Wolfy

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Wooooooowoooooooooowoooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!

Clare si svegliò di soprassalto.

Che cos'era? Pensò. Sembrava una sirena! Ma sì...era proprio una sirena. Ma un momento...una sirena di notte? Come può essere?

Clare guardò la sveglia sul suo comodino: mezzanotte. Aveva certamente sognato, eppure l'aveva sentita: forte e chiara. Si alzò dal letto e si stropicciò gli occhi. Sentì un rumore di passi provenire dal piano inferiore, dalla camera di Axel. Udì un cigolio simile all'apertura di una finestra aprirsi. In seguito ancora un rumore di passi e poi tutto terminò di colpo. D'istinto si avvicinò alla finestra e guardò di sotto. Vide Axel saltare giù dalla finestra e cadere a terra sulle gambe senza fare il minimo rumore; lo vide guardarsi attorno con circospezione scrutando ogni singolo angolo, continuò a guardarsi attorno quasi temesse di essere spiato, poi alzò d'un tratto lo sguardo verso la finestra di Clare. Lei abbassò immediatamente la testa per non farsi scoprire. Il cuore le batteva nel petto e la fronte era madida di sudore. Deglutì.

Alzò la testa poco dopo, cercando di essere più cauta di prima. Axel aveva spostato lo sguardo altrove. Esaminò ancora l'ambiente badando che non ci fosse nessuno nei paraggi. Clare lo guardava perplessa, innanzi tutto non sapeva perché avesse udito quella sirena e soprattutto perché Axel fosse uscito a quell'ora. Seguitò a guardare il ragazzo che si guardava attorno, poi Axel spostò lo sguardo verso la strada principale. Lo vide trarre un respiro ed in seguito sfrecciare a velocità incredibile verso la strada principale; ciò che abbandonò dietro di sé fu solo una labile nuvola di polvere che si dissolse poco dopo. La scia di polvere che lo seguiva si andava lentamente dissolvendo. Eppure lei lo aveva visto chiaramente correre, ma la velocità era assai più elevata di come aveva pensato. Non riusciva a capacitarsi di come Axel potesse correre a quel modo e quel fatto la lasciò estremamente perplessa.

Qualcosa dentro la sua mente le fece capire che doveva seguirlo. Si vestì al volo e corse giù per le scale fino ad arrivare nella sala d'attesa. Cercando di non fare rumore si avvicinò all'entrata per non svegliare Frederick.

«Clare...» disse Frederick alzandosi dalla sedia «Che cosa stai facendo? Ma soprattutto dove stai andando?»

Clare si fermò e si girò verso Frederick, aveva un'espressione simile a quella di una persona che già conosce le tue intenzioni. «Ehm...volevo fare una passeggiata...» mentiva spudoratamente e lo sapevano entrambi.

«Clare non abbocca con me! Hai visto Axel giusto?»

«No» mentì nuovamente Clare.

«Ok allora vai pure a...fare la tua "passeggiata"»

Clare si girò e si avviò verso l'entrata.

«Comunque, ma tanto non t'interessa» aggiunse Frederick con aria sarcastica «alla fine della via principale c'è una piazza, si chiama piazza Sant'Agnese. Al centro di quella piazza c'è una fontana. Verso ogni punto cardinale c'è un tombino, calati in quello rivolto a nord: è quello sotto la faccia del lupo sulla fontana»

«Ma perché dovrei calarmi in un tombino?»

«Perché di lì arrivi direttamente al covo degli Wolfy»

Clare rimase sorpresa e sorrise dolcemente pensando all'informazione appena ottenuta.

«Ma tanto a te non importa vero?» la spronò Frederick con un labile sorriso abbozzato sulle labbra.

Clare fece finta di nulla, lo salutò ed uscì dall'hotel cercando di evitare di prolungare la conversazione. La notte rendeva Lazyer ancora più inquietante: il manto notturno aveva avviluppato la città con i suoi tentacoli trasformandola in un oceano di oscurità nei cui abissi imperscrutabili giacevano ombre latenti. Clare fu pervasa da un brivido lungo la spina dorsale, ma voleva assolutamente scoprire perché Axel si era svegliato ed era uscito, ma soprattutto come aveva fatto a correre a quel modo.

GANGSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora