Capitolo 3

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Il messaggio era di Matteo.
Quel Matteo. Oddio. Non ci credo! Matteo?! Sexi fregno Matteo?!
Non sapevo nemmeno che aveva il mio numero. No aspetta. Non sapevo nemmeno che sapeva de LA mia esistenza!
Misi a freno l'emozione, che non fu facile, e lessi il messaggio:
*Hey Celeste,
Sono Matteo :).
Volevo chiederti se ti andava un giorno di questi di uscire con me. Penso che sei molto carina e vorrei conoscerti meglio :).
Rispondi presto,
Matteo ♡*.
OH MIO DIO! NON CI POSSO CREDERE!!!!!
Matteo che vuole uscire con me?! Sìsìsì.
Il mio cuore andava a mille. Non smetteva più.
Urlai talmente forte che il mio fratellino corse fino in camera mia per vedere se mi fosse successo qualcosa o avessi visto un ragno (che mi davano moooolto i nervi).
Marco: We, ma stai bene ? Cosa è successo? C'è un ragno?
Io lo presi, misi la sua testa sul mio petto e lo strinsi, lo strinsi così forte che era difficile per lui liberarsi. Lo scuotevo a destra e a sinistra per la stanza urlando e saltando dalla gioia.
Lui riuscì a liberarsi.
Marco: Ma che ti prende?
Io: Marco, tieniti forte. Matteo mo ha chiesto di uscire.-gli dico con gli occhi a cuoricino.
Marco: chi è Matteo?
Io: Forse il ragazzo più bello della scuola? - presi il telefonino e gli mostrai una sua foto.
Fece un sorriso disgustato, quasi vomitava.
Io: che hai? Ti senti male?
Marco: no è che, MA TU NON SEI FIDANZATA?!.-disse puntandomi il dito contro.- vuoi forse tradire David?
Io lo guardai sbalordita, e scoppiai in una fragorosa risata.
Io: David?! Ahahahahahaha ma sai anche tu che siamo solo amici... cioè, lo spero.
Non sapevo esattamente se eravamo amici. Fino all'anno scorso ci scambiavamo solo qualche sorriso, di cortesia più che altro, dato che eravamo vicini di casa, nonché compagni di scuola; poi questa estate avevamo legato un po' di più, fino ad arrivare a oggi, che siamo usciti e, non so perché, ma mi rattristai al pensiero di un nessun bacio.
Marco penso che si accorse e questo, perché subito dopo mi diede un bacetto sulla guancia sussurrandomi "tu e David stareste bene insieme, quel Matteo non mi piace; mandalo via e stai con David."
A quelle parole mi rabrividiì.
Davvero io e David stavamo bene insieme? E perché ora mi era apparsa una scena di me e David che ci baciavamo? Scossi la testa. No, io e lui proprio no. Feci un movimento di disapprovazione con la testa e guardai in basso.
Marco vide tutto (Bè ovviamente, stava davanti a me), mi diede un altro bacetto e andò a dormire.
Cosa che seguitai a fare anche io.

Il giorno dopo, in classe, Viola e Stella si misero sedute vicino a me (avevamo I banchi a 3 nella nostra classe): Stella alla destra e Viola alla sinistra, e iniziarono a riempirmi di domande.
"Com'è andata? Siete fidanzati? Vi siete baciati? S'è dichiarato? " Che io ovviamente risposi con un "bene. No. No. Perché avrebbe dovuto?" Chiedo con faccia perplessa.
Stella: Bè, perché è innamorato xi te. Che domande!
Io scoppiai a ridere e tutte e due mi riguardarono come se fossi un alieno.
Luca: Hey Cel, ci sta Mister muscolo che ti vuole.
Mister Muscolo è il soprannome che Luca dava a Matteo. Gli stava sul cazzo. Troppo!
Ma penso che fosse anche ricambiato il star sul cazzo.
Viola e Stella mi riguardarono sbalordite.
Stella: Perché ti vuole?
Viola: È successo qualcosa?
Con tutte le domande su David è l'appuntamento, m'ero proprio scordata del messaggio di Matteo.
"Torno subito e vi spiego tutto" e andai da lui.
Mi voleva solo dare il buongiorno e mi aveva portato una merendina presa dalla macchinetta. Non era nulla di che, ma fatto da lui, era stupendo. Poi cazzo! I suoi vestiti erano meravigliosi. Lui era meraviglioso. Maglietta stretta verde fluo, così aderente che si notavano i suoi pettorali; jeans calati e scarpe Vans rosse.
Meraviglia. Emanava un odore di muschio, che a me faceva perdere la testa.
Poi ci salutammo e mi diede un bacetto sulla guancia.
Tornai dalle mie amiche e gli raccontai dì ieri sera, del messaggio e anche della "conversazione " con Marco.
Le mie amiche applaudirono l'audacia di Marco, e gli scapparono anche delle risatine.

Terza ora.
Ora buco.
Secondo giorno e scuola e già un professore manca. Che gran botta di culo!
Magari fosse così tutti i giorni!
Non eravamo l'unica classe ad avere ora buca a quanto pare.
Mentre parlavo con i miei amici in classe, mi dovetti alzare per andare a buttare la carta; i cestini erano posizionati accanto alla porta della classe, quindi ci dovetti passare davanti e vidi David, appoggiato al muro, posizionato davanti la mia classe.
Usciì un attimo per parlare con lui, ma vidi che era un po' strano.

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