- CAPITOLO 12 -

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• Vorrei svegliarmi, voltarmi, trovarti, iniziare ad amarti, mentre tu ancora dormi. Portarti la colazione darti un bacio sulla fronte e dirti 'buongiorno amore mio'. •
___________________________Il nostro aereo era appena atterrato all'aeroporto di Los Angeles, avevo sentito Elizabeth tramite telefono, e mi aveva detto che qualcuno ci sarebbe venute a prendere. Molto probabilmente Will, penso.
Vidi una macchina nera arrivare, il finestrino si abbassò, e come pensavo, la figura che mi si presentò davanti fu quella di Will.
"Lui chi è?" bisbigliò Greta.
Già per lei questo è bisbigliare, ma in realtà stava letteralmente urlando.
Will, che giustamente aveva ascoltato, si presentò.
"Will Grier" sorrise.
Ah, si è presentato e Greta aveva parlato italiano... Figuriamoci se l'avesse detto in inglese!
Entrammo in macchina e partimmo.
Elizabeth mi aveva anche detto che le due ragazze potevano stare benissimo nella camera degli ospiti. Quindi Clarissa chiamò l'hotel e annullò la prenotazione. Beh? Direi che per ora meglio di così non poteva andare.
Arrivammo a casa e Will suonò il campanello.
"Ah, che casuccia" si lasciò scappare Clarissa. Sempre la solita.
Fortunatamente anche Greta sapeva parlare molto bene inglese.
Clarissa andava al tecnico-turistico, mi sembra logico che lo sappia parlare, quindi approssimativamente grandi problemi non ce ne dovrebbero essere.
Ci venne ad aprire Elizabeth.
"Melissa tesoro, come stai?"
"Bene Beth, grazie e tu?"
"Tutto a posto"
"Loro sono Greta e Clarissa"
"Oh, ciao ragazze io sono Elizabeth, sono molto felice di ospitarvi, entrate pure"
Greta entrò con la sua solita finezza che non vi dico, mentre Clarissa stava guardando ogni singolo dettaglio di quella casa.
"La stanza per gli ospiti è di sopra, sistematevi come volete e con calma, ora chiamo Nash ed Hayes così vi porteranno le valigie su"
Dopo averli chiamati scesero giù.
Ed eccolo lì, che scendeva le scale in tuta come se stesse sfilando su una passerella.
"Ah, quello è Nash? No perché se è così vado subito a presentarmi" sussurrò Greta, fortunatamente in italiano.
"Si, ma stai zitta per favore, evitiamo"
Appena alzò lo sguardo i suoi occhi, ora più azzurri e lucenti, risplenderono nei miei, creando un contatto visivo.
Scese le scale di tutta fretta e mi venne in contro. Io gli saltai in braccio.
"Mi sei mancato maledettamente troppo" sentivo che un sorriso si era formato suo suo volto.
"Anche tu Mel, così tanto!"
Restammo così per un altro po', nel frattempo Hayes si era già presentato e Skylynn aveva fatto la sua entrata in scena.
"Ora sarà meglio che mi presenti, sai, non vorrei fare la figura del maleducato"
Dopo essersi presentati andammo tutte e tre nella camera degli ospiti per sistemare la roba.
"Certo che ti è capitato proprio bene eh!" sorrise Greta.
"E poi anche il piccoletto non è da meno" aggiunse Clarissa.
"Guarda che Hayes ha solo un anno in meno di noi eh" risi.
"Ah, allora si può fare" sempre la solita.
"Allora, dove passeremo il capodanno?" domandò Greta.
"Non lo so, penso che o staremo qui con tutti gli amici di Nash, oppure andremo nella casa di uno di loro" risposi.
"Ah, quindi ora non bastano Nash e il fratello, ma anche gli amici fighi."
"Gre ma che ne sai se sono fighi?"
Clarissa mi guardò con una faccia stranissima. Era da fare una foto.
"Okay si, sono fighi anche loro"
"Lo sapevo" affermò Greta piena di sè.
"Mh, tipico"
Sistemammo tutto e dopo aver finito uscimmo per fare shopping. Nessuna delle tre aveva qualcosa di perfetto per capodanno.
"Uh entriamo qui, ho sentito che questo è uno dei negozi più belli di tutta Los Angeles" Clarissa aveva gli occhi a cuoricino come l'emoji di whatsapp.
"Okay" facemmo in coro io e Greta.
Provammo una serie di vestiti e Clarissa dopo averne provati quattro trovò il suo.
Era bellissima. Il vestito era rosso, ma un rosso delicato, non quello che da all'occhio, stretto sopra così da fasciarla a perfezione, che cadeva largo sotto e con una scollatura a V dietro. Quell'abito le metteva in risalto tutto quello che aveva.
Per Greta fu un po' più difficile, infatti era ancora nel camerino. Liberi non ce ne erano più, così io ero sulla poltroncina seduta ad aspettare.
Poi mi ricordai di una cosa.
"Ah devo dirvi una cosa, mi sono appena ricordata" iniziai.
"Dica dica" scherzò Clarissa.
"Vai pure, ti ascolto"
"Il primo giorno di scuola ho.."
"Sbattuto contro un ragazzo, no, fatto ritardo, anzi, sei caduta in corridoio come un tacchino."
"Ehm no, mi dispiace deluderti Cla ma non è stato così, anche se ritardo l'ho fatto"
"Ah peccato" già infatti sarebbe stato meglio se fossi caduta no?! Grazie tante.
"Stavo dicendo, durante la prima lezione, quando sono arrivata in ritardo, mi hanno messo vicino ad una ragazza.."
"A cui piacciono le donne" strillò Greta.
"NO, ma che ti urliii"
"Scusa" disse facendo la finta offesa.
"Beh, quella ragazza era Storm"
"Storm? Oddio è qui a Los Angeles?" disse felice Clarissa.
"Si, si è trasferita a fine estate" spiegai.
"Oddio"
"Anzi, sapete che vi dico? La chiamo subito e la faccio venire qui, anche lei deve comprare un vestito, me ne ha parlato qualche giorno fa"
____
Arrivò dopo poco. Ci abbracciammo tutte e quattro.
"Da quanto tempo!" la riabbracciò Clar.
"Già, tantissimo!" Rispose Storm.
Continuammo a fare le prove, e finalmente Greta trovò il suo.
Non era un vestito, ma erano due pezzi.
Una gonna nera semplice che le arrivava a metà coscia e la fasciava, e una maglia, nera e semplice come la gonna, a maniche lunghe che le arrivava sopra l'ombelico.
Beh, con il suo fisico ci stava tutto.
Storm, essendo arrivata più tardi, ancora stava girando, mentre io iniziai le prove. Dopo aver scartato cinque vestiti decisi.
Era un vestito semplice, grigio scuro e a maniche lunghe, con la scollatura intrecciata dietro e che cade morbido a metà coscia.
Storm uscì da camerino dopo di me: aveva un vestito nero a maniche corte, la parte sopra aveva il colletto con dei brillantini, mentre la parte sotto era di pelle e cadeva morbido anch'esso a metà coscia.
Prendemmo tutte un paio di scarpe:
Eravamo pronte per il capodanno migliore della nostra vita.

The wave | Nash Grier (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora