- CAPITOLO 16 -

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• Non ti prometto che sarà semplice, ma sono qui se vuoi rischiare. •
___________________________Aveva ragione. Non ero stata sincera.
Una parte di me, in fondo, aveva sempre provato attrazione verso Nash. Che fosse stata puramente fisica o altro. Quella parte di me, inconsciamente amava follemente il modo in cui quelle labbra si posarono sulle mie. Soffici e morbide.
L'altra parte di me, quella completante cosciente aveva il bisogno di parlare con Matt.
Ero sempre stata una persona corretta e non vedevo perché in questo caso avrei dovuto fare diversamente.
'Ehi Matt, dobbiamo parlare. Niente di cui preoccuparsi, ci vediamo al parco dopo cena.'
Mandai un messaggio a Matt.
Presto le cose si sarebbero pian piano sistemate.
Oh no. Nash...
________
Durante la cena ci fu un silenzio universale. Fu come se l'universo tacque per un secondo. Tutto il mondo. Nessuno proferì parola.
Solo Beth parlò, chiedendoci se per i nostri ultimi tre giorni liberi prima del ritorno a scuola avevamo programmi.
"Vorrei andare nella casa al mare di nonna. Lei non ci mette piede da un po' e vorrei risistemarla. Potrebbe venire davvero bene. Hayes tu vieni con me?" Non mi degnò di uno sguardo.
Dopo cena pensai che forse sarebbe stato meglio andare a parlargli...
Prima ancora di poter pensare alle parole da dirgli mi ritrovai davanti a lui. Era così bello.
Cambiò direzione e se ne andò via.
"Nash su, non fare il bambino. Mi hai appena baciata fai l'uomo. Non scappare" dissi stanca.
"Ah e dovrei rimanere qua a sentire i tuoi stupidi discorsi su quanto stai bene con Matt? No. Mi dispiace Mel ma passo"
"Andiamo Nash ormai l'hanno capito anche i muri che con Matt non potrebbe mai funzionare"
"Se uno vuole che le cose funzionino le fa funzionare"
"Okay, ho capito, sei il tipo di ragazzo che vuole che sia la ragazza a dire le cose in faccia al ragazzo. Non voglio che le cose funzionino con Matt... È solo un amico e comunq-"
"Non mi devi spiegazioni.. Io non sono proprio quel tipo di ragazzo, mi spiace deluderti" abbassò la testa.
"Santo cielo, ma come mi devo far capire da te? Non mi interessa perché dopo quel bacio ho capito che non era quello che volevo" ammisi stufa. Se voleva questo glie l'avevo dato. Spero che almeno ora si sia accontentato.
"Stai ammettendo che sono un ottimo baciatore" disse soddisfatto.
"No, sto dicendo che sei un grandissimo coglione" la sua faccia era epica.
"Dai okay, forse solo un po'" rise. Dio mio sarebbe stato meglio se fossi andata a dormire.
Mi baciò. Ed ecco che quella sensazione prese di nuovo, completante, possesso di me.
Guardai l'ora subito dopo che ci fummo staccati.
"Santo cielo, dovrei andare a parlare con Matt prima che le cose mi possano sfuggire di mano"
"Già vai? Insomma non lo potresti mollare un'altra volta?"
"Che cosa, no! Ehi è il tuo migliore amico!"
"Lo so lo so... È solo che aspettavo da un po' questo momento e vorrei viverlo subito... Non è per Matt.. Anzi"
"Vado e torno, te lo prometto"
_________
"Ehi Matt"
"Ti prego dimmi subito quello che mi devi dire, mi sto torturando da quando mi hai mandato il messaggio"
"Ehi, tranquillo" mio Dio... Sarebbe stato più difficile del previsto.
"Ascolta Matt, so che se facessi un giro di parole sarebbe molto peggio.. E lo so perché ci sono passata. Quindi te lo dico subito. Non penso che tutto questo, qualsiasi cosa sia, possa andare avanti" dissi a bassa voce.
"Voglio dire, non sei tu.. Ma io non riesco a vederti come mio ipotetico ragazzo. Sei quella persona a cui vorrei dire tutti i miei segreti e con cui vorrei scherzare.."
"Ehi, tranquilla.. L'avevo capito insomma.. Non eravamo fatti l'uno per l'altra ecco... Spero solo che questo non influenzi la nostra amicizia"
"È esattamente quello che non vorrei succedesse... Vediamo di non farlo succedere!"
"Dai, corri, vai da lui su!"
"Che cosa?" Chiesi a Matt.
"Si vede. Non fare domande, si vede e basta" sorrise.
"Sei un amico fantastico Matt, davvero"
Corsi verso casa sentendomi più leggera. Dimenticando che tra tre giorni sarebbe ricominciata la scuola. Che poi un giorno tutta questa felicità sarebbe finita. Dimenticai tutto. Tutto. Anche se per un singolo attimo.
Suonai il campanello e mi venne ad aprire Elizabeth.
La salutai e corsi su per le scale sentendola ridere.
Era steso sul letto che guardava il soffitto. Ecco tutto quello che volevo. Lui in quel momento era tutto ciò di cui avevo bisogno.
"È andata" sospirai.
Si alzò dal letto e mi venne incontro.
"Stava male?" È un suo amico... Questa domanda non mi meravigliava affatto.
"No, anzi, ha detto che aveva visto anche lui che tutto ciò non avrebbe funzionato"
"Questo si che è un sollievo" disse.
"Beh ora possiamo dirlo a tutti" continuò.
"Cosa?" Sorrisi come un'ebete.
Mi baciò e mi prese in braccio.
"Che da oggi ci sarà una ragazza sola in meno."
Si, lui, tutto ciò che ci legava, era proprio tutto quello che volevo.
_______🌸
Okay, ora mi sento sollevata. Ahhhh e ce l'hanno fatta anche loro... Ho aspettato un po' perché comunque non volevo che questa storia fosse catalogata come 'una delle solite'.
Spero di essere riuscita nel mio intento.
Grazie perché questa piccola cosa, che poteva anche essere solo mia, sta crescendo sempre di più.
Al prossimo capitolo personcine carine.
-Alessia💝

The wave | Nash Grier (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora