Mi resi conto in quel preciso istante di quanto volessi eppure non volessi conoscere .
Di quanto ero in realtà terrorizzata dal sapere cosa avevo ignorato , con la percezione che il peso delle colpe mi sarebbe ricaduto addosso .
Mentre l'uomo seduto dinnanzi a me iniziava a parlare , la mia mente si riempì di pensieri sempre più confusi e disordinati , sempre più indecifrabili con un solo e costante quesito , volevo sapere ?
L'uomo iniziò :
" Ho conosciuto tua madre prima che tu te ne andassi , probabilmente non sapevi della mia esistenza , probabilmente tua madre non ti ha mai detto molto , probabilmente non ti ha mai detto niente su di lei .
Soprattutto da quando è morto tuo padre . L'ho conosciuto in un bar come questo , la stessa puzza di alcol e umido , la stessa luce appannata . Iniziammo a parlare e dopo poco lei si sfogò mi raccontò i suoi problemi , i suoi molti problemi . Ed io la ascoltai .
Da quel momento in avanti ci ritrovammo spesso a parlare di cose belle e di cose brutte .
Finché un giorno , dopo la tua scomparsa , sparì nel nulla pure lei , senza dire niente a nessuno , senza preoccuparsi di niente , sparì semplicemente nel nulla , finché , non la trovai , dopo mesi e mesi di ricerche , in un ospedale psichiatrico . Fuori da Dublino . Non mi permisero di vederla , dicendo che il suo stato era troppo grave . Cosi dopo aver tentato a lungo mi rassegnai , questo era qualche anno fa ma da allora non ho più avuto sue notizie .
Quindi , se vuoi saperne di più , devi chiedere al manicomio in cui è finita " .
Avevo ascoltato tutto il discorso senza fiatare , immobile , incredula alle parole di quell'uomo misterioso , mai avrei pensato che fosse successo tutto questo a mia madre .
La mia voglia di trovarla e sistemare parte delle cose aumentò .
L'uomo mi diede l'indirizzo dell'ospedale e il giorno dopo mi ritrovai in macchina , guidando verso la campagna arida , pioveva , e le goccie rigavano i vetri della macchina . Di nuovo la pioggia . Sempre la pioggia , che , nonostante io mi spostassi , mi seguiva .
