12. Linda

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Firefly - Ed Sheeran

I fili d'erba bagnati dalla rugiada le solleticano il palmo della mano. Alza gli occhi verso il cielo e il sole le fa stringere le palpebre. È tutto più sereno da qualche giorno, nonostante sia novembre.
Si sposta indietro poggiando la schiena al tronco dell'albero e si bea dell'ombra della sua fitta chioma. Continua a far scorrere la sua penna sulla pagina del libro annotandosi i suoi pensieti accanto a quelli dell'autore.
Sente un fruscio nel prato, causato probabilmente da dei passi. Passi pesanti.
Passi di chi indossa degli anfibi.
Alza la testa verso il ragazzo in piedi, stacca gli occhi dal romanzo e posa la sua penna.
"Eccoti" sorride per poi alzarsi e mettere l libro nella sua tracolla nera.

"Lin!" esclama per catturare la sua attenzione e si inginocchia per raccoglierla in un abbraccio.
La bambina dai capelli biondo cenere legati in un ordinata treccia e il vestito di un candido verde corre verso di lei e le butta le braccia al suo collo.
Amelia le accarezza la schiena e sorride, le era mancata. La poggia a terra e Lin la guarda dal basso, "che libro mi hai portato stavolta?" chiede curiosa.
"Pensiamo dopo al libro, ti ho portato un nuovo amico" risponde mettendo a terra la bambina e spostandosi scoprendo Genn imbarazzato "ciao" mormora lui titubante.
La piccola lo guarda aguzzando gli occhi. Fa una smorfia corrucciando le labbra e muovendole a destra a sinistra con aria di chi sta pensando, pronto a prendere una decisione. Scioglie il viso in un sorriso radioso e lo sguardo allegro, va verso Gennaro e gli prende la mano stringendo le sue piccole dita intorno al suo indice "ti faccio vedere i miei giochi" dice avviandosi verso la porta di casa seguiti da Amelia che ridacchia. Genn si gratta la nuca facendosi trascinare dalla bambina.
Abbandonano il giardino dove Lin stava giocando sull'altalena ed entrano in casa. "Amelia!" saluta una signora dal viso dolce e degli occhiali da vista calati sul naso, cammina a passo svelto lungo il corridoio e l'abbraccia e la guarda con un sorriso così genuino. Si volta verso il ragazzo e gli porge la mano, lui la stringe leggermente a disagio e mormora "piacere, Gennaro", la signora gli scuote un po' la mano e "Io sono Marta, la mamma affidataria di Lin" sorride.
"Camera mia è lì, devi vedere i miei giocattoli" dice improvvisamente la bambina dal basso tenendo Genn per la manica. Lui si gira verso Amelia guardandola spaesato, lei annuisce e in pochi secondi Gennaro e Linda sono spariti.
La donna dai capelli spenti invita Amelia ad entrare nel salotto, si siedono al tavolo e le prende la mano tra le sue. "E' passato un anno" dice malinconica.
"Già" sbuffa Amelia con gli occhi bassi.
"A Lin manca molto" fa un sorriso amaro con lo sguardo perso nel vuoto.
"Anche a me".

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Capitolo di passaggio per qualche chiarimento, una prima parte circa. Abbraccio.
Fatemi sapere che ne pensate e cosa state deducendo ow ♡♡

I'm the dark side || Urban StrangersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora