Capitolo 1

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Ron:

La prossima partita di Quidditch è imminente, siamo sul campo ad allenarci. Tutti si stanno impegnando al massimo io soprattutto. Mi agito molto durante le partite e alla fine non riesco nemmeno a parare una pluffa. Già dagli allenamenti si vede che sono scarso.

All'improvviso una pluffa mi colpisce in testa e finisce nell'anello dietro di me.

-Ron stai attento! Non possiamo permetterci uno sbaglio del genere contro Serpeverde!- urla Harry guardandomi in cagnesco.

-Sì, scusa ..hai ragione- rispondo titubante.

Cerco di concentrarmi, ma il mio pensiero è sempre perenne. Basta Ron. Non ora, finalmente dopo un anno non c'è più Lavanda a stressarmi con i suoi gridolini, eppure non si è mai data per vinta. Dovrei sentirmi più rilassato dato che oggi non c'è Hermione a correggermi sulla postura, sul modo in cui mi alleno. In poche parole non mi rompe le palle.

"Ti lamenti tanto ma alla fine sempre a lei pensi"

dice la stramaledettissima vocina nella mia testa.

-Oh stai un po' zitta!- sussurro con rimprovero a me stesso rivolgendomi a quella voce.

-RONALD BILIUS WEASLEY!- urla Harry, lanciandomi questa volta un bolide sulla testa.

-AHIA! MA SEI COGLIONE?! Poteva ammazzarmi quel bolide!- urlo di rimando, massaggiandomi il punto colpito.

-Sarebbe stato meglio, così almeno mi sarei rassegnato al fatto che sei in un altro pianeta non solo mentalmente.-risponde aspro Harry.

Lo guardo male e continuo a borbottargli insulti. Ginny si avvicina a me ridacchiando.

-Dai lo fa solo perché ti vuole più attento- afferma Ginny ridendo, poi mi tocca il punto in cui mi ha colpito il bolide.

-Che stai facendo?- la guardo perplesso.

-Hai proprio la testa dura come il mattone! A Harry un colpo di quelli gli ha spezzato un braccio- mia sorella fa una risata fragorosa, il resto della squadra ha sentito quella sua inutile, squallida battuta e fanno un coro di risate.

Le rifaccio il verso.

-Molto spiritosa.- affermo guardandola peggio di quanto guardavo Harry.

L'allenamento bene o male è finito, siamo tutti nello spogliatoio. Ritchie e Jimmy, i due battitori giocano nudi a schiaffegiarsi con l'asciugamano. Io e Dean siamo sotto le docce. Dean esce e mi guarda il pene un po' sbigottito.

-Non mi ero mai accorto fosse così grande.- commenta Dean ridendo.

-Dean cosa guardi, sei invidioso per caso?- dico turbato e imbarazzato dalla sua intrusione.

-Per niente, anzi non so quante ne hai fatte spaventare mettendo davanti a quella poverina di Lavanda quall'affare- Dean ride commentando.

Cerco di non sputare via la verità, Lavanda non ha mai visto niente, nè nessun altra ragazza. Non sono popolare tra loro, a quanto pare tutte mi disprezzano e Lavanda era l'unica pazza strampalata interessata a uno come me.

-Quanto sei divertente Dean, tanto so che è tutta invidia.- dichiaro uscendo dalla doccia e indossando l'accappatoio.

Dean fa lo stesso.

-Ah si? Allora dovevi sentire Ginny quanto urlava mentre scopavamo.- dice Dean.

Ha schiacciato un pulsante che non doveva toccare. Mia sorella toccata da un essere ripugnante come Dean. Le mie mani si chiudono in due pugni e uno lo colpisce dritto in volto.

Credo di Amarti - RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora