73- Meraki

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Axel's pov

Iniziai a correre, scesi le scale ad una velocità assurda saltando anche qualche gradino. Riuscii a non rompermi un piede solo perché ero abituato a precitarmi ovunque visto che ero sempre in ritardo.

Sapevo che non avrei dovuto lasciarla andare. Me l'ero sentito fin dall'inizio! Ma ormai non era più il caso di pensare a quello che avrei potuto fare, l'unica cosa che dovevo fare era raggiungere Axera.

Nell'aula di detenzione.

Aprii la porta dell'aula con grande rapidità e la varcai subito dopo. Vidi che accanto alla finestra c'era un ragazzo, ridotto a uno straccio, con la schiena appoggiata al muro. Cercava di alleviare il dolore di tutti i cazzotti che aveva ricevuto e dal lato opposto della stanza c'era un altro ragazzo che provava miseramente a tenere fermo Xavier, che tentava di ribellarsi a quella presa per liberarsi.

Xavier: sei un lurido pezzo di merda! Io non solo ti ammazzo, ti faccio letteralmente sparire da questo mondo! Hai capito?!
Io: ehi Xavier! -mi avvicinai a lui- Ti devi calmare! Mi hai sentito? Ti devi calmare altrimenti saranno cazzi! Mi senti? Sono Axel, devi tornare tra noi -lo liberai prima di cominciare a scuoterlo per farlo rinsalire.

Fortunatamente poco dopo si fermò e dal suo sguardo riuscii a capire che era tornato in sé.

Xavier: sto bene, sono tornato -disse con i denti ancora stretti e gli occhi infuocati di rabbia.
Io: ma si può sapere che diavolo è successo?
Xavier: quello stronzo laggiù ha obbligato Axera a soddisfarlo!

Il mio intero mondo si fermò. Tutto. Il mio cuore, la mia testa, il mio respiro... era tutto bloccato.

Io: ...c-che cosa?
Xavier: -la sua espressione furiosa mutò improvvisamente in una preoccupata- ..Axel.. che hai?
Io: ripeti cos'è successo
Xavier: aspetta, Axel~
Io: CHE COSA HAI DETTO?! RIPETILO!
Xavier: Nikoru ha.. abusato di Axera
Io: oh mio Dio.. -mi lasciai andare su una sedia- nono aspetta
Xavier: Axel~
Io: no, allontanati. Mi serve aria.

Cominciai a respirare e inspirare per trattenere la rabbia e cercare di analizzare l'accaduto razionalmente, ma ogni mio tentativo di calmarmi fallì miseramente: respirare mi aveva mandato in pappa il cervello, avevo persino conficcato le unghie nei palmi delle mani nel tentativo di reprimere la rabbia stringendo i pugni. La mia apparente calma era inquietante, tutti i presenti si erano congelati sul posto per paura che facessi qualcosa di improvviso, per questo quando decisi di alzarmi in parte erano sollevati ma si pentirono di aver sospirato molto presto.

Io: CRISTO SANTO!! FIGLIO DI PUTTANA! -mi precipitai da Nikoru e lo afferrai per il colletto della divisa prima di appiccicarlo al muro- CHE CAZZO HA FATTO ALLA MIA RAGAZZA?!
Nikoru: è-è la tua ragazza?
Io: CHE COSA CAZZO LE HAI FATTO!? -lo sbattei nuovamente contro il muro- GIURO SU DIO CHE TI FACCIO SPARIRE DA QUESTO MONDO SE NON RISPONDI ALLA MIA DOMANDA!
Nikoru: n-non sapevo fosse la tua ragazza. Axel, io~
Io: cosa cazzo c'entra?! NON PUOI FARE IL CAZZO CHE TI PARE CON LE RAGAZZE. SE TI DICONO NO È NO, CAZZO!
Xavier: CHE CAZZO HAI FATTO A MIA SORELLA?!
Nikoru: non le ho fatto nulla! Ho raccontato una cazzata solo per farti arrabbiare! Silvia è riuscita a fermarmi prima che potessi fare qualsiasi cosa
Xavier: e perché cazzo avresti fatto una stronzata del genere?!
Nikoru: perché non volevo farmi mettere i piedi in testa!
Xavier: sei solo un coglione! Hai fatto incazzare le persone sbagliate! Sta' alla larga da mia sorella e da tutti noi, chiaro?! Se ti azzarderai nuovamente a fare una cosa del genere, ti ucciderò con le mie stesse mani! È un avvertimento serio visto che ti ho dato prova che sarei più che capace di farlo!
Nikoru: s-sì, ho capito
Io: coglione.. -lo lasciai andare.

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora