capitolo 5

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Dopo un attimo mi ripresi , no no , non era mio padre , lui era morto , ma quell'uomo che mi aveva appena aperto la porta gli era cosi simile !
Un po imbarazzata chiesi ...:
" Denis Doyle ?" , mi squadrò per un attimo poi , come illuminato gli sorse un gran sorriso sul volto ed esclamò :
" oddiomio ! Ailis ! Sei tu ? Piccola da quanto !! "
Lo guardai e sorrisi spontaneamente ml, la sua reazione era un po imbarazzante ma confortevole .
" si , sono io . posso entrare ? "
Chiesi ancora un po sulle mie .
" ma certo certo ! "
Mi fece cenno ed aprì di più la porta , di modo da farmi passare.
L'ingresso era luminoso ed ampio , un grande specchio era appesi sulla parete di destra e a sinistra vi era un tavolino con dei fiori e varie chiavi , a terra c'era un tappeto dalle fantasie thailandesi , meraviglioso .
Davanti si apriva un vasto soggiorno con tre finestre da cui si vedevano le piante del giardino sul retro . La casa profumava di caffè e lavanda .
Mio zio mi fece cenno di appoggiare il borsone per terra . Poi mi andai a sedere su uno dei due divani bianchi , mio zio si sedette sulla poltrona affianco.
Mi guardò per un attimo con aria dolce e poi mi chiese :
" ma , cosa ci fai a Chicago ? .... "
" a dire la verità sono scappata da casa mia , per venire qui , mi sembrava l'unico posto dove andare , lontano da ... Mia madre ...."
Inizialmente sembrò titubante e perplesso , poi si lasciò andare e con un sorriso apprensivo disse :
" ...quindi le cose con tua mamma non vanno tanto bene... ? ... "
Lo guardai , e feci segno di si con la testa .
Poi gli raccontati tutta la mia storia e conclusi pregandolo di non chiamare miaadre o riportarmi a casa .
Capì immediatamente la mia situazione e senza esitare mi tranquillizzò dicendo che non avrebbe detto nulla .
Mi piaceva , era apprensivo , proprio come me lo ricordavo . Somigliava molto a mio padre , non solo d'aspetto , ma anche caratterialmente .
Erano entrambi dolci ed entrambi sapevano guardare con una tale gentilezza negli occhi da farti dimenticare di ogni problema difficile .
" grazie " sussurrai arrossendo .
" ma figurati cara ".
Dopodiché ci fu un silenzio abbastanza imbarazzante . Per rompere il ghiaccio gli chiesi cosa aveva fatto da quando se ne era andato da Dublino sette anni fa .
" ... Già ... - sospirò - sono successe molte cose ... Anche io , come te volevo , dimenticare e ricominciare .
Decisi di venire qui in America a Chicago , perche conoscevo già una persona , Emily , ci siamo conosciuti da ragazzi in un viaggio in Francia .
Quando la contattai mi disse subito di venire a Chicago , ospitato da lei .
Accettai senza targiversare , ed in breve partí .
I primi tempi qui furono abbastanza difficili , mi sentivo spaesato , ma Emily mi fu molto vicina , cosi riusci ad integrarmi bene .
Negli ultimi anni non ho fatto molto a dire il vero ... "
Concluse sorridendo .
" ed Emily ? Ora , insomma , vi vedete ancora ?" chiesi per non interrompere il discorso .
" a dire il vero Ailis ... Ci siamo sposati ! " ; sorrise ridacchiando mentre guardava la mia espressione sorpresa ed imbarazzata .
Oddio , gaf ! , pensai.
Mi limitati a.rispondere
"Ah , beh sono felice per voi " .
"Grazie mille cara .
Ma , ora tu non hai un posto dove andare no? Se vuoi puoi restare qui , da noi. Abbiamo una stanza in più per gli ospiti , ci puoi stare.quanto vuoi , ad Emily non disoaicerà di sicuro , torna tra poco .
A te va.bene stare.qua ? "
Veramente speravo che me lo chiedesse , ero felicissima all'idea poter restare con mio zio .
"Ma certo ! Ehm ... Grazie mille , io davvero non so come ringraziarti ... " .
"Non devi , è un piacere " rispose rilassato .
Poi mi accompagnò al secondo piano dove c'era la stanza degli ospiti .
Entrai e mi lasciò sola , per sistemare le mie cose .
La stanza era molto luminosa con una grande finestra che dava su uno degli alberi del viale . era arredata in modo semplice ma confortevole .
C'era un letto , piuttosto grande , sotto la finestra ; una parete e mezzo era tappezzata da librerie colme di libri .
Mentre sul lato restante c'era un armadio di legno chiaro affiancato da uno specchio stile shabby . Molto bello .
La camera mi piaceva moltissimo e la vista era meravigliosa .
Iniziai a smistare la mia roba nei cassetti e nell'armadio , poi riposi i libri sul davanzale della finestra e le scarpe affianco allo specchio .

Poi uscì dalla stanza , per esplorare un po quella grande casa , alla fine del corridoio ci era il bagno , affiancato da una stanza , chiusa .
Dalle ampie scale di legno si scendeva in salotto e da li , un corridoio portava alla cucina ed alla sala da pranzo .
In salotto vi era.anche una portafinestra che dava sul giardinetto interno .

Uscì , e fui inebriata dal profumo delle foglie e dalla dolce aria . I raggi del sole splendevano e rimasi per un po con gli occhi chiusi ed il viso rivolto verso l'alto .
Mentre mi stavo godendo questo attimo di serenità senti la porta chiudersi di scatto ed una voce squillante e soave declamare
"Sono a casa !"

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