Conceal, don't feel, don't let them know

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Quando Fedez lasciò il riccio, lui era ancora sotto shock

"What is happened, tu eri quello -disse indicando la foto che avevano sopra al televisore- e ora sei...beh"

Mika abbassò lo sguardo e iniziò a grattarsi la nuca, non sapeva nemmeno come continuare quella frase. Lui era diventato così muscoloso e così tatuato e così bello e... NONO, era un ragazzino, quasi sicuramente era etero e poi era Federico, il fratello del suo migliore amico, non doveva nemmeno pensarci.
Fedez in ogni caso, non era rimasto indifferente alla vista di Michael, aveva sempre provato ammirazione per quel ragazzo, ma ora, a diciannove anni, poteva permettersi che quell'ammirazione si trasformasse in qualcosina di più. Non ricordava che fosse così bello, era diventato più alto e i suoi ricci ora erano un po più corti ma sempre un casino.
Infondo non c'era niente di male no? Ogni mattina avrebbe potuto godere di una bellissima vista grazie all'attraente ragazzo dai capelli incasinati che si ritrovava davanti, e magari ci avrebbe anche provato un giorno, avrebbe vissuto in un appartamento bellissimo e avrebbe avuto suo fratello sempre al suo fianco, cosa poteva desiderare di più dalla vita?

"Oh cavolo quest'appartamento è stupendo! Tranne per quella cazzo di foto, ma vi prego! C'ho messo anni per diventare così!"

Disse alzandosi leggermente la maglietta per mostrare gli addominali. Davide scoppiò a ridere e Mika....beh lui scoppiò e basta. Per non mostrare il suo evidente rossore corse in cucina e iniziò a preparare il pranzo. Nel frattempo i due fratelli iniziarono a parlare, non si vedevano da una vita e avevano un mare di cose da dirsi.

"Dio e la mamma come sta? Fa ancora la rompicoglioni?"

"Sisi non preoccuparti non è cambiata. Mi ha fatto una lista di cose da ricordare"

Disse ridendo e mostrando un quaderno dov'era appuntato tutto ciò che la madre gli aveva raccomandato.

"Non ti drogare
Non rubare
Non mettere incinta nessuno
Mettiti il maglione
E o questa è la mia preferita:non farti uccidere."

A quel punto Mika lasciò la pentola sul fuoco e cercò di inserirsi nella conversazione:

"Vedo che tati non cambia mai"

Disse prendendo la lista tra le mani e sorridendo.

"Già, comunque ha fatto i biscotti al cioccolato per te, dice che sono i tuoi preferiti"

Disse Federico aprendo la valigia e porgendogli una scatola piena di biscotti. Michael li prese e arrossì appena, Tatiana gli mancava da morire.

"Io non posso credere che lei ricorda ancora"

"Scherzi? Non fa altro che parlare di voi! Magari a natale andiamo tutti insieme a trovarla no?"

Disse il tatuato sorridendogli con dolcezza.

"Yes, sarebbe fantastico"

Davide, che fino a quel momento era immerso nella nostalgia per la mancanza di sua madre venne risvegliato da un particolare dettaglio sul collo di suoi fratello.

"Ma...hai fatto qualche tatuaggio nuovo? Fammi vedere!"

Disse Davide. Di tutta risposta il tatuato si tolse la maglietta e iniziò a mostrare tutti i suoi tatuaggi mentre Mika gli fissava il petto scolpito, ok no, basta, quel ragazzo era lì da appena dieci minuti e la situazione stava già degenerando. Si impose di smetterla di guardare e tornò in cucina a preparare il pranzo. Nel frattempo Davide mostrò la stanza a Federico che ne fu entusiasta.

"È mia? Sei serio?"

"Certo che è tua idiota! Volevo farti dormire fuori la porta ma Michael me l'ha proibito"

Scherzò Davide dandogli un leggero pugno sulla spalla per poi guardarlo negli occhi con intensità

"Mi sei mancato"

Gli disse quasi con le lacrime agli occhi

"Anche tu"

Gli rispose Federico per poi essere travolto dalle braccia forti del fratello che lo stringevano e sembravano non aver intenzione di lasciarlo mai più. Federico non ne aveva idea ma Davide in realtà aveva vissuto tutta la sua sofferenza insieme a lui. Perché anche se non poteva esserci lui sapeva. La madre lo chiamava quando lo sentiva piangere di notte, quando lo vedeva tornare a casa con un occhio nero o un labbro spaccato, quando lo vedeva andare in giro per la casa con gli occhi rossi e l'enorme felpa che il fratello gli aveva lasciato. Aveva vissuto la sofferenza del fratello come se fosse la propria e nel modo peggiore. Doveva stare in silenzio, era lontano, inutile, sapeva che parlargli avrebbe solo peggiorato le cose quindi lui e Michael si limitavano ad ascoltare in silenzio e a dare consigli alla madre su come comportarsi. Semplicemente dovevano stare lì, non potevano più difenderlo, non potevano andare a picchiare qualche ragazzino arrogante che lo prendeva in giro e si sentivano terribilmente in colpa per questo.

"Mi dispiace"

Gli sussurrò a un orecchio mentre lo teneva ancora stretto tra le braccia. Fedez non capì ma non disse nulla, non voleva rovinare quel momento.
Quando sciolsero l'abbraccio, Davide lo aiutò a disfare i bagagli e un quarto d'ora dopo sentirono la voce squillante di Mika urlare:

"A tavola!"

I due, affamati come non mai, corsero in cucina dove Mika aveva cucinato una carbonara deliziosa. Ormai era da cinque anni che vivevano in Inghilterra, ma la cucina italiana non potevano mai dimenticarla. Si sedettero tutti a tavola, Davide vicino a Mika e Federico di fronte a loro. Iniziarono a conversare amichevolmente finché una domanda in particolare non attirò l'attenzione di Mika.

"Ah fede, come va col tuo ragazzo? Gennaro giusto?"

Mika per poco non si strozzò con l'acqua quando sentì quella parola. Ragazzo?! Era gay?! Non poteva crederci, improvvisamente quella conversazione diventò più interessante del previsto

"Era di Napoli se non sbaglio giusto?"

Fedez si pietrificò per un attimo, poggiò la forchetta nel piatto e non riuscì nemmeno ad alzare lo sguardo. Sentire quel nome fu come essere trafitto da mille lame.

"Noi...beh...ci siamo lasciati...lui mi tradiva con Alessio, il suo migliore amico."

"Oddio perdonami non ne sapevo niente, mi dispiace"

"Ma no figurati, ha detto che era innamorato di lui quindi è meglio così"

In quel momento, Fedez fece una cosa che sconvolse Mika che fino a quel momento era stato uno spettatore silenzioso di quella conversazione. Federico alzò finalmente lo sguardo, sorrise e iniziò a parlare di quanto fosse bello quell'appartamento, come se non avesse appena raccontato del suo cuore infranto, come se non fosse mai successo niente.
Quel ricordo faceva terribilmente male, ma Fedez aveva imparato a combattere, ormai aveva la scorza dura, non poteva mostrare emozioni che non fossero la gioia. Non poteva essere coinvolto emotivamente da qualcosa che gli avrebbe fatto male, niente screzi, niente debolezze, un armatura perfetta costruita con anni di solitudine e sofferenza. In quegli anni il tatuato si era costruito una corazza impenetrabile, ma improvvisamente l'obbiettivo di Mika diventò penetrare quella corazza, voleva conoscere il vero Federico.

SPAZIO MARRANA:non capisco perché sto scrivendo così uno schifo ma giuro che mi riprenderò, perdonatemi vi prego
Fatemi sapere consigli/miglioramenti/opinioni quello che volete
#salsiccieefriarielli

Quando meno te lo aspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora