Perdita di comando

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Scivolò lentamente lungo il cunicolo e finì nel cumulo di terra. Si alzò immediatamente e si nascose dietro la solita colonna. Justin arrivò pochi secondi dopo di lei.

«Come intendi fare per impedire a Devon di far bere la droga ad Axel?» le chiese Justin. Clare si spaventò.

«Justin! Non farmi più una cosa del genere! Mi hai fatto morire di paura!» tuonò lei.

«Scusami» si giustificò il ragazzo un po' imbarazzato. «Ma come intendi fare?»

«Ancora non lo so con certezza» rispose Clare. Poi grattandosi il mento iniziò a riflettere. «A dire la verità non lo so proprio»

Justin sbaragliò gli occhi colpendosi la fronte con una mano. «Vuoi impedire un tradimento e non sai come fare?»

«Mi farò venire in mente qualcosa, urlerò se necessario anche se dubito che Axel mi darà ascolto»

«Lo temo anch'io»

«Come lo temi anche tu?» disse squadrandolo. «Come puoi essere a conoscenza del motivo per cui non potrebbe darmi retta?»

«Lo so perché me lo ha detto lui»

«E quando? Oggi è sempre stato in camera!»

«Sì»

«E allora come può essere possibile che tu ne sia venuto a conoscenza?»

«Axel è sì rimasto nella sua camera, ma sono stato io – come sempre – ad andare alla sua finestra per parlare, lui mi aggiorna sempre su tutto perché sono il suo migliore amico»

«Non si può neanche fare una minima cosa che già lo sa mezza città!» bofonchiò lei. Justin rise sotto i baffi. «Lazyer è fatta così, ma tranquilla: nessuno oltre a me sa quello che è accaduto nella botola»

«E non deve saperlo nessun altro!»

«Tranquilla. So mantenere un segreto se voglio»

«Grazie»

Axel salì sul palco di legno e guardò la sua gang. Clare si nascose dietro alla colonna, mentre Justin avanzò di qualche passo per non dare nell'occhio. Clare notò chiaramente Devon avvicinarsi al palco, ma si avvicinava con un'andatura così lenta e calma che sembrava che stesse fermo. Non staccò gli occhi da Devon neanche per un secondo. Il cuore le palpitava. Aveva paura. E se non fosse riuscita ad evitare il tradimento? E se Axel non le avesse dato retta?

Deglutì e continuò a seguire l'avanzata di Devon. Quando il ragazzo passò oltre la metà della gang, Clare intravide Daniel che incitava Devon con un sorrisino maligno sulle labbra. Lei scosse la testa e riprese a fissare Devon.

Axel da sopra il palco iniziò a parlare: «Wolfy! Un'altra notte sta per sopraggiungere. Una notte di paura e d'angoscia per gli abitanti di Lazyer e causata da chi? Da chi è causata? Da chi è rovinata la nostra città?»

Gli Wolfy risposero all'unisono: «Dagli Sharker!»

«Giusto!» continuò Axel. «Hanno ridotto Lazyer ad una città simile a Last Anges per via di droghe, fumo e stupri!» A questa parola Clare abbassò lo sguardo e per pochi decimi di secondo le tornò alla mente la scena del vicolo, ma ripensando a quello che le avevano detto Frederick, Axel e sua zia represse la paura. Scosse la testa continuò ad ascoltare il discorso di Axel.

«Non possiamo andare avanti così! Dobbiamo porre fine a tutto questo! Non vogliamo che Lazyer diventi un fac-simile di Last Anges, vero?»

«Giusto!» concordò la gang, tranne Devon e Daniel.

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