- CAPITOLO 20 -

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• Ma se sorridi solo ad un suo messaggio, quando lo guardi meglio occhi, che fine fai? •
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È tutto così bello. Mi sento felice, veramente, in un modo a dir poco indescrivibile.
Con Nash andava tutto bene e sentivo Clarissa e Greta tutti i giorni su Skype. Era inverno e sentivo caldo. Queste nuove sensazioni tutte insieme avrebbero potuto farmi scoppiare.
Mi svegliai la mattina con la luce del sole che trapassava la finestra della mia camera, o quasi.
"Buongiornooooo" un Nash senza maglietta e tutto sorridente irruppe nella mia quasi stanza e si buttò sul letto.
"Nash mi stai facendo male levati, sei pesantee" urlai.
"Ah ma davvero? Va bene, la mettiamo così allora eh.."
Questa faccia non mi convinceva.
Infatti, dopo una decina di secondi iniziò a farmi il solletico.
Cercai di dimenarmi il più possibile e l'unica cosa che riuscii a fare fu far rotolare Nash giù dal letto.
Questa scena mi ricordò la giornata al parco, quando ancora non eravamo una coppia. Sembra passato un secolo.
"Ti prego basta" continuai a ripeterlo all'infinito fino a quando la piccola Sky sbucò da dietro la porta.
"Voglio andare al maree" urlò entusiasta all'idea.
"Sky non so se sia una buona idea proprio oggi" ehi aspetta, a me va di andarci uff.
"Ma dai Nash ti pregoo"
"Ho detto no, amore oggi proprio non si può."
"Ma perché, per favoreeeee" io e Sky lo stavamo praticamente implorando. Quella bambina ti contagiava con le sue idee e il risultato era che in quel momento avevo voglia di andare al mare.
"Va bene, ma muovetevi"
Si si si si si.
"Okay, esci, devo vestirmi"
"Guarda che non avrei guardato comunque" disse calmo mentre se ne andò.
Misi un paio di leggins ed una maglietta a maniche corte con sopra un giacchetto di jeans.
Mi infilai le vans e uscii dalla stanza.
"Buongiorno" dissi a Elizabeth che era intenta a preparare il pranzo.
Ma erano le 7 di mattina...
"Buongiorno tesoro, dove andate? C'è un movimento assurdo in casa"
Prima ancora che potessi prendere parola, Nash mi sorpassò.
"Sky voleva andare al mare e anche la seconda bambina di casa, quindi le volevo accontentare"
"Guarda che io potevo benissimo rimanere a casa eh" controbattei.
"No amore, tu vieni con me" mi baciò ancora.
"Avvisatemi quando siete arrivati e quando state tornando mi raccomando" disse Beth.
"Certo, ora andiamo dai" Nash prese Skylynn in braccio e mi prese per mano. Uscimmo dalla grande casa e ci infilammo in macchina.
"Siamo arrivati" esclamarono Nash e Sky entusiasti.
Due bambini, pensai.
"È incredibile che non ti abbia portata a vedere l'Oceano Pacifico appena tu sia arrivata"
"Vuol dire che la tua intelligenza si sta evolvendo"
"Ma come siamo simpatiche" si avvicinò a me, sempre di più.
"Dai spogliati, ci facciamo il bagno"
"Che cosa?! Ma siamo a gennaio!"
"Si vede che non sei mai stata in California" urlò correndo verso l'acqua per poi tuffarsi.
"Rimani con me a fare i castelli di sabbia?"
Quella bambina era così dolce, come si faceva a dirle di no.
"Certo!"
Iniziammo ad andare verso la riva per riempire i secchielli con la sabbia bagnata. Il castello stava venendo benissimo e avevamo quasi finito. Sistemammo le ultime cose mettendo le bandierine e facendo gli ultimi ritocchi, era perfetto. Bel lavoro Melissa! Brava anche Skylynn, certo..
Presi il telefono e feci una foto mandandola a mamma, papà e Erika.
Feci a malapena in tempo a rimetterlo in borsa che subito dopo Nash arrivò prendendomi in braccio a mo' di sacco di patate rivoltato.
"Torniamo subito Sky"
"Ti prego lasciam-" non riuscii a finire che l'acqua attutì la mia caduta.
"Ti odio Grier" affermai una volta riemersa.
"E io ti amo, mi dovrei preoccupare?"
"Mh, non so.. Tu che dici?"
"Io penso che quella che si dovrebbe preoccupare sei tu tesoro"
Iniziai a correre per raggiungere la spiaggia prima che lui avesse potuto prendermi, ma inciampai e caddi sulla sabbia. Nash cadde addosso a me.
"Mi dicono che sei brava a scappare si" mi prese in giro.
"Come ti amo" dissi sorridendo.
Tra bagni e castelli di sabbia, si era fatta l'ora di tornare a casa.
Raggiungemmo la macchina e partimmo, con tutti i finestrini abbassati e la musica altissima.
Alla radio partì History dei One Direction.
Iniziai a cantare in un modo che anche chi era vicino a noi con la macchina, nel traffico di Los Angeles, mi avrebbe potuto sentire.
Gli One Direction erano la mia band preferita, i miei idoli.
Ero riuscita a vederli una volta in concerto a San Siro, Milano, quel 28 giugno 2014. Papà mi aveva accompagnato fino a lì per rendere sua figlia la ragazza più felice al mondo.
Arrivati a casa, Nash prese le chiami e aprì la porta.
"Siamo tornatii" urlò sulla soglia della porta.
Era tutto più strano del solito, c'era un'aria strana in casa.
Notai due borse sul divano. Si, erano loro.
Greta e Clarissa erano tornate.
________🌸
Ciao belle personcine!
I'm hereeeee with a new part of the story che spero vi piaccia, non succede molto qui, ma si sta preparando qualcosa di interessante.
Mi farebbe molto piacere sapere le vostre opinioni sulla storia, i consigli saranno ben accettati!
Al prossimo capitolo,
-Alee💝

The wave | Nash Grier (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora