Disse cercato di rimanere calma.

-Non ti aiuti così..-
Pensai a cosa fare.

-C'è un aula di musica qui vicino?-
Chiesi.

-Si perchè?-
Rispose Sky confusa.

-Datemi delle bacchette ed una batteria. Vi prometto che riuscirá a sfogarsi.-

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