Message - Coldplay
La stanza è buia, come suo solito. Ad Amelia ha sempre trasmesso calma e malinconia quella camera. Ma non ora. Non ora che Genn è con lei.
Ora in quello spazio aleggia tenerezza e scintille. Emozioni nuove che si muovono come onde negli animi dei due.
In quella stanza Amelia ha sempre respirato ricordi. È sempre stato il suo covo scuro dove togliere la maschera.
Non ora. Ora non è più così cupo con le stelline di plastica fluorescenti che Genn ha attaccato ai muri.
Guardano entrambi il soffitto stretti nel letto di lei, i loro respiri lenti si mischiano all'aria profumata di lavanda. Quella che ha messo Genn nei vasi della camera. L'ha raccolta quel mattino stesso dal vivaio del nonno. Appena l'ha vista ha pensato a lei.
La lavanda emana un profumo forte, ma delicato. Un profumo che si diffonde facilmente nell'aria. Ma quando la tocchi, questa si sgretola. È debole vista da vicino.
"Potremmo andare a vederle un giorno" sussurra Genn. I suoi occhi sono persi nel soffitto 'chissà cosa vedono' pensa Amelia. Vorrebbe averli per un giorno i suoi occhi. Avere la visione del mondo di Gennaro.
Lei annuisce sorridendo. Sono passati quattro mesi. Ed è felice, è riuscita a staccarlo davvero dal ramo. L'ha spinto senza accorgersene ad avere coraggio. Ad essere intraprendente, spontaneo, impulsivo. Gli ha fatto capire che ha volte gli schemi ti portano in alto, ma non alla felicità.
"Mi piacciono i tuoi quadri" dice poi piano sorridendo al vuoto. "Esprimono libertà" continua con il suo braccio dietro al suo collo e la sua testa sul petto.
"Come combini i colori, è un armonia così bella che ti fanno venir voglia di essere nel disegno" si gira e la guarda. Ha un sorrisetto dolce sul viso. Anche il viso di Amelia è armonico, pensa.
"Grazie" ringrazia inclinando la testa poggiando l'orecchio sul suo torace e ascoltando i suoi battiti. 'Quale di questi battiti è dedicato a me?' si chiede.
"Mi farai mai un disegno?" lei lo guarda e sorride. Si alza dal letto e va ad accendere la luce. Genn si siede confuso e stringe gli occhi data l'improvvisa luce. Tutto torna luminoso ora. I quadri alle pareti. I fiori che le porta lui. Le frasi che insieme hanno scritto sulla parete bianca. Foto. Foto della sua famiglia. I suoi amici.
Marina. Linda. Foto di loro due. Le loro facce buffe in primo piano incorniciate sulla scrivania. Il loro bacio dalla cima della città catturato e ora lì, sulla sua libreria.
Quella camera parla di lei. Della sua vita. Di loro.
Apre l'armadio ed estrae una tela coperta dal lenzuola, allarga le braccia e la porta sul cavalletto. La posiziona e fa segno a Genn di avvicinarsi.
Appena è in piedi di fronte all'oggetto lei toglie il lenzuolo e l'espressione confusa si trasforma in stupore e ammirazione.
Il suo sguardo duro e le labbra rosee sono riprodotte in modo verosimile sulla tela.
Il suo viso è circondando da ombre scure e foglie che volteggiano cullate dal vento. Nota poi gli occhi bianchi, vuoti. Senza nessuno strato di colore.
Fa per parlare ma lei lo precede "mi mettono in difficoltà, non so mai che colori metterci" sbuffa infastidita grattandosi la nuca. "A volte sembrano attraversati da un bagliore, altre sembrano cupi, non so come colorarli".
Lui sorride alzando un lato della bocca. "Lo adoro" la abbraccia inaspettatamente. Sfrega i suoi capelli sulla sua guancia abbassandosi intenerito.
"Lasciali così gli occhi" mormora facendo sfiorare i loro nasi. "Trasmettono mistero" sorride sulle sue labbra.
"È quello che sei" dice lei portando le sue braccia al collo del ragazzo e facendo congiungere i loro sospiri.
"Quella sei tu" ribatte tra gli ansimi stringendole la vita.
Amelia ridacchia scuotendo leggermente la testa.
Loro sono un mistero. Che non sarà mai svelato, perché uno è la chiave dell'altro.---
Ridete con me che ho scoperto che questa ship si chiama "Amenn".
Btw, ditemii che ne pensate di questo capitolo e dei precedenti.
Un abbraccio ♡
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I'm the dark side || Urban Strangers
FanfictionDalla morte di Marina, Amelia decise di non legarsi più a nessuno. Perchè le relazioni fanno male. Ti affezioni alle persone, ma in un modo o nell'altro se ne vanno e ti lasciano spaesato a chiederti perchè. Ti feriscono con affilate lame i sentimen...