Oggi io e Richard siamo andati al bowling tutto il pomeriggio. Devo dire che è un rivale molto forte, anche se non mi piace perdere contro un ragazzo. Era così bello con la sua camicia celeste sbottonata e il suo sorriso che non muore mai. Cosa ho mai fatto per meritarmi tutto questo? L'amore vero non esiste solo nei film e nei romanzi? Odoro le sua mani calde sul mio collo mentre mi bacia, mi fa impazzire ogni suo gesto, ogni suo contatto con il mio corpo.
È venuto a prendermi da casa alle 4 del pomeriggio con la sua Ford e ho cercato di vestirmi il meglio possibile, ma non credo che degli abiti possano fare dei miracoli. Richard ha detto che sono bellissima, che il top mi dona molto, ma non ne sono sorpresa. Crede che somiglio ad una principessa anche quando indosso il pigiama e le mie calde pantofole. Lo amo così tanto porca miseria e mi domando se il nostro amore durerà. La vita mi ha sorriso in questi tre anni, spero che continuerà su questa strada...
Alle 21 mi ha portata a cena ad un ristorantino a pochi passi dal centro di Milano, ci siamo divertiti solo mangiando. La sua presenza segna la fine per la mia testa. Non capisco più niente quando mi guarda e mi sorride: è incredibile pensarlo dopo ben 3 anni, ma ogni giorno è come se fosse il primo. Ovviamente dopo la cena non poteva mancare il dessert ed era il momento che aspettavo da tutto il giorno, sentirlo dentro di me, più di quanto lo possa già essere. I suoi genitori erano usciti, non mi importava dove né quando sarebbero ritornati. Volevo solo lui. Quando arriviamo nel suo appartamento non perdiamo tempo e corriamo in stanza, ci spogliamo, ci baciamo, ci amiamo. Credo di non aver mai avuto le farfalle nello stomaco in tutta la mia vita, ma adesso questi insetti mi divorano internamente e piano piano mi stanno uccidendo come innocue farfalle d'amore. Nel silenzio e nel buio della stanza Richard ha detto che mi ama, mi ha confessato di non voler nessun'altra ragazza eccetto me, ha detto che vuole un futuro insieme, ha detto che ho stravolto la sua vita. All'inizio sono andata in tilt e per un momento ho avuto un flashback di quando leggevo uno dei miei romani d'amore e il protagonista confessava i suoi sentimenti alla propria amata. È così bello rendersi conto che questa invece è la realtà. Siamo stati ore e ore abbracciati, come se nulla importasse eccetto noi.
Ho passato la mia infanzia ad immaginare il mio principe azzurro sul cavallo bianco, con la sua spada che mi avrebbe protetta da tutti. Da piccola guardavo tutti i cartoni animati possibili e immaginabili. Lo sognavo biondo e possente, dolce e premuroso, sempre educato e rispettoso. E invece mi è capitato Richard, uno dei ragazzi più spavaldi, maleducati e arroganti che io conosca. Eppure sono qui senza un cuore nell'anima, l'ha rubato un ragazzo e non penso che riuscirò a recuperarlo, ma va bene così. Con Richard va sempre bene ogni cosa.
Sono rimasta a dormire da lui, fortunatamente i suoi genitori non hanno contestato e forse non se ne sono nemmeno accorti. Erano le 5 del mattina ed io ero già sveglia, nelle sue braccia. Lo fissavo da qualche minuto perché mi tranquillizzava. Poi mi è venuta un'idea. "Amore, svegliati!" Gli sussurro all'orecchio dolcemente. Ne varrà la pena svegliarlo a quest'ora. Ha appena aperto le palpebre e si guarda attorno confuso, poi fissa la sveglia.
"Tesoro, sono le cinque del mattino!"
"Lo so, ma voglio fare colazione."
"Colazione a quest'ora?"
"Si, per favore! E poi... Ho una grandiosa idea e penso che ti piacerà!"
Non fa domande. Ci alziamo, ci vestiamo e usciamo dal suo appartamento. Passiamo dal bar per comparare due cornetti e caffè, poi ci mettiamo in macchina e raggiungiamo il Lago Maggiore. Come mi sia venuta questa idea? Io proprio non lo so. Era da tanto che non ci andavo e stare con Richard in quel posto meraviglioso sarebbe stato una favola. Raggiungiamo una parte del lago più riservata e facciamo lunghe passeggiate mano nella mano. C'è una pace assurda, l'aria che si respira è pulita, il sole caldo, il rumore del flusso del lago è così confortante, la gente non è numerosa alle 6 circa del mattino, il cornetto caldo ed il caffè completano il quadro perfetto di questa giornata, ma Richard lo rende quasi surreale.
"Non è stata una cattiva idea eh?" Gli chiedo parlando a bassa voce e sedendomi sui sassolini in prossimità del lago.
"Ti amo così tanto Jasmine!"
"Ti amo Richard!" E rimaniamo lì a pensare e a commentare sull'irrealtà della nostra storia, del nostro amore.4 aprile 2015. Capitolo 11
È stato più forte di me. Era come se quel libro mi stessa parlando e mi stesse convincendo ad aprirlo, alla fine ho ceduto e sto pagando le conseguenze. Ricordo perfettamente quando ho scritto quelle pagine, ricordo quella giornata. Nessuno può negare che la mia storia d'amore sia stata perfetta e se qualcuno lo fa, sarà solo e unicamente gelosia. È incredibile che siamo passati già tre mesi dalla sua scomparsa: il dolore non mi permette di ragionare lucidamente. Non ho proprio voglia di sfogarmi nuovamente e di buttare altre lacrime su questi capitoli, più di quante ne abbia già versate. I libri di università sono sulla scrivania: dovrei alzarmi e ricominciare a studiare per il prossimo esame, sono molto indietro con il programma. Ma qualcosa come sempre mi blocca e non sono i lividi sulle gambe che mi ha procurato il ragazzo ubriaco lo scorso fine settimana, ma è qualcos'altro, la chiamerei sofferenza
Bene, eccoci alla fine di un altro capitolo. Spero tanto tanto tanto che vi piaccia. Non so come sia stato possibile, ma questa parte l'ho scritta questa notte alle 3 ahahahahahah.
Mi raccomando, fatemi sempre sapere le vostre opinioni e i vostri pensieri, per me è molto importante per continuare la storia. Baci ❤️
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Io non ho avuto il mio lieto fine
RomanceJasmine è una ragazza come tutte le altre, ama il proprio ragazzo, ha iniziato l'università e ha idee grandiose per il suo futuro! Tutto sembra andare per il verso giusto, quasi come nelle favole: la storia con Richard durava da ben 3 anni e nulla p...