11- I got trapped in your touch

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Il ragazzo misterioso si rivelò essere David, uno degli attacanti della Royal Academy. Mi aveva portata in un vicolo vicino al bar, in un punto dove non poteva vederci nessuno. A quel punto mi sorse spontanea una domanda: perché l'aveva fatto e soprattutto.. cosa voleva da me?

Io: ma che ci facciamo qui?
David: non voglio che qualcuno possa sentirci
Io: e perché?
David: perché non devi giocare nelle prossime partite e nessuno deve sapere che sono stato io a dirtelo
Io: e perché mai non dovrei farlo? Temi che la mia squadra possa batterti?
David: cosa? Credi che si tratti di questo? Di paura?
Io: e perché mai saresti qui a dirmi di non giocare?
David: credevo.. credevo che il detective Smith~
Io: Smith? Cosa c'entra lui adesso?
David: non ti ha.. non ti ha ancora parlato di Patrick e della tua famiglia?
Io: oh.. -tutta quella storia mi travolse di nuovo- ..sì, sì mi ha raccontato di.. di mio fratello, dei miei cugini e.. anche di te -abbassai il capo.
David: stai bene?
Io: io.. sì, sto bene, è che è da poco che ho scoperto la verità, non ho ancora.. realizzato
David: mi dispiace tanto, Axera, davvero tanto.. tu non ti ricordi di me, ma qualche anno fa eravamo amici
Io: sì.. ricordo che la tua famiglia si era offerta di prendermi in affido
David: anche se non ti ricordi di me, io mi ricordo molto bene di te e del bene che ti volevo. So che sei ancora in pericolo e farti giocare, metterti così tanto sotto i riflettori è troppo pericoloso
Io: ..ma come.. pericoloso? Che vuoi dire?
David: il comandante, il signor Dark vuole che entri a far parte della sua squadra e lui.. non ha mai accettato un no come risposta. Ho paura di quello che potrebbe fare..
Io: m-ma tu, frequentando la Royal Academy, non dovresti non intralciarlo?
David: non voglio che lui ti prenda
Io: perché dici di avere paura? Di cosa.. è capace quell'uomo?
David: non farti prendere! Axera, quell'uomo non conosce metodi onesti per ottenere quello che vuole. Non voglio spaventarti, voglio solo proteggerti..
Io: e se fosse tutta una messa in scena per, appunto, spaventarmi?
David: no, io non farei mai una cosa del genere. So che è difficile, ma cerca di fidarti di me. Io ci tengo a te, davvero tanto.. anche se non te lo ricordi.. per me sei come~
Io: ..una sorellina..
David: ..già -sorrise.

Mentre parlavo, potevo chiaramente notare lo sforzo che stava facendo David per non scoppiare a piangere. Non ero totalmente sicura se stesse dicendo la verità o no, ma lui sembrava così premuroso, così dolce.. si vedeva dal suo sguardo quanto fosse preoccupato. Come poteva trattarsi di finzione?

David: io ti ho sempre voluto bene, ero così felice di avere finalmente una sorellina.. -qualche lacrima traditrice scorgò dai suoi occhi- ..ma poi Patrick e l'uomo per cui lavora hanno rovinato tutto
Io: -mi commossi- ..David..
David: -si avvicinò a me e mi strinse forte tra le sue braccia- ..io non permetterò a Dark di farti del male, ti proteggerò da quel bastardo, te lo prometto!

Third person's pov
Quando la Raimon aveva giocato contro la Royal, David era rimasto colpito da Axera. Quella giocatrice somigliava moltissimo ad una ragazza che aveva già visto, anzi, assomigliava molto alla sua sorellina, che era sparita poco più di un anno prima. Raccontò i suoi sospetti ai suoi genitori e subito decisero di rivolgersi al Detective Smith. Lo pagarono affinché indagasse sul passato di quella ragazza e, in poco tempo, scoprì che David aveva ragione. Lei era la nipote dei Kane, vecchi amici dei signori Samford.

A quel punto David decise che avrebbe voluto provare a riavvicinarsi ad Axera e a proteggerla da ogni pericolo.

Axera's pov
Dopo pochi minuti David dovette andare via, ma non prima di avermi riaccompagnata all'entrata del bar, da cui uscì Jude, capitano della Royal e amico di David. Nel frattempo Axel non era ancora uscito.

Io: ma quanto tempo ci mette?!

Dopo un paio di minuti uscì anche lui.

Io: ma che fine avevi fatto?
Axel: ho incontrato Jude, voleva parlarmi
Io: davvero? Cosa ti ha detto?
Axel: mi ha parlato di David e di quanto lui tenga a te -mi circondò il collo con un suo braccio.
Io: davvero? Solo di questo?
Axel: certo, non mi ha detto niente di più che non sapessi già
Io: ovvero?
Axel: non ho bisogno di Jude e David che mi ricordino di proteggerti, non permetterei mai che ti accadesse qualcosa di brutto -disse mentre continuava a tenermi stretta a sé.

Jude doveva avergli parlato del loro allenatore e delle preoccupazioni di David.

A casa.

Axel's pov
Eravamo sdraiati sul letto, Axera era seduta a cavalcioni su di me e ci stavamo scambiando un bacio come si deve, ma lei lo interruppe bruscamente e si alzò per recuperare il suo telefono, che era caduto.

Io: lo guardi dopo il cellulare, torna qui! -la riportai immediatamente tra le mie braccia.

Lei non disse nulla, si limitò a sorridermi.

Io: possiamo coccolarci ora? -la baciai dolcemente.
Axera: va bene..
Io: ..il mio momento preferito della giornata..

{I miei tre righi}
Non oserò guardarmi allo specchio domani. Sto seriamente scrivendo solo tre righi?!

Axera♤

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora