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Dedicato a @okilnaila
*biiip...biiip...biiip...*
Quel suono popolava la mia mente.
Mi sembrava di essere distesa.
Avevo un dolore lancinante alla testa e in ogni parte del mio corpo, non potevo muovermi dal dolore.
Non riuscivo ad aprire gli occhi, ma percepivo una potente luce sopra e davanti a me.
Mi dava il mal di testa.
A piano a piano riacquistai tutti i sensi, ma ancora non potevo muovermi né aprire gli occhi o parlare.
Insomma, percepivo tutto quello intorno a me, ma non potevo fare nulla.
Avevo già provato quella sensazione e non mi piaceva per niente.
Qualcuno mi teneva la mano, ma mi faceva male.
Avrei voluto urlare "non stringere così forte, mi fai male" ma non potevo parlare.
Riuscii a distinguere dei singhiozzi che conoscevo troppo bene.
Tom mi stava tenendo la mano e stava piangendo, ma cercava di trattenersi.
Sentivo Beth che gli parlava, probabilmente lo stava rassicurando.
Diceva che non era colpa sua e che sarei stata bene.
Ma gli diceva anche di tornare al letto perché doveva riposare.
E Tom rispondeva che doveva stare con me.
Ad un tratto sentii un singhiozzo, più forte di prima e diverso.
Mamma doveva essere appena arrivata perché Tom lasciò la mia mano e tirò su col naso "Tom prendi un fazzoletto" avrei voluto urlare, ma non potevo parlare.
"Mamma, mi dispiace così.... ".iniziò Tom, ma mamma lo zittì e corse da me.
"Non parlare, sta zitto. Non avrei dovuto farvi uscire, ma tu dovevi stare più attento.
Ad ogni modo non sono troppo arrabbiata con te. È colpa mia."
Era arrabbiata con se stessa, potevo sentirlo.
Doveva aver abbracciato Tom, e gli aveva detto di andare nella sua stanza a riposare.
"Salve Mrs. Nox, sua figlia si riprenderà. Se fosse così gentile da lasciarla un attimo potrei aggiornarla sulla sua situazione..."
Un dottore.
Ero in ospedale.
Il dubbio mi tormentava.
Volevo sapere cosa era successo, ma più di tutto volevo svegliarmi.
Dopo qualche minuto, mia madre tornò in stanza, singhiozzante.
"Bene, piccola, sei in coma...hanno detto che di solito si riesce a sentire quello che gli altri dicono, beh, se è così sappi che mi dispiace tanto. Non avrei dovuto lasciarvi andare, siete ancora dei bambini. I miei bambini. Dal momento in cui ho saputo che vi avrei avuto ho iniziato a proteggervi facendo diete per tenervi in salute già da dentro la mia pancia. Da piccoli vi vestivo con 5 strati in inverno e vi ricoprivo di protezione 50+ al mare. Vi tenevo in braccio per attraversare, e quando siete cresciuti vi obbligavo a tenermi la mano. Mi assicuravo che non mangiaste i sassi per strada, vi davo il bacio della buona notte ogni sera, e ogni sera vi rimboccavo le coperte e vi raccontavo una storia. Mi sono sempre preoccupata che non litigaste e che vi voleste bene tra fratelli e che vi prendeste cura gli uni degli altri. Quando è successo quello che è successo con Trent e papà ho iniziato a cedere. La mia protezione e il mio amore non era bastato a salvarli. Mi sono odiata, profondamente, e mi sono promessa che vi avrei protetti.
E invece sono stata una pessima mamma un'altra volta. Avrei dovuto sapervi dire di no, proteggervi. Ho acconsentito a mandare i miei bambini in quella discoteca dove ti hanno quasi violentata e uccisa e dove hanno picchiato a sangue tuo fratello. Ancora una volta non sono stata capace di proteggervi. Mi dispiace tanto, bambina mia..." pianse tanto.
Avrei voluto dirle che non era stata colpa sua, che era un'ottima mamma, la migliore del mondo e che non doveva odiarsi, ma non potevo parlare.
"Ora devo andare da Tom, ma appena posso torno da te, okay? Tranquilla piccola, torno subito. "
Mi diede un delicato bacio sulla testa e se ne andò.
In quel momento qualcun'altro entrò nella stanza.
Sentii un rumore di tacchi e mi chiesi chi potesse essere.
Quel qualcuno gettò violentemente la borsa sulle mie gambe, provocandomi una fitta di dolore.
Potevo percepire il dolore e non potevo evitarlo.
"Guarda come ti sei ridotta. Se Max fosse qui ora..." non riconobbi la voce.
"Ma certo, tu non mi conosci. Bene, mi presento. Sono Amy, la vera ragazza di Max. Eh già, ti ha ingannata, per tutto il tempo. Voleva solo la popolarità, sperava di conoscere i tuoi fratelli, o dovrei dire 'tuo fratello' ?" Rise in modo stridulo.
Onestamente non mi interessava che Max avesse un'altra ragazza, non l'avevo mai amato. Però mi ferii quello che disse dopo.
"Come pensavi di poter piacere a qualcuno? Insomma, ti sei vista? Dove ci sei tu ci sono disastri e morte. La morte ti segue come un'ombra. Sei incasinata, non ti vedi? Sei un disastro. A chi potresti piacere? oddio, mi sta chiamando Max! Ora devo proprio andare, è stato un piacere!"
Avrei voluto dirle "vai tranquilla, vai pure affanculo." Ma non potevo parlare.
Questa cosa iniziava ad infastidirmi.
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Spazio autricee
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Spero vi piaccia AHAHA
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Auguri a tutti e chiedo scusa se non ho postato prima ma non ho aperto libri e tra due giorni inizia scuola *uccidetemi*

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 05, 2016 ⏰

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