- CAPITOLO 21 -

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• C'è il momento in cui guardi una persona e capisci di aver trovato il tuo posto. Non è questione di chimica, non è istinto: è amore. È guardarsi e capire di essersi sempre cercati. •
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Lasciai cadere tutto quello che avevo in mano fino a pochi istanti prima.
"Vite miee" corsi loro incontro, queste ragazze erano due delle poche persone dalle quali non ero mai riuscita a stare lontano per più di qualche giorno.
Era indescrivibile il sentimento che provavo per loro. Non erano mie amiche, erano molto di più... Ma neanche sorelle bastava come termine. Le sorelle nascono sorelle. Noi no. Noi ci siamo trovate e subito dopo scelte.
Mi staccai dalle mie amiche.
"Ma perché non me lo avete detto?"
"Sorpresaa" urlarono.
Nash nel frattempo era dietro di me.
"Era una sorpresa" sussurrò sul mio collo abbracciandomi.
"Grazie, davvero" e lo baciai, apprezzavo davvero molto questo suo gesto.
"Ma con la scuola?"
"Abbiamo parlato con i vari professori e capiscono la situazione, quindi ci hanno lasciate partire"
"Oddio che belloo" le riabbracciai.
"Per quanto starete?"
"Una settimana" rispose Clar.
"Mi state abituando troppo bene"
Nel frattempo Nash era andato ad aprire la porta, a quanto pare qualcuno aveva suonato al campanello e io non me ne ero resa conto.
Tornò da noi con Cameron dietro di lui che si fermò a guardare Clarissa.
Sarebbero davvero una bella coppia quei due.
Salutò tutti e rivolse a Clar un sorriso a trentadue denti.
"Penso che voi tre dobbiate parlare di molte cose, noi andiamo di sopra" e fu così che io, Greta e Clarissa ci ritrovammo sul divano a parlare.
Ogni giorno in chat le aggiornavo su come procedeva la mia storia con Nash. Clarissa mi ripeteva quanto Cameron fosse assurdamente bello e Greta faceva la vaga non appena Shawn veniva nominato.
Iniziammo a parlare del più e del meno, tra aggiornamenti su cosa succedeva a scuola e discorsi sulle nostre vite private, era arrivata l'ora di mangiare.
"Ragazze vi dico in anticipo che ho preparato la pizza, ma non so quanto possa essere venuta bene" disse Beth mentre portava a tavola teglie intere riempite di pizza di ogni tipo.
Certo, non era come la pizza che ero abituata a mangiare in Italia, ma era buona dai.
La serata passò così e almeno per la prima sera io, Greta e Clarissa ci riunimmo in camera 'mia' per dormire.
Nash aveva chiamato anche Shawn e Matt e da quello che avevo capito sarebbero rimasti a dormire anche loro.
Ero contenta che il rapporto tra Nash e Matt fosse rimasto il solito. Anzi, oserei dire che era anche migliorato! Tra noi non c'era rancore ed era giusto che non ci fosse neanche tra loro, soprattutto per colpa mia.
Da quando ero a Los Angeles la mia vita aveva preso una piega ben diversa. Ero venuta qui per studiare e l'ultima cosa che avevo programmato era quella di trovare un fidanzato e farmi tanti nuovi amici. Stavo bene qui in California, ma la mia vita in Italia mi mancava. Da una parte non vedevo l'ora di tornare dalla mia famiglia e dai miei amici li a Roma, dall'altra avrei voluto portare con me tutto quello che avevo scoperto negli Stati Uniti.
Era tardi e io mi sentivo stanchissima.
"Sono le due di notte e io domani dovrei andare a scuola, non come voi due scansafatiche" sbadigliai.
"Hai intenzione di andare a dormire?" Chiese Greta.
"Spero tu stia scherzando" Clarissa era serissima.
"No, non lo so ho sonno" mi arresi.
"Loro stanno dormendo, non possiamo lasciarci scappare questa occasione" la capii all'instante.
"Venite con me, fate piano" sussurrai.
Scendemmo le scale e andammo in cucina.
"Prendiamo la panna" consigliai.
"No aspetta aspetta, non solo quella"
Prendemmo diverse cose e poi risalimmo.
Chiusi la porta della camera di Skylynn, non vorrei rischiare che si svegli.
Entrammo in camera di Nash e iniziammo la nostra opera.
Andai da Nash e gli iniziai a mettere lo smalto rosso. Presi gli acquarelli di Sky e gli pitturai la faccia. Poi passai a Matt, gli misi il rossetto e con la matita gli disegnai tutti cuori sulle braccia. Poi ebbi un'idea.
Vedendo Nash senza maglia tornai da lui e gli scrissi sul petto 'Ti amo', ed era vero: lo amavo.
Nel frattempo vidi Greta alle prese con Shawn: gli stava scarabocchiando la faccia con i pennarelli.
"Sembriamo delle ragazzine" dissi.
"Non guasta mai un po' di divertimento"
"Tutto questo mi ricorda quando eravamo al campo scuola l'anno scorso" rise Greta.
"Già, è stato uno dei momenti più belli della mia vita" sorrisi.
"Mh chissà perché" disse Clarissa.
"Se è quello che state pensando, Christian non c'entra niente" tornai seria.
In quel periodo io e Christian, il mio migliore amico, ci stavamo frequentando. Niente di lungo, era stata una storiella abbastanza breve, ma con il suo significato. Stavamo bene, ma poi capimmo che non poteva nascere niente di più di una splendida amicizia. Fortunatamente questo non cambiò il nostro rapporto precedente. Non c'era imbarazzo né niente. Eravamo sempre i soliti dei tempi delle medie.
POV'S CLARISSA
Cameron dormiva come un angioletto. Era bellissimo anche mentre dormiva.
Presi la panna e cercai di spruzzargliela intorno alla bocca ma la sua mano fermò il mio braccio. Ci guardammo, sorrise e, prima che il mio cuore si potesse riprendere, mi baciò.
"Prima dovresti assicurarti che la vittima stia dormendo" disse a bassa voce.
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Eccomi ancora qui. Mi farebbe tanto piacere sapere se la storia vi piace.
Comunque, volevo dirvi che più o meno siamo a metà. Manca ancora molto alla fine del primo 'libro'.
E poi Clar e Cam si sono baciatiii, ovvero: Cam ha baciato Clar.. Cosa nascerà tra i due??
Detto ciò, lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto. Ne sarei felicissima.
Al prossimo capitolo personcine carine,
-Ale💝

The wave | Nash Grier (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora