RON:
Nessuna sosta, niente pausa per noi ormai vecchi Auror. Siamo stati plasmati dopo anni e anni di azioni del genere, non ci possiamo permettere di fermarci. Il nostro gruppo prosegue verso le cascate, siamo in sei e la difficoltà della missione è questa: catturare i maghi oscuri. Ci appostiamo dietro i cespugli, niente tende, niente letti, niente cibo, nulla di nulla. Prendo il respiro, le mie narici si aprono e i polmoni si ampliano.
-Vado io per primo, restate qui- mormoro sottovoce, facendomi strada verso la grotta.
Mi accovaccio ai lati di essa, cercando di nascondermi alla vista di coloro che sono all'interno.
Delle voci mormorano degli incantesimi oscuri, sento dei piccoli lamenti, penso di un bambino che piange. Antichi incantesimi oscuri. Li sento borbottare, devo fermarli ma so che non è questo il momento. Devo aspettare che il piccolo sia in pericolo e in quel attimo, attaccare.
-Idiota! Non abbiamo bisogno di un bambino!- urla uno -di una donna incinta!!- continua.
-Io non conosco donne incinte...- mugola. -Avresti dovuto rapire il ministro della magia! Lo sanno tutti e si vede- ringhia. -Mi avrebbero rispedito ad Azkaban, poi è forte e il marito è un auror- mormora terrorizzato mentre il bambino urla.
-Silenzio!- esclama una voce biascicata e lenta. -Vi perdete in stupide e insulse chiacchiere- dice la voce in modo secco. Il suo modo di parlare, la sua voce, l'ho già sentita. Ma dove? -la Granger non è un problema, tanto meno quell'infimo traditore di un Weasley- risponde freddamente -roba da impallidire, una sanguemarcio come ministro della magia? No, la giustizia deve trionfare- mormora.
Le mani mi tremano, il suo tono, il suo ribrezzo nei confronti dei natibabbani. Per tutta la vita ho sentito parlare di lui, sentito la sua voce, odiato dall'interno delle mie viscere.
-Portatemi la Granger, le strapperemo il bambino dalle ventra- dice -potete ammazzarlo- continua semplicemente in seguito.
Il bambino inizia a dimenarsi, urla disperato mentre sento i due mangiamorte ghignare.
Devo dare il segnale, no. Non posso mettere in pericolo i miei compagni, è una questione personale e soprattutto sono di mia scorta. Estraggo la bacchetta, mi tremano le mani. Prendo il respiro, entro nella grotta puntando la bacchetta contro i tre mangiamorte.
-Lasciatelo andare!- esclamo a gran voce contro i tre, il mio sguardo è di fuoco.
-Ma guarda, parlavamo proprio di te- dice un tizio dai capelli corvini e i denti gialli, il suo viso e le sue mani sono coperti di fuliggine, i loro vestiti sono luridi. Il suo compagno ha i capelli grigi, anneriti per lo sporco che li ha travolti. Entrambi sono molto vecchi, compreso il loro capo.
A differenza loro, lui indossa un vestito nero impeccabilmente elegante, si regge al suo solito bastone da passeggio, i suoi capelli lunghi e lisci gli cadono sulle spalle, ormai sono bianco neve e il suo viso è increspato da mille rughe.
È da quando sono piccolo che non lo vedo in circolazione, al matrimonio di Rose per fortuna non si è neanche presentato. Lucius Malfoy non ha aperto bocca, ha arricciato il labbro e sollevato il sopracciglio.
-Come ci hai trovato?- chiede pacatamente.
-Sono abile ormai. Cos'è? Una rimpatriata dei vecchi mangiamorte?- domando ironicamente, uno schiantesimo sfreccia in mia direzione, lo schivo molto facilmente. Dopo anni di allenamento è il minimo.
Il suo sguardo si posa sul mio. -Cosa vuoi Weasley? Sei venuto a bloccarci? Siamo più di te-
-Ma io sono più forte di tre vecchi mangiamorte, non credete?-
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Credo di Amarti - Romione
Hayran KurguSupponiamo che al settimo anno succeda qualcosa, cosa potrebbe comportare? Una storia facile e una vita felice o tutto potrebbe essere molto più difficile di quanto possa sembrare? Riusciranno Ron e Hermione a superare questo problema e ad arrivare...